Inaugurazione del monumento in onore del Beato Giovanni Paolo II collocato davanti al Nuovo Santuario del Divino Amore in Roma

Oggi 22 ottobre 2011, ore 17,00

Inaugurazione del monumento in onore del Beato Giovanni Paolo II collocato davanti al Nuovo Santuario del Divino Amore in Roma

GIOVANNI PAOLO II

“Roccia della Chiesa”

al Santuario del Divino Amore in Roma

Opera del pittore Luca Vernizzi, realizzato da Marco Santi del gruppo mosaicisti di Ravenna, dono di Teresita Olivares Paglione

Solenne celebrazione Eucaristica

inaugurazione e Benedizione del mosaico di Papa Wojtyla

a ricordo della prima visita del grande Papa al Santuario (1 maggio 1979) e della sua beatificazione (1 maggio 2011)

Presiede il Cardinale Angelo Comastri

Arciprete della Patriarcale Basilica di San Pietro in Vaticano

Saranno presenti e renderanno omaggio al Beato i Vescovi Ordinari Militari di tutto il mondo

Seguirà nell’Auditorium il Concerto della Banda del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana

Comunicato Stampa, Roma 17 ottobre 2010

“ROCCIA DI VIRTÙ, ROCCIA DELLA CHIESA”

È possibile scaricare l’intera cartella stampa e le immagini ad alta risoluzione dell’opera alla pagina dell’evento su www.rosifontana.it

ROMA – Sabato 22 ottobre 2011 alle ore 17,00 si inaugura, presso il Santuario del Divino Amore in Roma, il monumento “Roccia della Chiesa” dedicato al Beato Giovanni Paolo II. La solenne celebrazione Eucaristica sarà presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Patriarcale Basilica di San Pietro in Vaticano. Renderanno omaggio al Beato Giovanni Paolo II i Vescovi Ordinari Militari di tutto il mondo. Dopo la cerimonia si svolgerà presso l’Auditorium del Santuario un concerto della Banda del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana aperto al pubblico.
Il Santo Padre Benedetto XVI durante la solenne Cerimonia di Beatificazione di Giovanni Paolo II definisce il suo predecessore “Roccia di Virtù, Roccia della Chiesa”.
Proprio da questa definizione parte lo sviluppo del monumento di Luca Vernizzi al Beato. “Roccia della Chiesa” è, infatti, il titolo dell’opera. Uno straordinario, quanto raffinatissimo e delicato ritratto di Giovanni Paolo II che porge un fiore alla Madonna del Divino Amore protettrice di Roma: Icona cui i romani, il 4 giugno del 1944, quando le truppe alleate stavano per lanciare l’attacco decisivo sulla capitale occupata dai tedeschi, invocarono la salvezza della città eterna.
Roccia, pietra, KÄ“fā in aramaico, è il nome con cui Gesù investe Simon Pietro, l’umile pescatore di Galilea, «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa” (Gv 1,42). Investito così, da Gesù Cristo stesso, della dignità di primo papa, San Pietro, sulla cui tomba si erige la Patriarcale Basilica in Vaticano, è la roccia sulla quale si edifica la Chiesa.
“Ecco una nuova roccia”, il pensiero e l’emozione vissuti dall’artista Luca Vernizzi, nel sentire Benedetto XVI proclamare Beato Giovanni Paolo II indicandolo quale roccia, danno vita fin da subito all’immagine dell’opera che sarebbe nata: racchiusa in una roccia. Una solida, significante roccia. Un grezzo e simbolico blocco di pietra teso a svelare il ritratto del Beato, realizzato a mosaico dal maestro Marco Santi del gruppo Mosaicisti di Ravenna. E ancora una volta, nella tecnica scelta per la realizzazione dell’opera a tessere musive, si rinnova l’omaggio all’antica tradizione artistica petrina.
“Totus tuus”, “Sono tutto tuo”, è così che Giovanni Paolo II consacra la sua vita a Maria. Nel Santuario Mariano del Divino Amore, dove egli si è recato per ben tre volte durante il suo pontificato, dal 22 di ottobre – proprio nello spazio dove egli atterrò con l’elicottero papale – il monumento “Roccia della Chiesa” accoglierà i devoti del Santuario caro a tutti i romani, e i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

LUCA VERNIZZI, BIOGRAFIA (Santa Margherita Ligure, 1941)
Luca Vernizzi nasce a Santa Margherita Ligure il 2 settembre del 1941. Figlio d'arte (il padre Renato faceva parte dello storico gruppo dei Chiaristi), compie studi classici e artistici. Dal 1963 al 1967 collabora con Leonardo Borgese per le colonne di critica d’arte del “Corriere della Sera”. In quegli anni continua a dipingere con impegno e assiduità, ma non presenta alcuna mostra personale.
L’occasione arriva nel 1968 nelle sale della Galleria Pagani, in via Brera a Milano. A seguito di questo suo esordio, sarà definito “il pittore dei giovani”: nei dipinti, disegni e incisioni che produce in questo periodo, ricorrono gruppi di ragazzi e di ragazze uniti nell’affrontare gli entusiasmi e i problemi della loro età. Successivamente, dagli incontri con le personalità più rilevanti della cultura e dell’attualità, nasce una serie di ritratti che porterà non solo ad una evoluzione della sua stessa pittura, ma altresì ad una visione rinnovata della ritrattistica in generale.
Fra i tanti effigiati si vogliono ricordare Giorgio Armani, Riccardo Bacchelli, Pietro Barilla, Alberto Bevilacqua, Enzo Biagi, Valentino Bompiani, Dino Buzzati, Enzo Fabiani, Emerson Fittipaldi, Alberto Lattuada, Mino Maccari, Giulietta Masina, Eugenio Montale, Ruggero Orlando, Luciana Savignano, Giulietta Simionato, Mario Tobino, Umberto Veronesi.
A questo momento affianca un’indagine, che si potrebbe definire di impronta metafisica, sugli oggetti comuni della nostra vita, dove il “quotidiano”, lavato dalla contingenza, emerge in una sfera platonicamente astratta; come avverrà per i ritratti. Oltre alle tante esposizioni in Gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero (Argentina, Austria, Brasile, Cina, Corea, ex Jugoslavia, Francia, Germania, Polonia, Stati Uniti, Svizzera, Turchia), si ricordano, tra le manifestazioni più significative della sua attività, la mostra al Museo d’Arte Moderna di Saarbrücken nel 1975; quella nelle sale dell’Arengario con il patrocinio del Comune di Milano nel 1979; la mostra realizzata, con gli auspici del Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, negli Archivi Imperiali della Città Proibita di Pechino nel 1996; quella patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Como nel 2002 e, nel 2005, quella patrocinata dall’Ambasciata Italiana in Argentina, mostra che, dopo essere stata allestita al Centro Culturale Borges di Buenos Aires, è stata portata, sempre in Argentina, al Museo d’Arte Contemporanea di Salta e al Museo Genaro Pérez di Còrdoba. Dal 1988 espone regolarmente alla Compagnia del Disegno di Milano. Nel 1990 le Edizioni Argalia di Urbino pubblicano, nella collana di studi filosofici, il suo saggio di estetica “Decorativismo e arte”. Numerose le sue collaborazioni con case editrici per illustrazioni e copertine di libri. Dal 1975 al 2008 è stato docente di Disegno all’Accademia di Brera dove, attualmente, è titolare della Cattedra di Nudo. Ha recentemente avuto l’incarico di realizzare un monumento in onore di Papa Giovanni Paolo II presso il Santuario del Divino Amore a Roma. Sue opere si trovano in Collezioni private e Musei d’Italia e del mondo. Vive e lavora a Milano.

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