Il sentimento che aleggia ogni giorno su noi Italiani, da quando ci si sveglia al mattino fino a quando si va a dormire per…rimanere spesso svegli onde riflettere sulla situazione socio-politica ormai resa un bordello a tutti gli effetti e che, per chi ha dignità ed orgoglio personale, fa vergognare l’Italia agli occhi del mondo intero, mi spinge ogni giorno a qualche sfogo dialettico. E ciò, in attesa di tempi diversi che potrebbero essere abbastanza vicini.
Premetto che fino a poco tempo fa non mi ero mai permesso di pronunciare parole che avessero a lambire neppure il limite di una loro eventuale sconcezza, ma oggi, ahimè, sto subendo una forte trasformazione dialettica avendo ben capito e constatato che il faire-play non paga e, soprattutto, non fa capire: oggi infatti, parlare correttamente, con educazione, significa non parlare e non essere ascoltato anche se ciò che si vuol dire riveste importanza per tutti. Per cui, un minimo di adeguamento alla situazione che non fa parte certo del mio Dna, mi spinge a dire che questo governo è quanto di più schifoso sia possibile immaginare: votare la fiducia per non far andare in galera i delinquenti ad evitare la caduta del governo che altro è se non uno schifo all’ennesima potenza ?
Sappiamo tutti che, in questa realtà politica, lo scioglimento delle camere sarebbe un giochetto da ragazzi; infatti, con degli Scilipoti, dei Romano, dei Milanese ed altri faccendieri, non si va da nessuna parte, se non in una direzione volta ad acuire ulteriormente questa grande casa di tolleranza che ormai è diventata l’Italia. Capisco le preoccupazioni del Capo dello Stato che faccio mie, essendo convinto che egli, in questo momento, è sì assolutamente consapevole di uno “status” che sembra aver revocato politicamente…la legge Merlin, ma è anche altresì consapevole che lo stacco della spina a questo governo potrebbe determinare ingovernabilità; e ciò, non perché dall’altra parte non ci siano dei leader sicuramente migliori degli attuali, ma perché questi ”attuali” , con i loro mezzi, potrebbero creare le condizioni per lasciare irrisolto il problema. Ed allora, il paese, già di per se anarcoide, potrebbe trovarsi in una posizione da cui non se ne andrebbe fuori, se non con la forza. E questo sarebbe grave ! Anche se, per fortuna, istituzionalmente impossibile.
Io amo essere schietto quando scrivo ed, a questo proposito, vorrei rendere di pubblico dominio, un pensiero manifestatomi domenica scorsa, in Slovenia, da un carabiniere italiano col quale, insieme a tanti altri dell’associazione nazionale carabinieri, siamo andati a far visita appunto a questo paese confinante.
Dico subito che non parlo di un bambino, ma di un uomo di 75 anni il quale – come è pensabile – ha avuto una certa esperienza di vita, anche socio-politica. Egli mi ha detto tout court che l’Italia, arrivata a questo punto, non ne andrà più fuori se non con un…manganello moderno, circostanza che sarebbe già meglio di questa dittatura della maggioranza. Ovviamente questa pensiero mi ha fatto impressione, molta impressione, ma se pensiamo che il berlusconismo ha disarcionato ogni via d’uscita alternativa iniettando una sorta di droga sulle vene degli Italiani, e che pertanto non sarà facile imboccare una retta via, allora che rimarrebbe ? Per intanto, applicare l’art. 88 della Costituzione prima che arrivino i sei mesi di fine mandato del Capo dello Stato che, in questa grave situazione, potrebbe esercitare questa sua funzione in piena libertà quando a suo giudizio ne ricorrano le condizioni.
Ma come gestire poi le conseguenze ? Questo è il vero problema che anche Giorgio Napolitano si starà sommessamente chiedendo. E che pure io non vedo certo di facile soluzione, anche se una liberazione da delinquenti, faccendieri, puttanieri, bugiardi, depistatori, ladri, promotori di erotismo mettendo la croce in mezzo alle tette di una sgualdrinella, potrebbe essere già una parte di una piccola vittoria.
ARNALDO DE PORTI
