“La decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s pone una questione sulla quale tutte le forze politiche dovrebbero riflettere, al di la’ degli interessi contingenti della lotta politica”.
Lo ha affermato Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl. “Che cosa resta degli interessi nazionali del valore della democrazia e della responsabilita’ del potere politico dopo che soggetti di natura privata come le agenzie di rating, le quali esercitano una influenza tanto piu’ dirompente quanto piu’ acute sono le condizioni dell’economia e dei mercati, finiscono per condizionare pesantemente le decisioni degli Stati, fino quasi a esautorarne le prerogative nazionali e democratiche, attraverso valutazioni non sempre obiettive dal punto di vista politico e corrette da punto di vista scientifico?”.