MANOVRA DOPPIAMENTE INUTILE CHE NON PRODURRA’ EFFETTI SE NON CONFLITTUALI !

Se ho capito bene quanto ha detto il 19/11/2010 l’on.le Gianclaudio Bressa al “ Ristorante Hotel Carpenada” di Belluno durante una riunione organizzata dal Pd, e cioè che ad una prima manovra di 40/50 miliardi di euro (quella pasticciona e ridicola di adesso, tra l’altro in terza-quarta versione) ne dovrà seguire un’altra di pari importo entro il 2014 in base alle prescrizioni UE., mi par di poter presagire che, se già alla luce della prima manovra che si sta mettendo insieme oggi, piena di contraddizioni, anomalie, ingiustizie sociali, scontri politici tali da far avanzare l’ipotesi persino da parte di Confindustria di un cambio di rotta governativo, non si arriverà quasi certamente alla seconda (posto che si perfezioni la prima, come mi augurerei nell’interesse (!?) del Paese. Bressa parlava infatti di circa 90 miliardi di euro entro 2014

Oggi, più che di un parlamento a sovranità popolare, io parlerei di un paese a sovranità confusionale se è ben vero, come in effetti mi pare sia, che il mondo sindacale ora è diviso a tre, il mondo politico a cinque-sei, il mondo sociale in una miriade di rivoli che ancora non inondano-esondano l’Italia solo perché trattenuti da varie fasce di persone per bene, le quali, in silenzio, rimandano di minuto in minuto la voglia di reagire stante il fatto che, avendo il berlusconismo diviso tutto e tutti, si è determinata per questo una situazione talmente ibrida da non consentire un dialogo serio con antagonista ben definito con cui confrontarsi. Sia a destra che a sinistra. E quand’anche questo antagonista ci fosse davvero, esisterebbe comunque il rischio di peggiorare le cose, innescando una conflittualità politico-sociale maggiore rispetto a quella di adesso, in quanto – come vado ripetendo da molto tempo – non si saprebbe proprio da dove incominciare per ripartire, non sottacendo che i tempi sarebbero lunghissimi, il malumore sociale diventerebbe nel frattempo incontrollabile, tra l’altro, in presenza di una crescita zero, che non permetterebbe di reperire risorse per ripartire.

Io che stimo molto il Presidente della Repubblica non ho ancora capito come mai egli, sentiti Schifani e Fini, non abbia ancora sciolto le camere come recita la stessa costituzione, visto che cambiare 3-4 volte la manovra significa che non c’è governo. A meno che pure lui non ci veda abbastanza chiaro anche dall’altra sponda. E preferisca sperare…in Dio.

Io, altro non saprei pensare.

Arnaldo De Porti

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