Contrassegno Europeo Disabili

Nell’Italia dei 150 anni si ripete l’8 settembre
quando chi comanda abbandona i cittadini

LA RICHIESTA PERVENUTACI NEL 2008
18 maggio 2008
Da: … omissis per la privacy …@virgilio.it A: pierluigiciolli@coordinamentocamperisti.it
Oggetto: permesso portatori di handicap all'estero
Avrei bisogno del vostro interessamento presso il Ministero per chiarire, prima di recarmi all'estero per le vacanze estive, l'arcano della validità del nostro permesso portatori di handicap arancione nel resto dell'Europa. Mio cognato, camperista anch'esso e anch'esso con contrassegno, ha subito un paio di disavventure. La prima in portogallo dove è stato allontanato in malo modo da un parcheggio riservato perché li riconoscono solo quello blu. La seconda in Grecia nella città di Yoannina è stato multato, mi sembra 150 euro, per il contrassegno arancione e non blu, in oltre perché la sanzione fosse pagata gli è stata tolta la targa del camper, cosi il giorno successivo ha dovuto recarsi con un taxi alla stazione di polizia, mostrare il certificato di invalidità ecc. fatto questo la multa gli è stata tolta e restituita la targa, pero ha praticamente perso una giornata.
Cosa sarebbe successo pero se non si fosse accorto della rimozione della targa?
Vi chiedo quindi di interessarvi sulla possibilità di avere , almeno per l'estero; un contrassegno blu?
Grazie anticipatamente per l'interessamento.

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
sollecitò Governo e parlamentari, inutilmente

LA RICHIESTA RICEVUTA NEL 2011
Contrassegno italiano portatori di handicap: all'estero non vale e … rimuovono anche la targa

3 maggio 2011
Da: dany …. omissis per la privacy .. @hotmail.com
A: info@coordinamentocamperisti.it
Oggetto: SIAMO CAMPERISTI
Abbiamo bisogno di un aiuto da voi. Io sono invalida civile e ho il contrassegno di invalidità arancione italiano. Dopo varie domande e richieste non sono riuscita ad ottenere quello internazionale, cioè quello blu. Viaggiamo spesso in Francia e Spagna e siamo passibili di contravvenzione.
Come facciamo ad ottenere il contrassegno di handicap internazionale.
Aiutateci voi e, se potete, indicatemi a chi rivolgersi per favore!
Buon viaggio in autocaravan.

L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
Ha sollecitato Governo e parlamentari
A seguire i primi riscontri

Intervento della Senatrice Donatella Poretti
24 Maggio 2011
Da: Sen. Donatella Poretti – ADUC
Dichiarazione della senatrice Radicale Donatella Poretti
Si sa che con la bella stagione le trasferte turistiche e non solo portano tanti cittadini italiani a organizzare delle trasferte anche all'estero e in Europa. Tra questi, chi ha problemi di disabilità per cui necessita e ha diritto alle facilitazioni previste dal codice della strada circa le agevolazioni sui parcheggi e sulla circolazione stradale, si trova tuttora in difficoltà fuori dall'Italia per via del fatto che il nostro paese ancora non ha deciso di emettere, come stabilito dall'UE, un Contrassegno Europeo Disabili per i mezzi da loro utilizzati. Questo non perchè l'Italia non abbia, seppur con 12 anni di ritardo rispetto ad altri paesi, provveduto a emanare una legge che lo consente, ma semplicemente perché in questa legge (la n°120 del 2010) non sono specificate delle coordinate temporali circa la prevista emanazione da parte del Ministero competente di un relativo Regolamento di Attuazione, che pertanto, dopo quasi un anno, deve ancora essere emanato. A oggi, nonostante sia stato approvato anche un ordine del giorno presentato in entrambi i rami del parlamento dalla delegazione radicale col quale il governo assumeva il preciso impegno di emanare al più presto questo regolamento, di Contrassegno Europeo per i disabili italiani non v'è ancora traccia, e si prospetta per loro l'ennesima estate di diritti non riconosciuti, non certo a causa dell'Europa, ma a causa dell'Italia. Per queste ragioni, con il collega Marco Perduca, abbiamo rivolto un'interrogazione al ministro dei Trasporti, per sapere se il Ministro non intenda adoperarsi per provvedere quanto prima all'emanazione di tale regolamento di attuazione, e quali siano i tempi e le modalità previste per l'emanazione del regolamento, ovvero per la consegna del Contrassegno Disabili Europeo ai legittimi titolari.
Sen. Donatella Poretti – Parlamentare Radicali – Partito Democratico Roma,
Palazzo Cenci, piazza Sant'Eustachio 83
telefono 06 67063265 – telefax 06 67064771
Firenze, via Cavour 68
telefoni 0552302266 – 336252221 – telefax 0552302452
email poretti_d@posta.senato.it
sito internet www.donatellaporetti.it

il testo dell'interrogazione
Interrogazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca al Ministro dei Trasporti premesso che:
Il 29 luglio 2010 l’Aula del Senato ha approvato la legge n° 120 recante disposizioni in materia di sicurezza stradale. L’articolo 58 modifica una norma del Codice della Privacy (D.Lgs 196/03) e rende formalmente possibile l’adozione anche in Italia del modello di Contrassegno Unificato Disabili Europeo;
la Legge 120/10 tuttavia non specifica delle coordinate temporali circa la prevista emanazione da parte del Ministero competente di un relativo Regolamento di Attuazione, che pertanto deve ancora essere emanato;
rilevato anche che a tal proposito, nelle more dell’iter di approvazione della detta Legge 120/10, il Governo ha fatto proprio un Ordine del Giorno presentato in entrambi i rami del parlamento dalla delagazione radicale, col quale assume il preciso impegno di emanare idonea norma di rango regolamentare volta a rendere effettiva ed immediata l’adozione del Contrassegno Disabili Europeo;
per sapere:
se il Ministro non intenda adoperarsi per provvedere quanto prima all’emanazione di tale regolamento di attuazione e quali siano i tempi e le modalità previste per l’emanazione del regolamento, ovvero per la consegna del Contrassegno Disabili Europeo ai legittimi titolari.

Intervento dell’On. Amalia Schirru

Da: Amalia On. Schirru [mailto:schirru_a@camera.it]
Inviato: giovedì 14 luglio 2011 09:14
A: Coordinamento Camperisti
Oggetto: Rif: contrassegno disabili europeo
Priorità: Alta
Allego il comunicato stampa diramato stamane alle agenzie.
Saluti e a presto. Amalia Schirru
Stefania Spiga
Ufficio Segreteria on. Schirru
schirru_a@camera.it
www.amaliaschirru.it

COMUNICATO STAMPA

SCHIRRU (PD): Mancata adozione della disciplina regolamentare relativa al contrassegno disabili europeo.

“E’ trascorso un anno dal momento dell'emanazione della norma e proprio in ragione di questo lungo lasso di tempo avrei preferito che nella risposta del sottosegretario Giachino alla mia interrogazione sulla mancata adozione della disciplina regolamentare relativa al contrassegno disabili europeo, venisse fornita una data certa per l'entrata in vigore del contrassegno appunto.

Tengo a far presente che i disabili soffrono di condizioni di disagio nella mobilità, che si accentuano in periodi, come quello estivo, in cui sono più frequenti gli spostamenti e i viaggi per motivi di vacanza, ed è per questo che il Governo deve dare attuazione alla norma oggetto dell'atto di sindacato ispettivo in tempi assai brevi, anche al fine di permettere che i disabili possano effettivamente godere delle agevolazioni loro concesse dalla normativa.”

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ha risposto all'interrogazione 5-04849 Schirru nei termini riportati di seguito:

Amalia Schirru
telefono 339 3764324

Ecco la risposta del rappresentante del Governo che lascia senza parole.
In sintesi, anni per accorgersi che una norma prettamente italiana bloccava il recepimento della norma europea.
Luglio 2010, con la Legge n. 120, il superamento di detto impedimento.
Luglio 2011 il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO rimanda a tempi incerti e ad altre istituzioni la consegna ai disabili italiani del contrassegno europeo.

Mentre si spendono centinaia di migliaia di euro e si impegnano pubblici dipendenti per festeggiare i 150 anni dell’Italia, i disabili italiani sono sempre penalizzati a livello europeo.

ALLEGATO 2
5-04849 Schirru: Mancata adozione della disciplina regolamentare relativa al contrassegno disabili europeo.
TESTO DELLA RISPOSTA
In merito alla problematica posta dagli onorevoli interroganti, faccio presente che l'Amministrazione che rappresento segue da tempo, e con la massima attenzione, la questione al fine di pervenire all'effettiva adozione del contrassegno disabili europeo.
Come noto, la normativa attualmente vigente in Italia, articolo 188 del decreto legislativo 30 aprile 1993, n. 285 (codice della strada) e decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, prevede che gli utenti diversamente abili possono usufruire di importanti agevolazioni, esponendo il contrassegno previsto dall'articolo 381 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, recante regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada.
Tale contrassegno, che ha validità nazionale, permette una rapida individuazione da parte degli organi di polizia stradale dei veicoli al servizio della persona diversamente abile e pone l'agente accertatore in condizione di non rilevare eventuali infrazioni ad obblighi dai quali gli aventi diritto sono esonerati, attraverso l'esposizione dell'autorizzazione. Il fine del contrassegno è, pertanto, quello di agevolare la mobilità degli utenti diversamente abili e, nel contempo, quello di garantire loro la possibilità di usufruire delle facilitazioni previste dal Codice della Strada e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1996, al riparo da improprie contestazioni o verbalizzazioni di infrazioni.
In passato, tutto ciò è risultato in contraddizione con il disposto dell'articolo 74, comma 1, del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) che non prevedeva l'esposizione «di simboli o diciture dai quali può desumersi la speciale natura dell'autorizzazione, per effetto della sola visione del contrassegno», vanificando in tal modo quanto sopra espresso ed esponendo gli aventi diritto ad ulteriori difficoltà.
Il citato decreto legislativo n. 196 del 2003, non ha reso possibile, fino ad oggi, l'adozione del contrassegno europeo «Parking Card for disabile people», valido nella Comunità europea ed emanato con raccomandazione del Consiglio del 4 giugno 1998, che permette a tutti i cittadini della Comunità di usufruire in ogni Paese delle facilitazioni ivi previste. Quest'ultima prevede l'adozione di un contrassegno unico, di tipo europeo e contiene disposizioni relative al modello da adottare, definendone misure, colore, plastificazione, logo ed indicazioni dei dati del titolare da riportare sullo stesso.
Con l'entrata in vigore della legge 29 luglio 2010, n. 120, tali impedimenti sono stati superati. Pertanto, è possibile uniformare la normativa nazionale ai criteri contenuti nella Raccomandazione 98/376/CE e garantire, di conseguenza, ai soggetti disabili il diritto di circolare e sostare liberamente nel territorio dei Paesi dell'Unione europea.
Faccio presente, in proposito, che è già in corso la predisposizione dei provvedimenti normativi necessari per attuare tale intento e assicuro, altresì l'impegno dell'Amministrazione che rappresento affinché la modifica al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 avvenga in tempi ragionevolmente brevi, pur considerando che trattasi di un provvedimento di ampia portata, concernente non solo l'adozione del contrassegno europeo, ma anche tutta una serie di modifiche al Regolamento connesse alla stessa adozione. Infine, segnalo che l'iter approvativo prevede, comunque, l'acquisizione del parere del Consiglio di Stato.

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