Non ho certamente la “forma-mentis” di uno sfasciacarrozze ma, analizzando la situazione politica italiana, oggi più che ieri, ma anche dell’altro ieri, mi pare ineludibile che il quadro politico, così come è strutturalmente gestito, non troverà mai – (ripeto mai per gli audiolesi e per gli analfabeti della politica) – un assestamento definivo, se non in un potenziale baratro socio-politico-istituzionale, ancor peggio dell’attuale.
La soluzione ci sarebbe e non esigerebbe lacrime e sangue, ma solo umiltà, ripeto umiltà, in capo a chi, ancor oggi, potrebbe salvare l’Italia. E mi spiego. Da anni non esistono più le ideologie e molti sono soliti dire, a volte con malcelata ipocrisia, che si può stare insieme molto bene anche nella diversità, che è motivo di crescita. Lo dice spesso anche il Papa, soltanto che Lui lo dice onestamente, in chiave evangelica, a differenza di chi invece predica bene ma razzola malissimo, atteso che non sappia fare né questo né quello. Del resto, siamo nel secondo millennio, l’acculturazione è realtà, per cui le ideologie vanno vieppiù affinandosi, portando a sintesi gli obiettivi migliori correlati all’intelligenza, al buon senso, alla verità. Ed allora ?
Una considerazione. Nelle nostre istituzioni ci sono anche le persone oneste, se vuoi anche ripristinate alla…verginità democratica, per cui non vedo perché queste persone, sia di centro- sinistra che di centro-destra, non possano per un attimo accantonare le ideologie mettendo insieme le loro principali ed imprescindibili risorse, in primis la legalità, il vero ed onesto interesse nella gestione della cosa pubblica, gli obiettivi verso la concordia sociale, il lavoro, la perequazione della ricchezza attraverso una migliore e quindi più equa fiscalità, ed infine una messa al bando, con tanto di “De profundis”, alla piaga del berlusconismo, che sinora, a mio avviso, è stato il contrario di tutto ciò che gli Italiani vogliono..
Faccio un esempio. Di Pietro e Fini dicono democraticamente le stesse cose, ma anche Bersani. Ed allora che senso ha oggi una collocazione politica pregressa, del resto più volte modulata e modificata, se il fine a cui si mira nell’interesse del popolo italiano è lo stesso ? Non sarà che Fini pensa di correre il rischio di perdere i suoi, mentre Di Pietro-Bersani, in cuor loro, hanno la stessa preoccupazione ? Non sarà che il progetto non si può realizzare perché qualcuno dei tre dovrebbe pagare lo scotto della mancata leadership politica ? Nel senso che, a capo del governo, ci deve stare uno solo ? Per Casini, sarebbe necessario un discorso a parte, quindi mi astengo.
Io la penso a questo modo, non solo, ma quanto vado ora a dire l’ho scritto più volte su vari on-line ormai da anni, quindi in tempi non sospetti..
Partiamo da una premessa: Gli Italiani cosa vogliono ? Vogliono essere governati bene, nella legalità, con a capo persone che non facciano sfigurare la loro identità di italiani, sia in Italia che nel mondo. Io, per primo voglio questo !
Ed allora ? Cari Fini, Di Pietro, Bersani che sicuramente, oggi come oggi, siete le persone più serie dell’attuale politica italiana, fate un accordo per governare l’Italia, aggregando coloro (non estremisti) che ci stanno, a condizioni ferree, per traghettare il paese nella normalità. Infatti, se non si parte da un punto fermo, non ci sarà mai un avvio. Che forse Fini ti vergogni di andare a patti con Bersani, mentre a quest’ultimo non sfagiola abbastanza l’idea di stare con Di Pietro che, a mio avviso, è l’unica vera, onesta ed efficace opposizione ad una squadra di malgoverno, che ha la maggioranza solo per effetto della transumanza dei vari Scilipoti & Co. ? Maggioranza che ha dissipato l’intero premio (di maggioranza) che la contraddistingueva come la più nutrita della storia della Repubblica Italiana ?
Io penso che sia finita la ricreazione e che il toro debba essere preso subito per le corna, ancor prima della fine di questa legislatura che, come ormai tutti avranno capito, mira esclusivamente a spalmare il debito pubblico verso le future generazioni, tra l’altro ingrossandolo ogni giorno e preparando così una tragedia per la politica che verrà, ma anche perché (ulteriore forza per Berlusconi) ci sono 246 deputati e 104 senatori che devono ancora maturare il diritto al vitalizio e quindi se ne guardano bene dal far cadere il governo. Alla faccia degli Italiani ! Compresi naturalmente alcuni dell’attuale opposizione.
Suvvia, Fini, Di Pietro e Bersani, parlatevi, raccogliendo ciò che c’è di buono anche nelle frange politiche che vi stanno intorno, purché non estremiste. Forse sarebbe il momento giusto !
Altrimenti, ma si fa per dire, non resta che il…Commissariamento da parte dell’Europa. In Italia infatti non è solo questione di debito pubblico, ma anche e soprattutto di legalità !