L’ ultima ( si fa per dire ) trovata del Cavaliere mette davvero il dito nella piaga della democrazia italiana: “ un esame di salute per i pubblici ministeri”. E con le frasi “ deliranti “ con minacce bellicose anche se metaforiche di Bossi, c’e da chiederci se vi sara’ mai un cambiamento radicale e progressista del sistema democratico italiano. Mettendo da parte le ennesime fuori uscite del capo del carroccio e… metafora per metafora sono quasi sicuro che se a Bossi venisse dato un fucile si sparerebbe sui “ propri piedi”. Anche se parlare di proiettili, fucili e bombette in un “ paese con una cultura dal grilletto facile ”, la quale ha vissuto sulla propria pelle gli anni di piombo e le tante vittime delle mafie, e’ un pochino indecoroso e allarmante.
Visto che probabilmente ( a sua detta ) Silvio Berlusconi sara’ il nuovo capo del governo, vorrei esprimere alcune riflessioni sulle sue affermazioni, con una ennesima metafora: “ se il legislatore richiede il controllo anche della magistratura ( organo indipendente in un stato di diritto ) chi controllera’ il legislatore? “ Visto che l’ unico organo di vigilanza sui parlamentari – la commissione per l’ autorizazzione a procedere nei loro confronti – e’ sotto il loro esclusivo controllo? Chi potra’ mai dire ad un parlamentare che il suo comportamento lascia a desiderare, per cui si consiglia un test mentale? Grazie ai padri costituenti per gli affari costituzionali, esiste il referendum abrogativo che insieme alle petizioni di comune necessita’ (quando prese in considerazione ) controllano e raddrizzano il loro operato. Ultimo caso, sulla legge ( guarda caso ) presentata dallo stesso Cavaliere nella sua ultima legislatura, sui poteri speciali al primo ministro di scogliere le camere, bocciata poi dal referendum.
Il voto utile ?
Se io per un momento mi mettessi nei panni dell’ elettorato italiano e in primis in quelli degli indecisi saprei senz’ altro dove “ propendere “. Verso quelle forze alternative che potrebbero fare la differenza: la nuova sinistra, il nuovo centro e le forze civiche Solo con una mancata riuscita al senato il popolo italiano potra’ risvegliarsi, da uno psedo-riformismo e bipartitismo, venutosi a creare gia’ prima della campagna elettorale e sperare in una nuova democrazia. Temo che sia il PdL che il PD, anche se vincenti non saranno in possesso dei “numeri” per portare a termine le riforme necessarie. Si troveranno al cospetto dei ricatti della lega da una parte e del magistrato prestato alla politica dall’ altra: secessione versus troppo giustizialismo. Questo si e’ gia’ visto chiaramente con la lottizzazione a priori dei ministeri delle riforme costituzionali e quello della giustizia.
Parafrasando la fiaba di Cappuccetto Rosso: “ nonna che fucile grande che hai ? Caro Capuccetto e’ per “ spararle “ meglio.
Vincera’ queste elezioni chi le “sparera’” piu’ grosse ancora una volta? Se solo Walter Veltroni avesse detto che avrebbe proposto un decreto con il quale avrebbe chiesto a tutti i parlamentari di giurare sulla Carta Costituzionale, sarebbe stato piu’ incisivo e convincente…