“La decisione di D`Alema di sostenere direttamente, con tutta la sua autorevolezza, la candidatura di De Magistris a sindaco di Napoli è figlia del ricatto. La personalità politica che nel Pd ha sempre cercato di sostenere il primato della politica e del consenso, e cioè del voto popolare, oggi si schiera a favore di uno dei campioni dei tagliagole giacobini che hanno distrutto il confronto politico in Italia e reso la sinistra vittima di una deriva autoritaria di stampo nazistoide”.
Lo ha dichiarato in una nota il deputato del Pdl, Giorgio Stracquadanio. “D`Alema sceglie De Magistris perché poche settimane fa, all`apertura della campagna elettorale, un pubblico ministero, quel Cascini segretario dell`Anm che ha sostenuto la tesi secondo la quale la maggioranza parlamentare non avrebbe ’titoli morali’ per riformare la Costituzione, lo ha messo sotto inchiesta per i finanziamenti ricevuti dalla Fondazione Italiani europei di cui D`Alema è presidente”. “Si è trattato – ha sottolineato Stracquadanio – di un avvertimento nei confronti di chi non ha mai sopportato la pretesa dei Pm di imporre la loro supremazia sulla politica. Oggi D`Alema invece di reagire a un attacco tutto politico che gli è venuto dalla magistratura militante, cede al ricatto e si assoggetta al giustizialismo. E` un decisione scellerata che distrugge le ultime speranze di una sinistra socialdemocratica e che consegna le chiavi dell`opposizione alla magistratura militante”.