NON SOTTOVALUTIAMO IL MOMENTO !

Ne parlo ormai da alcuni anni. Dico che Berlusconi non saprà mai perdere. Egli è un commerciante, se vuoi anche di lusso, che le inventa tutte pur di vendere i fondi di magazzino ad ogni costo, facendo funzionare vari caroselli mediatico-promozionali per vendere detti fondi che incontrano il rifiuto categorico del mercato. Ed allora subentrano la rabbia, la preoccupazione, le ultime spiagge che sono il…cancro della magistratura, i ladri di macchine enunciati demagogicamente dalla Moratti, gli Straguadagno dal cipiglio cattivo che dicono menzogne ad Exit, gli strapazzatori delle leggi proprio nel momento in cui stanno per essere applicate, la costruzione di macchine per il fango mediatico, le operazioni decerebrative degli Italiani ad opera delle fruste berlusconiane citate oggi da Franco Cordero, e tralascio il resto per il quale un libro non basterebbe. Eventi tutti che, da un momento all’altro, potrebbero scatenare una guerra civile, peraltro già in atto nel nostro contesto politico, faticosamente moderato dalla suprema carica dello Stato.
Detto questo, c’è motivo per ritenere che, ove le prossime amministrative non girassero a dovere e cioè nel vero interesse dei cittadini (e non degli oligarchici), si aprirebbe la strada ad un vero e proprio colpo di stato, silenzioso fin che vuoi, ma con armi più micidiali di quelle atomiche, che manderebbe all’aria la democrazia. E di questo ho davvero paura.
Trascrivo in appresso quanto mi ha scritto un amico ingegnere di Roma, più attempato di me che sono già avanti con gli anni. Il che è tutto dire…

UN COLPO DI STATO ?

“””Quando si parla di colpo di stato ci si riferisce ad eventi improvvisi, traumatici e anche qualche volta sanguinosi e comunque interventi che, in poco tempo, sono evidenti a tutti. Ma esistono colpi di stato mascherati, silenziosi e il loro sviluppo ha l’aspetto di normali attività politiche ma che poi ,a conti fatti, senza accorgersene mutano le situazioni. Quindi un colpo di stato può essere compiuto sia da chi sta al potere per renderlo blindato, sia dal popolo che legalmente può creare le condizioni d’ingovernabilità e di cambiamento forzoso.
Oggi, dal comportamento del potere stiamo assistendo ad un colpo di stato mascherato perché se è vero, come sostiene il Presidente del Consiglio, che il suo governo basava la sua legalità sul mandato elettorale ottenuto,il governo di oggi questo mandato non l’ha ottenuto.. Il governo iniziale ottenne la fiducia sui 5 punti precisi ,ma da allora gli unici punti sono quelli enunciati in forma totalmente diversa , da sempre a parole ,ma traditi dai fatti.
Se ,nonostante una legge elettorale penalizzante, l’elettore aveva votato per una lista contenente specifici nomi, quelle liste non hanno mai contenuto i nomi degli attuali sostenitori del governo .Sono persone scelte da altri e sconosciuti agli stessi elettori di allora del premier.Quindi un governo non nato da una tornata elettorale , con un programma incomprensibile. Non disponibile a discussioni politiche razionali, non esiste un popolo completamente informato , non esistono i rimedi problemi reali della vita dei lavoratori e pensionati.E’ oggi è un governo di fedelissimi, essenzialmente creati per difendere solamente l’impunità di una persona, a qualsiasi costo ,anche a costo di negare il consenso degli elettori.
E’ chiaro che questo è un prologo di una manovra a più vasto raggio che ,silenziosamente, deve mettere in discussione la Costituzione, i poteri bilanciati di uno stato democratico, deve negare quel poco di democrazia diretta possibile con i referendum, deve eliminare tutti i controlli economici di Banca d’Italia, Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato e in certi casi perfino della Guardia di Finanza.
Se tutto questo non è il cammino di un colpo di stato, ditemi voi cosa può essere.
L’obiettivo è di creare caos , di violare ogni regolamento, per poi rendere implicitamente necessario affidarsi al solito italico “uomo forte del destino”. E allora che fare? Per i parlamentari dell’opposizione l’idea sarebbe di uscire e lasciare l’aula.
Ma allora l’opposizione tutta dovrebbe uscire dal Parlamento e lasciare la maggioranza da sola a votare ciò che ci spinge ancora più giù nel baratro senza fine della vergogna ,che da mesi il Governo merita perfino all’estero che ormai ci sputa addosso. Essi dovrebbero essere lasciati soli alle loro responsabilità di quello che stanno portando avanti, per non essere testimoni degli ordini che, con il sorriso beffardo, il capocomico impartirà alla troupe dei i suoi schiavi.
Ma allora abbandonare l’aula è semplicemente un atto identico a quello che l’elettorato potrebbe allora fare ,abbandonando i diritti della sua sovranità. E comunque lo vogliamo chiamare, questo è astensionismo o boicottaggio. E allora al colpo di stato in atto sarebbe lecito rispondere con un contro-colpo di stato che l’elettore potrebbe fare con un suo atto simbolico ed eclatante, costringendo ad attuare nelle prossime amministrative il passaggio al secondo turno elettorale.di ballottaggio.
Sono purtroppo misure estreme ad attacchi estremi ,che si giustificano quando viene negato l’uso degli strumenti di una normale democrazia, quando vi sono situazioni di crisi eccezionali che inaspriscono i conflitti. Rispettando invece queste regole negate, si potrebbero risolvere tutti i conflitti proprio stimolando la partecipazione, per attuare con il massimo consenso anche eventuali misure dolorose.
Ma tutto questo presupporrebbe l’esistenza di una struttura di un sistema politico trasparente, una elevata qualità e competenza delle persone scelte a guidare gli eventi, e quindi la riconosciuta legittimità delle istituzioni politiche e dei politici, e anche la voglia di partecipazione e di riscatto delle persone.
Ma tutte queste condizioni oggi in Italia sono inesistenti .
E allora non resterebbe che un colpo di stato . Ma è’ possibile in Italia un colpo di stato ?
Ma cosa intendiamo per colpo di stato ?
Se viene comunemente definito come un atto di forza di parte delle istituzioni per rovesciare fisicamente e cruentamente un esecutivo, ritengo che questo modello non sia né possibile né auspicabile, e appartenga più al passato o ad esempi internazionali che si basano su una diversa struttura sociale. Ma le vere ragioni per ritenerlo improbabile in Italia sono pure semplicemente individuali, troppa gente , anche quella che a parole vigorosamente protesta, ha la pancia piena, troppa gente ,che dice di preoccuparsi del futuro del paese, dei figli, dell’ambiente, in fondo non solo non muoverebbe un dito, ma nemmeno toglierebbe un euro dal suo portafoglio.
Per far nascere un fascismo è stata necessaria la sconfitta di Caporetto, per farlo cadere un’altra sconfitta bellica, e anche la stessa “marcia su Roma” è stata una semplice sceneggiata ben da prima preparata, ma non certo originata da nessun vasto moto popolare.
E tutto questo è ben noto a chi ha sempre detenuto il potere,e quindi è proprio per questo sta attuando il suo colpo di stato. Sarà dunque attivato un gruppo ristretto di persone che deciderà di farlo, e questo colpo di stato per gli elettori beoti, non sarà chiamato così, ma sarà congegnato in modo tale che senza accorgersene si potranno cambiare le carte in tavola.
Del resto questo gruppo di persone, stando nella stanza dei bottoni, è ben al corrente come muoversi, chi muovere, come finanziare il tutto, come difendere ciascuno gli interessi che rappresentano. Basta una cena tra le persona giuste,qualche promessa di promozione ben centrata,un pacchetto sostanzioso di appalti aziendali,e si creano i meravigliosi ideali del colpo di stato.
Dunque un colpo di stato che non ha nulla di cruento, ma tanto di contenuti lucrosi.
Per chi ci crederà le motivazioni sarà facile trovarle, con una crisi finanziaria che è alle nostre spalle, cioè non è davanti…..ma nel di dietro…..! Con imprese che continuano a chiudere, con la disoccupazione che cresce, con il debito pubblico ormai senza freni, e la corruzione che sui giornali non fa più notizia.
Nei paesi rispettosi dei cittadini, come ad esempio in Svizzera, il problema della contestazione non si pone, ma non perché sia repressa, ma perché il sistema costituzionale moltiplica le possibilità e i livelli di partecipazione, fino a fare perdere significato all’idea . E tutto questo contribuisce alla stabilità sia del sistema politico che del sistema sociale ed economico. Quindi parlare in Svizzera di colpo di stato significa parlare del nulla.
Noi invece siamo nelle condizioni che ci spingono ad attuarlo in qualche forma,se non altro per difesa da un altro analogo già in atto. E quindi , se l’idea disperata dell’astensionismo e della rinuncia, può venire in mente all’opposizione che siede in Parlamento, a maggior ragione deve considerarsi lecita per gli elettori.
Già in passato illustrai i metodi legali e privi di rischio per l’elettore di astenersi efficacemente, rifiutando al seggio la scheda elettorale e facendo mettere a verbale le motivazioni. Ma questa azione diverrebbe efficace e dirompente in due modi, o astenendosi completamente dal voto , se però la percentuale delle astensioni superasse stabilmente il 60 o 70 %, ma per l’indifferenza che ho descritto non mi sembra realistica,oppure in modo più astuto, votando scheda nulla al primo turno, facendo scattare la necessità di un secondo turno. In quest’ultimo modo prima di tutto si avrebbe una visione chiara dell’entità delle forze in gioco e delle loro debolezze, in secondo luogo si renderebbero nulle le alleanze dell’ultimo momento, di chi è già pronto a comperare il potere,in quanto mancherebbe la certezza della ricompensa immediata. Votando al secondo turno le opposizioni sarebbero obbligate a compattarsi perché diventerebbe credibile una loro vittoria e quindi un rovesciamento della situazione.
Attenzione, rovesciare la situazione non significa che si passi dall’inferno al paradiso, ma con quest’arma e con questa lezione concreta e ad elevata visibilità, anche i futuri amministratori dovrebbero state attenti a non irritare troppo l’elettorato ed essere più umili e consapevoli rispetto al popolo sovrano.
A mio parere questa sarebbe una strada da tentare, priva di rischi, ed efficace contro il colpo di stato che si sta attuando.
Del resto non dimentichiamo che fu un intervento del ministro Brunetta a farci sapere che, secondo lui, il rischio di un colpo di stato era probabile. Ma di quale colpo di stato parlava, di quello attuale o di quello futuro? Il fatto che abbia parlato in pubblico di questo rischio, induce a non sottovalutare discorsi di questo genere che hanno sempre un significato concreto e soprattutto costituiscono messaggi in codice a persone ben precise del tipo “sappi che io lo so “ oppure “sii pronto per questo evento” oppure “attenti a difenderci”. Anche perché chi lo attua sa perfettamente che corre pochissimi rischi, anche nel peggiore dei casi dovesse essere scoperto e incriminato, e non dimentichiamo le intenzioni di chi da tempo appartenne alla P2.
Infatti il reato di Colpo di Stato è stato fin dal 13 marzo 2006 ,cancellato in base alla modifica dei vari articoli del Codice Penale riguardanti gli attentati allo Stato. In particolare è la modifica dell’art.283 del Codice Penale ,quello cioè che fece processare la P2, che recitava :
“Chiunque commette un fatto diretto a mutare la Costituzione dello Stato, o la forma del Governo con mezzi non consentiti dall’ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni”, bene questo articolo ,da qualche furbacchione, è stato rimpiazzato: ‘Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni‘.”
Quindi dal 13 marzo 2006 partiti, massonerie, organizzazioni criminali possono fare un Colpo di Stato senza alcuna conseguenza a patto che non usino “atti violenti”,e se li usassero ci sarebbe anche uno sconto di pena con l’applicazione dell’indulto, attenuanti generiche etc.
Non dimentichiamo che da sempre Licio Gelli si è compiaciuto dell’attività dell’attuale governo perché ha affermato che è in linea con il progetto della P2, e la cosa è passata sotto silenzio. Il piano che si intende completare è proprio una riforma costituzionale che rafforzi il potere del capo del governo liberandolo dagli attuali vincoli costituzionali, cioè un progetto “bonapartista”.Cose del resto pubblicamente affermate anche oggi dal premier.
Non dimentichiamo inoltre che Mussolini ed Hitler presero il potere e lo mantennero senza toccare la Costituzione.
Non dimentichiamo che da tempo il Parlamento non discute più le leggi ma le approva unicamente per decreto.
E allora amici vogliamo ancora credere che in Italia non sia possibile un colpo di stato ? Se molti italiani smettessero di giocare a “mosca cieca” sarebbe già un enorme progresso. Nessuno se ne è accorto, ma il colpo di stato già è stato fatto e si sta sviluppando sotto il nostro naso
Nessuno dimentichi che oggi abbiamo un Segreto di Stato che copre da decenni le malefatte di governi e collusioni con poteri più o meno criminali, che tra le persone dell’esecutivo siedono molti piduisti, che la Presidenza della Repubblica potrebbe tra poco essere occupata da uno di loro, e che quindi possiamo subire tranquillamente , o stiamo subendo, un colpo di stato senza fare la benché minima recriminazione, visto che la legge oggi lo consente.
Il capo del governo appellandosi al suo carisma , si porrebbe come rappresentante diretto della nazione, e per questo basta scegliere il momento giusto ,oppure dare legittimità ad una situazione che in modo subdolo viene creata giorno per giorno, e che quindi infine la conclusione desiderata venga imposta dai fatti.
Io non so quanti di voi è disposto a rassegnarsi a subire decisioni che non conosce. Quanti di voi sanno come i partiti di finanziano legalmente e illegalmente. Dove vanno a finire i soldi versati da voi per un servizio pubblico. E l’elenco potrebbe continuare ed essere lungo perché il potere di regge sulla nostra ignoranza e ignavia.
Già cercare di sapere esattamente queste cose quotidiane farebbe diventare tutti dei rivoluzionari e , protetti dall’art. 283 , senza violenza, anche noi potremmo compiere il nostro piccolo colpo di stato. Non voglio insegnare niente a nessuno, ma soltanto dire che ,se non ci si occupa noi di come vanno le cose, se non si raddrizza la schiena, altri ci metteranno a pecoroni e decideranno come dovremo vivere la nostra vita e non sarà certo secondo giustizia, onestà e nemmeno
per il benessere di tutti. “””

Il pezzo è certamente lungo, e purtroppo non recepibile dalla bassa cultura politica degli Italiani, ma ritengo che esso vada letto e soppesato adeguatamente almeno da chi lo può recepire.
E ciò, ad evitare che ce lo…inculchino con la…vasellina , ovviamente in direzione anatomica diversa dal cervello (ndr. verbo “inculcare” da me preso a mutuo dal premier con riferimento alla scuola pubblica).

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