Il Governo, forse perché si è vergognato di una truffa tanto colossale, ha presentato di soppiatto un maxiemendamento al provvedimento sul nucleare, lasciando così intendere di voler rinunciare alla creazione di nuove centrali. Ma a riprova del fatto che ci troviamo di fronte a noti piazzisti, basta leggere bene gli articoli per svelare l'inganno: ancora una volta la maggioranza tenta di raggirare i cittadini, perché non si dice un no secco e definitivo al nucleare ma, di fatto, si prende tempo per non fare il referendum e farla franca.
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Mettiamoci al posto del Governo, che deve aver pensato: “Stanno per arrivare le amministrative e, con la catastrofe di Fukushima, dirsi favorevoli al nucleare significa suicidarsi politicamente. Subito dopo ci saranno i referendum e i cittadini di sicuro correranno in massa a barrare le caselle del sì, non solo per impedire la costruzione di nuove centrali ma anche per abrogare il legittimo impedimento e la privatizzazione dell’acqua. Due batoste in un solo colpo, e tutto perché il nucleare non è sicuro: ma come facciamo ad evitare la sconfitta senza rinunciare ad un affare da miliardi di euro? Semplice: mentendo!”.
Subdolamente, il Governo da un lato ha abrogato alcuni articoli sul nucleare e, dall’altro, ha lasciato aperta la strada per la costruzione delle centrali atomiche. Cioè, ha fatto uscire dalla finestra il nucleare per farlo rientrare dalla porta. Per questo presenteremo un sub emendamento in cui sarà scritto a chiare lettere “No al nucleare senza se e senza ma”: se la maggioranza non lo voterà, avremo svelato del tutto l’inganno. Ma ad ogni modo, difendiamo la necessità del referendum, perché questo Governo affarista e irresponsabile non rinuncerà alle centrali atomiche se non saranno i cittadini a costringerlo.