Una risposta – lezione

A

scoltiamo i consigli del direttore Umberto Brindani, persona che stimo sin da quando dirigeva egregiamente Tv Sorrisi e Canzoni. Ascoltiamo il suo consiglio, mettiamo da parte la permalosità, e diamo spiegazioni al commentatore Lorenzo. Fingerò d'essere ancora a scuola e che Lorenzo sia un mio alunno. Analizzerò punto per punto il suo commento, così darò anche un esempio di come si possa condurre una conversazione con onestà intellettuale.

Dunque, Lorenzo, tu scrivi: “Vorrei ricordare che a Padre Aldo Trento il Presidente Napolitano gli ha conferito il titolo di Cavaliere dell’ordine della Stella della solidarieta”.

Questo però c'entra poco col fatto che si tenga forzatamente in vita con mezzi artificiali (sofisticate apparecchiature mediche) un bimbo che non ha alcuna speranza di sopravvivere. La sofferenza inutile non è giustificata neppure dalla Chiesa.
Padre Trento può essere una bravissima persona, ma ciò non toglie che possa sbagliare. La storia della Chiesa ne dà conferma. E la Chiesa stessa ha riconosciuto i propri errori.

Poi scrivi: “Certo esistono anche persone non proprio belle da vedere, ma che dobbiamo fare? Ucciderli?”
Non ti sembra d'aver detto un'enormità? Ti pare che Miriam Della Croce pensi di uccidere le persone “non proprio belle da vedere”? Allora la prima a dovere essere uccisa sarei io, giacché non è che sia proprio bella da vedere. Ti sembra un modo corretto di affrontare un importante problema di bioetica? Qui si sta parlando di persone che vengono a trovarsi in una situazione limite, nella situazione che Maurizio Mori definisce “condizione infernale” (cf Bioetica – Dieci temi per capire e discutere – Edizioni Mondadori). Ti faccio inoltre notare che adoperi un verbo improprio, giacché “uccidere” significa “toglier la vita con mezzi violenti” (Devoto – Oli). Qui invece si sta parlando di non ostacolare la morte inutilmente.

Altra tua grave affermazione: “Purtroppo si utilizzano episodi pietosi per giustificare la soppressione di Eluana Englaro e altre vite ritenute inutili”.
In realtà, è avvenuto l'opposto, e padre Trento stesso lo ha dichiarato. I missionari, con un po' di cinismo (a mio parere), hanno preparato con cura il lettino del bimbo malato pieno di tubicini (cuscino azzurro di qua, cuscino azzurro di là), e poi hanno divulgato la fotografia (c'è una legge in Italia che tutela l'immagine dei minori). con la speranza di impedire che al corpo in stato vegetativo irreversibile di Eluana Englaro fosse lasciata la possibilità di riposare in pace.

Ultima tua malevola gravissima affermazione: “Se non erro parlavano di vite inutili anche in altre epoche!”.

Lascio a te la riflessione su questa affermazione, della quale dovresti vergognarti un po', alla luce di quanto da me esposto sopra.

Una preghiera ad eventuali commentatori: non parlate solo per spirito di polemica, tanto per dare fiato alle trombe, ma confutate con concisione e precisione ogni affernazione che non condividete, così come ho fatto io.

Spero sia soddisfatto il direttore. Purtroppo non ho più la pazienza e il tempo di una volta.

Miriam Della Croce

P.S. Invio anche ai siti che hanno pubblicato il mio scritto: “Etica della sacralità della vita…crocifissa”

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