ITALIA MIA, SEI IMPAZZITA ?

Quand’ero a scuola, mi capitava, per fortuna solo qualche volta, di copiare qualcosa dal compagno di banco che ritenevo più preparato di me, e quasi regolarmente era invece giusto “ come volevo fare io”. Salvo in qualche caso.
Penso che tutti avranno fatto questo tipo di esperienza da studenti.

Ora, da fin troppo…grande (in età), mi sta capitando altrettanto ma non con riferimento alla scuola, ma alla politica che, a mio avviso, oggi è diventata una discarica, peggio di quella di Terzigno…e lo dico adoperando un eufemismo per non essere volgare.

Voglio dire che, analogamente, quando scrissi un paio di grossi volumi riferendomi alla “scesa in campo” di Berlusconi, avrei sbagliato se avessi dato retta a coloro (e sono stati tanti anche a livello parlamentare) che mi invitavano a fare quattro…chiacchiere: avrei infatti inquinato la mia immagine materiale e morale. Per fortuna non sono stato attratto dal canto delle sirene ed ho continuato a soffrire in attesa che, l’acquisita maturità ed una maggiore intelligenza politica acquista nel frattempo, mi rendessero autonomo rispetto al citato compagno di banco…

Oggi come oggi, visto che tutto ciò che ho scritto nei predetti due libri, si è manifestato filo e per segno, non solo mi attribuisco un 110 e lode, ma anche mi sento moralmente più forte rispetto a tutti coloro che, sin qui, hanno tergiversato da uno scranno all’altro per il proprio tornaconto. A partire da Berlusconi che, ormai non ci sono più dubbi (ma io lo sapevo ancora dagli anni di Indro Montanelli avendo vissuto da quelle parti… di più non posso dire) è sceso in campo per non conoscere il “confort” delle patrie galere.

Sono stati in tanti, negli ultimi anni, a gettarmi fango perché non parlavo a favore di Berlusconi, per cui mi sono immedesimato al cento per cento sulle affermazioni di Saviano, dette qualche settimana fa su Ballarò.
Fatto questo discreto preambolo, vengo al dunque, fidandomi di me, questa volta molto di più di quanto mi fidassi allora rispetto al predetto mio compagno di scuola.
Nei giorni che precedono il 14 dicembre prossimo, i politici appaiono degli imbecilli, o quanto meno, delle persone equivoche,per non dire false, citando anche qui un eufemismo per non dire qualcosa che mi aprirebbe le porte che sarebbero dovute aprirsi per il premier nel caso non si fosse messo in politica.
E mi spiego, giustificando ciò che dico.
Se è ben vero che da Fini a Casini, da Bersani a Di Pietro, dalle sinistre più marcatamente rosse a quelle più.. sbiadite, vogliono mandare a casa Berlusconi, perché continuano nel teatro della falsità, dell’equivoco, degli intrallazzi, evitando di partire invece da un punto fermo, ben sicuro rispetto all’obiettivo comune di mandare in pensione questo dannato premier e poi, a risultato ottenuto, aprono un’altra pagina nell’interesse degli Italiani che stanno davvero soffrendo a causa di tanti, troppi buffoni della politica, che hanno fatto impazzire l’Italia ?
Questo sarebbe l’unico modo per far capire l’onestà della classe politica attuale che, come abbiamo visto anche ieri sera a Ballarò, addirittura ad opera di un primo ministro, ha evidenziato il solito, consolidato scenario di ignoranza politica, di sopruso rispetto al posto che occupa, di falsità all’ennesima potenza, ma soprattutto di mancanza di dignità istituzionale.

Cari politici, basta con i giochetti di palazzo: unitevi per mandare a casa questo governo e, a risultato ottenuto, sedetevi pure ad un tavolo per…spartirvi le poltrone.
Più di così, non posso concedervi, come cittadino di questa martoriata repubblica italiana in favore della quale, purtroppo, anche le parole di Giorgio Napolitano, sembrano poco corroboranti rispetto alle necessità urgenti e gravi del Paese !

ARNALDO DE PORTI

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