Pare che oggi tutto sia incentrato nel coronavirus, mentre per le altre gravi patologie tumorali, cardiache, epatiche, cerebrali e quant’altro, pare che tutto ciò sia passato in sott’ordine stante la constatazione oggettiva che non si sente più parlare di queste ultime tanto da dover ipotizzare, sia pur con una risibile forzatura, che le morti siano quasi tutte imputabili a Covid-19.
Premessa questa per chiedere a chi di dovere se la mia impressione sia più o meno fondata dato che pare che non ci sia tempo per una visita che non sia correlata alla pandemia in atto. E mi spiego con un esempio incontrovertibile e quindi incontestabile !
Ieri, 2 ottobre 2020, ore 17, chiamo il CUP di Feltre per una visita cardiologica ad una mia parente. La risposta è stata questa: “Da oggi a fine dicembre 2020 non c’è posto e se ne parla all’inizio del 2021, ossia tre mesi dopo abbondanti. Riaggancio il telefono invero abbastanza umiliato dal sistema sanitario e chiamo il CUP dello stesso Ospedale di Belluno – Libera professione intra-Moenia (sempre ULSS n. 1) – dieci minuti dopo e la risposta è stata questa papale papale. “ Venga domattina alle 10.30”
Mi pare che esista una certa differenza temporale fra….1460 ore circa e ….16 ore, alias tre mesi abbondanti rispetto a…qualche ora.
Ovviamente mio sono vergognato di appartenere come utente a questo servizio sanitario capendo appieno perché la gente nutre sempre meno fiducia nei confronti della classe medica, circostanza che è stata tristemente avallata anche da nessun progresso con riferimento al virus che ci sta tormentando.
Domanda che, soltanto gli sciocchi non potrebbero eccepire : “ Ma chi non ha 100-150 euro per la libera professione deve tenersi il male e magari morire ?”
Dove stanno il Ministro Speranza ed i Direttori ospedalieri che permettono siffatte vergognose discriminazioni ?
Questo andazzo è vecchio quanto a tempistica, ma esso va severamente condannato.