VERDINI: Prima la Finanziaria, poi la verifica della maggioranza in Parlamento

“Oggi si realizza quello che Fini aveva preannunciato: ci sara’ un rimpasto di governo e dovremo affrontare al Senato e alla Camera la tenuta della maggioranza attraverso un voto parlamentare”. Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, intervistato da Maurizio Belpietro a ’Mattino Cinque’.

“E’ strano che le opposizioni non chiedano di andare alle elezioni. E’ da tempo che c’e’ questa discussione aperta, io capisco le prerogative del capo dello Stato, sappiamo che costituzionalmente e parlamentarmente si puo’ fare tutto, pero’ credo che politicamente si debba fare la cosa giusta: se questa maggioranza non c’e’ piu’ io credo che si debba andare alle elezioni con molta serenita’ e, in un Paese normale, le opposizioni questo dovrebbero chiedere”. Sulla dichiarazione di Bocchino (che si e’ detto pronto a fare un governo con la sinistra, ndr), Verdini ha osservato che “si torna al passato: si prendono i voti in un certo modo – e tutti noi abbiamo preso i voti sotto il simbolo ’Berlusconi presidente’ – dopodiche’ quello che accade in Parlamento e’ un gioco parlamentare ma che non corrisponde alla volonta’ del Paese.

Anche su questo tema si gioca molto. Io penso che gli italiani non siano cosi’ sciocchi: con questa legge elettorale vince chi prende un voto in piu’, ma ci sono altri sistemi gia’ adottati nel nostro Paese, come quello dell’uninominale, in cui con meno voti si possono vincere le elezioni. Io credo che tutte le leggi possano andare bene, soltanto deve vincere chi prende un voto in piu’. Non serve un ritorno al passato, ci vuole un filo diretto tra gli elettori e il presidente del Consiglio; la sovranita’ popolare e la democrazia moderna si distinguono anche per questo. Questa legge puo’ essere anche migliorata, e la mia proposta e’ in tal senso, perche’ io credo in una democrazia governante, non in una democrazia balbettante. Io vorrei ricordare che nel bipolarismo delle ultime elezioni politiche, quelle del 2008, i due grandi partiti hanno preso oltre il 70%. Da allora tutte le elezioni sono state fatte col sistema bipolare e il Pdl ha sempre avuto successo. La presunzione di chi sostiene che tutto sia finito io credo che vada verificata davanti agli elettori”.

Per il nostro coordinatore nazionale il terzo polo di Fini, Casini e Rutelli “e’ un’aggregazione che, a mio modo di vedere, non sta insieme per la storia di ognuno di loro, ma che potrebbe avere anche un successo, ma questo successo facciamolo verificare agli elettori, altrimenti diventa un ’salotto’, un club, una riunione di amici. Io credo che tutto sia legittimo se e’ verificato e certificato sul piano elettorale”. Riguardo gli sviluppi politici delle prossime settimane, Verdini ha sottolineato che “la cosa piu’ importante, in questo momento di gravissima difficolta’ internazionale, sia portare in fondo la Finanziaria, perche’ riguarda il centrodestra e il centrosinistra, ma in particolare i cittadini di questo Paese, che sono sottoposti a misure severe per evitare cose piu’ gravi”. Per i tempi del voto di fiducia “dipende, perche’ la Finanziaria deve passare alla Camera e al Senato, ma io questa urgenza non la vedo: se la maggioranza non c’e’, non c’e’ ne’ oggi ne’ tra dieci giorni. Prima bisogna completare la Finanziaria e poi fare queste verifiche”.

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