Roma, 3 giugno 2010 – “Sicuramente vi è di fondo la volontà di qualcuno di montare il presunto muro contro muro all’interno del PdL sulla questione intercettazioni. Il confronto c’è ma anche gli strumenti per evitare ulteriori contrasti sull’argomento tra i referenti di maggioranza”. Lo ha dichiarato Aldo Di Biagio, deputato del PdL, sostenitore di Generazione Italia.
“Una urgente ed indifferibile riflessione – spiega – meritano gli aspetti evidenziati dal Presidente Fini come la norma transitoria che applicherebbe le disposizioni ai processi in corso, e la ratio dell’emendamento del governo che andrebbe ad ampliare le fattispecie in cui sarebbe possibile apporre il segreto di stato. Materia delicata e complessa che sarebbe auspicabile analizzare in altri contesti”.
“La priorità del provvedimento – conclude – dovrebbe essere orientata alla difesa della legalità e della privacy del cittadino, senza sbavature e senza eccessi che rischierebbero di interferire con le indagini di polizia giudiziaria, e salvaguardando l’integrità degli strumenti di contrasto alle attività criminose. In questa ottica che bisogna inquadrare una urgente riflessione condivisa mirata ad evitare uno snaturamento della ratio originaria di un provvedimento tracciato tra le priorità del programma di Governo. Sarebbe auspicabile – a differenza di quanto successo con le Province – che non si faccia marcia indietro su quanto evidenziato agli albori di questa legislatura”.