“La decisione di questi giorni di Coop e Conad di non vendere piu’ prodotti ’Made in Israel’ perche’ non se ne puo’ rilevare la tracciabilita’, e’ pretestuosa in quanto elimina dagli scaffali di queste reti commerciali tutti i prodotti israeliani, mentre solo lo 0,4 per cento della totalita’ delle merci esportate dalla societa’ potrebbe provenire dai Territori della Giudea e della Samaria”.
Lo ha dichiarato Fiamma Nirenstein, vicepresidente della commissione Esteri della Camera. “Viene quindi penalizzata l’intera agricoltura israeliana, che invece ha donato al mondo delle tecniche di cui tutti si giovano, come l’irrigazione a goccia e tecnologie avanzatissime per la coltivazione persino nel deserto. E’ una scelta incomprensibile dettata da una visione di Israele settaria ed estremista, come si evince dal fatto che mai prima d’ora, a quanto ci risulta, Coop e Conad hanno selezionato altri paesi importatori secondo il criterio dei diritti umani. Per quanto mi riguarda non comprero’ piu’ da Coop e Conad e invito tutti i miei amici a fare altrettanto”.