Il nuovo piano regolatore di Amsterdam prevede che il famoso quartiere a luci rosse sia totalmente ripulito con negozi di moda,bar,ristoranti.
Si tratta in sostanza del recupero di un quartiere deteriorato e depresso che ha avuto come conseguenza il raddoppio del prezzo delle case e delle licenze commerciali.
Sono nati così comitati contro l’imborghesimento della capitale olandese. La società immobiliare che ha messo le mani su questa zona la pensa diversamente:Amsterdam non può continuare ad avere un centro storico che è una discarica a cielo aperto. Il progetto di riqualificazione urbana, finanziato con milioni di euro, è stato chiamato “1012” che è il codice postale dell’area da riqualificare.
Tra dieci anni, il viale che parte dalla stazione centrale dovrebbe essere, nelle intenzioni degli amministratori della città, completamente bonificato dai coffee e sexy shop, dai negozi di kebab e di souvenir.
Questi ultimi saranno sostituiti da parcheggi sotterranei e da grandi magazzini. Non si tratta solo della scomparsa di un quartiere, quello a luci rosse, ma di un’epoca che finisce, di una città che si trasforma ma che adesso rimpiange quella vecchia, come testimoniano i comitati contro l’imborghesimento.
Molte delle storiche case galleggianti sui canali, quelle dei figli dei fiori, saranno rapidamente dichiarate illegali in quanto non collegate alla rete fognaria della città.
Lo spinello libero sarà riservato esclusivamente ai residenti. Le occupazioni di immobili sfitti da parte degli anarchici non saranno più un segno di creatività, ma semplicemente un reato.
I giovani lamentano la chiusura anticipata dei locali, il divieto di bere in piedi all’aperto, la moltiplicazione dei controlli sanitari e di polizia.
E così Amsterdam si uniformerà alle altre capitali europee diventando un grande contenitore sterile. La città dell’ultra tolleranza in Europa scomparirà.
E’ una buona ma al tempo stesso cattiva notizia. E’ il sindaco della città ad aver promosso la tolleranza zero di “giuliana” memoria (il sindaco repubblicano di New York, Giuliani, autore del fortunato slogan) che poi è diventata, strano ma vero, la bandiera della nuova sinistra olandese.
E’ necessario voltare pagina-afferma il primo cittadino- perché le politiche lassiste degli ultimi decenni hanno trasformato la città nella centrale europea della criminalità organizzata.
Sulle bancarelle però si vendono le riviste degli anni settanta. Nella città che si trasforma, l’unica certezza è il mercato della nostalgia per i tempi passati.