Si provvede a sottoporre il testo dell'interrogazione, sostenuta anche dai colleghi eletti all'estero del PdL, in merito alla questione della truffa dei passaporti italiani messa in evidenza dal Corriere in questi giorni, per la risonanza mediatica che riterrete opportuno riservare.
Interrogazione a Risposta scritta
Ai Ministri dell’Interno e degli affari esteri,
per sapere, premesso che;
un’inchiesta avviata dal quotidiano “Il Corriere della Sera” ha messo in un luce una rete criminale attiva tra l’America meridionale – in particolare Brasile – e l’Italia, operativa nell’ambito della falsificazione della cittadinanza italiana e nella semplificazione delle procedure per il rilascio del passaporto italiano a falsi oriundi;
secondo i dati pubblicati dal Corriere, la rete criminale da anni è operativa nell’ambito della falsificazione dell’identità di profili che in molti casi non hanno alcun tipo di legame con l’Italia, ma che con l’ottenimento di un passaporto italiano potrebbero ottenere agevolazioni di circolazione in Europa e negli Usa;
l’operazione truffaldina, costa al committente circa 10.000 euro, e consiste nel commissionare in Italia un certificato di nascita di un italiano, emigrato tra la fine dell’800 o all’inizio del 900 al fine di individuarlo poi come antenato di un profilo che si ambisce ad italianizzare, intervenendo sulla documentazione intermedia;
stando alla ricostruzione operata dal quotidiano, in considerazione del fatto che la pratica di avvio del riconoscimento della cittadinanza deve ottenere il via della sezione consolare della nostra Ambasciata in Brasilia, si presuppone che vi sia un coinvolgimento diretto della nostra rete diplomatico- consolare sul territorio;
negli ultimi anni nel nostro Paese sono fiorite molteplici agenzie che si occupano di sostenere gli oriundi o pseudo tali nelle pratiche di richiesta della cittadinanza, sollecitando in questo modo quasi una sorta di “turismo da passaporto”, che in molti comuni italiani, soprattutto del meridione, si sviluppo sotto gli occhi increduli di cittadini e referenti politici locali;
queste dinamiche truffaldine a danno della vera emigrazione italiana e a sostegno della criminalità e dell’illegalità, rischiano di compromettere l’immagine e la memoria dei tanti italiani che in tempi lontani sono stati costretti ad emigrare dalle loro terre, e rischiano anche di creare delle situazioni incresciose sotto il profilo patrimoniale ai danni di ignari discendenti:
se sono a conoscenza di quanto descritto in premessa e quali iniziative si intende avviare anche di respiro internazionale al fine di fare chiarezza sulla questione e sulle dinamiche illegali descritte in premessa, compreso l’eventuale gravoso coinvolgimento delle nostre autorità diplomatiche sul territorio brasiliano.