Le mitiche parole del simpatico Carlo Giovanardi

Carlo Giovanardi ha definito scandalosa la trasmissione di Annozero, precisando che “una tv di Stato ha fatto la propaganda alla droga. Sembrava una specie di fumeria d'oppio”. Per dare il giusto peso alle parole dl simpatico Carlo, conviene rammentare quelle pronunciate il 9 novembre 2009: “Stefano Cucchi è morto perché anoressico, drogato e sieropositivo”. Oppure quelle pronunciate il 22 marzo 2006, nella trasmissione Ottoemezzo dedicata all'eutanasia infantile. Il problema delicatissimo e grave era questo nella sostanza: la giustezza o meno di accelerare una morte certa ed inevitabile di un neonato affetto da malattia inguaribile ed in preda a dolori insopportabili. Giovanardi se ne uscì con questa frase: “Finché c'è vita c'è speranza”. Il 13 maggio 2006, poiché Follini e Tabacci avevano votato per l'elezione del Presidente della Repubblica, contrariamente alle indicazione del partito, li definì “traditori e immorali”. Il 19 dicembre 2006, nella trasmissione di Bruno Vespa, affermò che un medico aveva il dovere di tenere in vita Welby, così come ogni medico aveva il dovere di salvare un suicida che si getta dalla finestra e resta vivo. Per lui era la stessa cosa.

P.S. A proposito del povero Stefano: tanto ci voule a individuare le mele marce? Eppure il cesto che le conteneva non era poi tanto grande.

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