I nominativi di altri 18 arrestati e l’appello di Maryam Rajavi per la liberazione dei prigionieri e l’invio di una delegazione internazionale
Esmaili, portavoce della magistratura: In questa situazione del coronavirus, i nemici volevano provocare il caos nel paese, che è stato fortunatamente contrastato dalla vigilanza e dall’azione tempestiva dei nostri agenti dell’intelligence.
Il sistema Giudiziario iraniano, alla fine e dopo 26 giorni ha ammesso l’arresto di Amir Hossein Moradi e Ali Younesi, due studenti d’élite. Amir Hossein Moradi era sparito il 10 aprile e Ali Younesi è stato riportato, torturato e ferito, a casa il 10 aprile, e dopo qualche ora l’hanno portato via insieme ai suoi genitori e messi sotto interrogatorio per ore. Successivamente, gli studenti della Sharif University di Yehran hanno protestato e hanno chiesto di conoscere lo stato e il destino dei loro compagni.
Ali Younesi è medaglia d’oro della XII Olimpiade internazionale di astronomia e astrofisica effettuate in Cina nel 2018 e prima aveva vinto un oro e un argento nelle Olimpiade internazionale di astronomia e astrofisica del 2016 e 2017. Amir Hossein è medaglia d’argento della Olimpiade internazionale di astronomia e astrofisica del 2017.
Il boia Gholam Hossein Esmaili, portavoce della magistratura, ha confessato, il 5 maggio, del loro arresto e dichiarato che questi sono legati ai Mojahedin del popolo. Il boia per costruire il suo dossier ha aggiunto che questi avrebbero fatto “sabotaggi” e volevano compiere gli atti terroristici e che nelle loro case si sarebbero trovati i materiali esplosivi.
Il Boia ha aggiunto: In questa situazione del coronavirus, i nemici volevano provocare il caos nel paese, che è stato fortunatamente contrastato dalla vigilanza e dall’azione tempestiva dei nostri agenti dell’intelligence.
La dittatura religiosa al potere in Iran spaventata dalla rivolta popolare non trova altra via che la repressione. Cosi come il regime mostra l’atra sua orribile faccia con la riapertura del circo dei familiari contro i Mojahedin del popolo in Albania.
L’organizzazione dei Mojahedin del popolo ha pubblicato i nominativi di 18 tra molti arrestati:
1. Mohammad Reza Samani a Esfahan
2. Nahid Fathalian a Teheran
3. Bizan Kazemi a Kuhdast
4. Parastu Moini a Teheran
5. Sepehr Emamjomeh a Teheran
6. Zahra Safai a Teheran
7. Hamd Mehri a Qom
8. Kamran Rezaifar a Teheran
9. Samieh Bidi a Karaj
10. Fruogh Taghi-puor a Teheran
11. Rasuol Hassanvand A Khorran.abad
12. Gholamali Alipuor a Amol
13. Mehran Gharebaghi a Behbahan
14. Majid Hkademi a Behbahan
15. Marzieh Farsi a Teheran
16. Said Rad Semnan
17. Massuod Rad a Teheran
18. Mohammad Hassani a Karaj
La signora Maryam Rajavi, presidente elette del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, affermando che gli arrestati sono sotto la tortura e rischiano l’impiccagione e il contagio al coronavirus, ha chiesto ancora una volta l’intervento urgente del Segretario generale dell’ONU, dell’Alto commissariato e il Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU e di tutte le organizzazioni della difesa dei Diritti Umani e chiesto loro l’invio di una delegazione internazionale per visitare le carceri e i carcerati.
Il regime dei mullà deve pubblicare tutti i nomi degli arrestati e osservare i loro diritti sanciti dalle leggi e convenzioni internazionali. Torture e maltrattamenti nelle carceri iraniane è una consuetudine; dalla rivolta del 2017 finora molti degli arrestati hanno perso la vita sotto le atroci torture. Il regime occulta questa drammatica situazione e quando costretto parla dei suicidi.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana
5 maggio 2020
Mahmoud Hakamian
@HakamianMahmoud