In Africa la prima causa di morte e' la tubercolosi. Benedetto XVI nel suo viaggio nel continente “nero” si preoccupa di Aids e prende posizione contro i profilattici quali presidi sanitari di prevenzione di questa malattia. Nulla di nuovo all'orizzonte. Qualche giorno fa la Chiesa cattolica ha scomunicato i medici che avevano fatto abortire una bambina brasiliana di 9 anni che era stata stuprata. Pur di difendere le proprie posizioni la Chiesa cattolica non esita a mettere a rischio la vita degli esseri umani. Dice, la Chiesa cattolica, che vuole salvare la “vita”, salvo, poi, mandare al rogo gli eretici, prevedere la pena di morte nel catechismo (1) e concedere una pensione a Mastro Titta (er boja de Roma, Stato Pontificio, 1779-1869) che, nella sua lunga carriera, totalizzo' ben 516 “servizi” tra suppliziati e giustiziati. Non leggiamo dichiarazioni del capo del governo italiano ne' di quello dell'opposizione. La genuflessione e' pratica bipartisan.
(1) http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
