OGGI, GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. IO SONO D’ACCORDO CON LORO, MA LA COLPA SARA’ SEMPRE DEGLI UOMINI?

OGGI, GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. IO SONO D’ACCORDO CON LORO, MA LA COLPA SARA’ SEMPRE DEGLI UOMINI? OPPURE ANCHE LE DONNE ESERCITANO UN TIPO DI VIOLENZA A VOLTE ANCOR PIU’ CONDANNABILE, SE NON ADDIRITTURA ESECRABILE?

Premetto di condividere in toto questa giornata come ha fatto oggi anche il nostro Presidente della Repubblica, tuttavia, mi par di poter dire con assoluta cognizione di causa, che anche un certo mondo femminile non si scosta da critiche giustificabilissime. E ciò viene suffragato ulteriormente da molte donne che, non solo sono perfettamente d’accordo con lo scrivente ma, addirittura, si sentono di dare ancor più peso a detta mia considerazione.

Chi ammazza e maltratta va certamente condannato e, su questo non ci piove, ma mi par di poter dire con molta oggettività che, molto spesso, certi atti costituiscono il compendio familiare di uno strascico esistenziale provocato e determinato per lungo tempo anche nei confronti dell’uomo che, a differenza della donna, anche se ci si trova in un’era in cui si dice che è stata raggiunta la parità fra uomo e donna, è invece quest’ultima sicuramente ad avere la meglio sull’uomo attraverso quelle armi, anche psicologiche oltre che fisiche, che l’uomo certamente non ha, tanto da dover dire che detta parità, per certi versi, è più operativa e pericolosa nelle mani femminili. Non sottacciamo quando dette armi vengono usate ulteriormente col pretesto o l’aiuto dei figli che generalmente, stanno dalla parte della madre (non parlo sicuramente a vanvera…)

Si tratta infatti di armi che logorano per lungo tempo un terreno maschile molto più complesso, almeno fino ad oggi, come per esempio, la necessità di evitare riverberi professionali nell’interesse dello stesso nucleo familiare di cui la donna spesso è avulsa da essi o se ne frega, od anche per motivazioni connesse con le difficoltà di trovare un’occupazione, realtà queste che, a furia di screzi di ogni tipo, uccidono “dentro” sino a spingere ad ingiustificabili atti inconsulti, senza pensare alle conseguenze. Insomma, c’è chi uccide giorno dopo giorno, un po’ alla volta, e chi, ad un certo momento, non ce la fa più e scoppia per il massacro quotidiano subìto per mesi, o anni, fino a perdere il controllo ed pentirsene. A questo riguardo, la scienza psichiatrica, ha scritto volumi.

Insomma, si tratta di contesti esistenziali delicatissimi per i quali, prima di spendere una parola, è necessario conoscere, cosa oggettivamente impossibile, certe sfumature che fanno la differenza. Insomma, la colpa non sta sempre nell’uomo, ma anche altrove.

Andrebbe anche detto che, il più delle volte, certe situazioni nascono in ambienti non sempre alla luce del sole quanto a normalità, sui quali, a parte le eccezioni che pur ci sono, forse non ci sarebbero neanche state.

Il discorso sarebbe lungo ed avrebbe sicuramente ripercussioni sia da una parte che dall’altra, anche piuttosto pesanti, ma comunque ho ritenuto di esplicitarle sulla base di quanto ha prodotto una lunga esperienza di vita personale e di tante altre persone che ho conosciuto.

Comunque un plauso sincero alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne!

Arnaldo De Porti

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