SCRITTORINCITTÀ
XXIII edizione
Cuneo, 17 – 21 novembre 2021
Il programma della quarta giornata
Cuneo, 19 novembre 2021. Continua domani, sabato 20 novembre, scrittorincittà, l’atteso festival letterario, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, quest’anno all’insegna del tema “Scatti”.
Il festival è un’iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, ed è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca civica. L’iniziativa è sostenuta dai main sponsor Fondazione CRC, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, dagli sponsor Open Baladin, We Cuneo, Confcommercio, Intesa San Paolo, dagli sponsor tecnici Birra Baladin, CIA Cuneo, Cuneo Rent, Informatica System, Castelmar, Coldiretti Cuneo, Campagna Amica, Acqua S.Bernardo, con la collaborazione di ABL-Associazione Amici delle Biblioteche e della Lettura, Promocuneo, BPER Banca, Associazione Librai Cuneo, ATL Cuneo, e il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea.
Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Giorgio Scianna, Andrea Valente.
Gli ospiti della quarta giornata saranno Chiara Balzarotti, Isacco Basilotta, Laura Boldrini, Giulia Caminito, Luciano Canova, Paola Cantatore, Chiara Carminati, Giovanni Caprara, Cody Cassidy, Manlio Castagna, Giuseppe Catozzella, Anna Claudia Cecconi, Chiara Codecà, Paolo Crepet, Alberto Dalmasso, Omar Di Monopoli, Alessandro Donati, i Fandujo, Giorgia Fantino, Michele Antonio Fino, Giufà Galati, Chiara Gamberale, Pier Mario Giovannone, Francesco Guccini, Eliana Liotta, Marco Magnone, Maurizio Mattiuzza, Sara Melotti, Giuseppe Mendicino, Alessandro Milan, Moonbrew, Elena Morando, Giovanni Muciaccia, Paolo Apollo Negri, Francesca Neri, Davide Orecchio, Claudio Pelizzeni, Telmo Pievani, Marco Revelli, Raffaella Romagnolo, Andrea Salaris, Domenico Scarpa, Michele Serra, Saverio Simonelli, Patrizia Starnone, Massimiliano Tappari, Alessandro Vicenzi, Andrea Vico.
Quest’anno le giornate di scrittorincittà tornano a chiudersi come di consueto a teatro: alle ore 21.00 al Teatro Toselli, la musica della tradizione mediterranea dei Fandujo, tra ritmi, melodie e voci che cantano, ci accompagna nel bosco dei sogni, là dove Michele Serra (Osso, con le illustrazioni di Alessandro Sanna, Feltrinelli) ci racconta una storia avvenuta oggi e insieme antichissima, la storia dell’umanità e della natura che la circonda, la storia di una carezza che attraversa il tempo e ancora oggi, andando all’osso delle cose, è quel che ci rende vivi.
Scatti è il tema conduttore di quest’anno: scatti come balzi, come salti per andare avanti dopo mesi di immobilità fisica. Scatti in avanti per la scoperta, scatti d’ira contro le offese agli ultimi e scatti di orgoglio per riannodare la giustizia. Accelerazioni per rimettere in sesto il pianeta o il pezzetto di pianeta intorno a noi. Scatti come i clic delle istantanee – dell’universo e di casa nostra – perché la realtà è sempre più complicata e ha bisogno di album infiniti per essere catturata. Scatti rubati. Scatti che non hanno frontiere. Protagonisti del festival sono autrici e autori che gli scatti provano a farli. Storie che si muovono in territori inesplorati o racconti del nostro quotidiano catturati con occhi nuovi, coraggiosi. Per i bambini, per i ragazzi gli scatti sono la vita stessa, il loro modo di stare al mondo. È il momento di andare avanti, insieme: pronti agli scatti.
Gli incontri per i più giovani in evidenza di sabato 20 novembre:
Ore 11 • Santa Croce, Sala polivalente
A volte gli uomini si trovano a fare cose grandi, imprevedibili e folli. Ercole, uomo forte e valoroso, per uno scatto d’ira si trova a dover compiere dodici fatiche disumane per guadagnarsi la fiducia e il rispetto degli Dei. Una bancarella di un antico bazar mediorientale, piena di oggetti straordinari, diventa il palcoscenico su cui prendono vita i racconti avventurosi di queste intrepide dodici fatiche, narrati da Giorgia Fantino e accompagnati dalle musiche dal vivo composte ed eseguite da Isacco Basilotta. A cura della Compagnia Il Melarancio.
Ore 11 • Cinema Monviso • dai 10 ai 99 anni
Battute d’arresto, scatti in avanti, pause improvvise, accelerazioni imprevedibili: il percorso di una persona non è mai una linea retta, un viaggio regolare. Per non parlare dell’adolescenza, dove tutto è ancora più incostante e amplificato. Ad aiutarci a decodificare queste traiettorie esistenziali ci vengono in soccorso il cinema e le sue storie. 116 film da vedere prima dei 16 anni (Mondadori) di Manlio Castagna è una mappa che può aiutarci a orientarci nel vasto mondo dei film per ragazze e ragazzi e insieme al suo autore conosceremo più da vicino temi, personaggi, emozioni, generi, segreti delle narrazioni per grande e piccolo schermo che diventano imprescindibili per raccontare la vita dei più giovani. Con lui Matteo Corradini.
Ore 15 • Sala San Giovanni
Un dialogo con il pubblico, una “lezione spettacolo” che si muove agilmente attraverso l’Opera e la vita di Dante Alighieri. Un racconto non privo di musica né d’amore che alterna la declamazione dei versi danteschi alla riflessione sul potere della poesia. Accompagnato dalle musiche di Giufà Galati, composte per l’occasione ed eseguite dal vivo, Daniele Aristarco (La Divina Commedia. Il primo passo nella selva oscura, Einaudi Ragazzi) condurrà i giovani e le giovani presenti attraverso la selva oscura, alla ricerca di un percorso possibile in questa Commedia che chiamiamo “vita”.
Ore 18.30 • Live streaming • dai 13 anni
L’adolescenza tra le righe di un libro, nella storia degli anni in cui ogni cosa è tutto quanto. E ogni storia è l’intreccio, lo scontro e l’incontro con la storia di qualcun altro, finché l’intreccio si annoda in una trama e la trama nel romanzo di Marco Magnone (Fino alla fine del fiato, Mondadori). Tante storie e un’isola, per dare voce a come si vede il mondo, il futuro, l’ambiente e la politica. Finché non accade l’imprevedibile e l’odio cieco, folle e violento prende il sopravvento. Allora non resta che correre e tenere un po’ di fiato per sognare ancora. Intervistano l’autore i ragazzi di Semplicemente lettori, il Gruppo di Lettura 14-18 della Biblioteca 0-18 di Cuneo.
Gli incontri per gli adulti in evidenza di sabato 20 novembre:
Ore 9 • Open Baladin
«Per fare un’apparizione bisogna essere in due. Non c’è solo qualcosa che si palesa ma ci deve essere anche qualcuno disponibile a darle credito», dice Massimiliano Tappari (Infanzia di un fotografo, Topipittori) in un viaggio per immagini e parole dall’infanzia a oggi e viceversa. Perché con Tappari è tutto un viceversa, e il mondo non è più lo stesso, dopo: diventa un diario degli occhi che guardano, osservano, un catalogo di coincidenze e ironie, sorprese sorprendenti e scoperte del lato leggero (e perciò profondissimo) della realtà. Della verità, anche, che agli occhi di un fotografo autore come lui si scompone in mille bellissimi frammenti. Con lui Matteo Corradini.
Ore 11 • Auditorium Foro Boario e in live streaming
Tre testimoni del Novecento uniti da un’amicizia profonda: scrittori per necessità, dalla concretezza delle loro esperienze di vita hanno saputo diffondere una coscienza etica e antifascista. Da qui l’importanza di ribadire l’attualità delle loro testimonianze attraverso chi li ha conosciuti e studiati: un dialogo tra Giuseppe Mendicino (Mario Rigoni Stern. Un ritratto, Laterza), Marco Revelli e, in collegamento da remoto, Domenico Scarpa. Con la proiezione della puntata della serie web Ricordati di non dimenticare di Daniela Giuffrida e Francesco Ghisi prodotta con Rai Cultura. L’evento è organizzato da Fondazione Nuto Revelli insieme ai Comitati nazionali dei tre centenari: Primo Levi, Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern con la collaborazione dell’Associazione Culturale Gli Spigolatori.
Ore 11 • Live streaming
Il ventiseienne italo-americano Derek Rocco Barnabei fu condannato a morte per violenza sessuale e omicidio, e giustiziato in Virginia, USA, il 14 settembre 2000. Del caso si occupò un giovane giornalista, agli inizi della sua carriera in una appena nata Radio24: intervistò più volte Barnabei e collaborò a due straordinarie dirette dal braccio della morte. Quel giornalista era Alessandro Milan (Un giorno lo dirò al mondo, Mondadori) che oggi raccoglie le inchieste di un tempo per ricostruire un caso giudiziario complesso e controverso. Che si mescolò inevitabilmente alla sua vita. Lo intervista Saverio Simonelli.
Ore 11 • Video premiere
Il volo spaziale, sogno di poeti, visionari e innovatori, è diventato realtà. Coraggiosi pionieri hanno portato alla nascita dell’astronautica e permesso di uscire dalla Terra per esplorare il cosmo. Ed ecco che la fantascienza diventa scienza: abbiamo messo piede sulla Luna, stiamo indagando la presenza di vita su Marte, sonde innovative osservano i pianeti più remoti. Giovanni Caprara (Breve storia dello spazio, Salani) racconta questa storia attraverso i suoi protagonisti, cogliendo i passi fondamentali di un’avventura e di un’esplorazione che, nata tra l’Europa e gli Stati Uniti, ora coinvolge anche gli altri continenti. Lo intervista Andrea Valente.
Ore 11 • CDT, Sala Polivalente
Maurizio Mattiuzza (La Malaluna, Solferino) ci racconta una saga di «vinti», in lotta per i propri diritti, pronti a schierarsi o a mimetizzarsi nel male minore, ma mai ad arrendersi. Ci parla dell’inutilità della guerra, della tragedia dei profughi e della follia del fascismo. Lo fa attraverso la storia corale, nelle maglie del confine orientale, ispirata a quella dei suoi avi, che intreccia le vite, gli amori, gli scontri e le morti di una battaglia per l’esistenza che comincia vicino a Udine nei primi anni del secolo scorso, continua nel Ventennio con l’accanimento etnico del Regime di confine e finisce a Gela nella notte dello sbarco alleato del ’43 dove è chiamato a combattere Giovanni Sbaiz, protagonista del libro. Letture a cura dell’attrice Carlotta Del Bianco. Modera Marco Bernardi.
Ore 15 • Auditorium Foro Boario e in live streaming
Alzi la mano chi, dopo aver osservato un’opera d’arte contemporanea, non ha pensato almeno una volta “questo potevo farlo io”. E invece no, non avremmo saputo farlo, perché l’arte contemporanea è un mondo complesso, vasto, pieno di rimandi e illusioni. Ma niente paura! Arriva in nostro soccorso Giovanni Muciaccia (Attacchi d’arte contemporanea, Rizzoli) per raccontarci l’arte in modo semplice e coinvolgente, per insegnarci a sperimentare e a divertirci. E chissà che non si impari veramente a realizzare un’opera d’arte. Dialoga con lui Manuele Berardo.
Ore 15 • Cinema Monviso e in live streaming
Laura Boldrini ha subito numerosi attacchi, insulti e offese da parte di odiatori maschilisti, tanto sui social quanto nel mondo reale. Con Questo non è normale (Chiarelettere) si propone di far riflettere sull’infinita serie di automatismi, pregiudizi, modi di agire e di pensare che sono legati a una vecchia concezione delle donne e al cosiddetto patriarcato. Nel nostro Paese, ad esempio, solo il 49% delle donne ha un’occupazione nel mondo del lavoro (percentuale che è la più bassa d’Europa, dove la media è intorno al 62%). Le storie e i numeri che l’autrice riporta vogliono aiutarci a capire che tante delle cose che accadono proprio non sono normali. La intervista Federico Faloppa.
Ore 15 • Open Baladin
Nel 2013 Alberto Dalmasso ha fondato Satispay, famosa app per il pagamento che ha stravolto in pochissimo tempo il rapporto che avevamo con il denaro. La rivoluzione però non è ancora terminata: per costruire l’economia del futuro, fondata su creatività e innovazione continua, dobbiamo capire che il denaro ha senso solo quando viene costantemente investito in nuove idee ed esperienze. In Vivi smart (il Saggiatore) Alberto Dalmasso ci fornisce una guida per migliorare il mondo e la società rendendo il nostro approccio al denaro sempre più agile, semplice e intelligente. Dialoga con l’autore Alessandro Ferrario.
Ore 16.30 • Live streaming
Paolo Crepet (Oltre la tempesta, Mondadori) ci invita a rimboccarci le maniche e a metterci al lavoro per costruire tutti insieme un futuro migliore. Se è vero che durante la pandemia ci siamo sentiti smarriti e disorientati come se fossimo su una barca in mezzo alla tempesta, questo è il tempo per capire dove vogliamo approdare. Per progettare un nuovo futuro servono immaginazione, audacia, intuizione, curiosità. Ma, soprattutto, lo sforzo deve essere collettivo, perché solo le relazioni potranno salvarci. Dialoga con lui Guido Affini.
Ore 17.30 • Open Baladin
Quando “Moon” si incontra con “Apollo” è impossibile non essere catapultati nella più strabiliante storia che l’uomo ricordi: la corsa alla Luna, le prime missioni spaziali, la competizione tra USA e URSS e l’incredibile sfida tecnologica messa in campo. Questo è l’immaginario che fa sfondo al live duo tra il beat-maker e bassista Moonbrew e l’organista e tastierista Paolo Apollo Negri. Due mondi che si uniscono e che insieme acquistano nuovi significati: l’hip-hop che incontra il funk, il pop che si fonde col jazz, l’attitudine della vecchia scuola esaltata da nuove possibilità sonore, il suono urbano lanciato nello spazio.
Ore 18 • Sala San Giovanni in live streaming
«Buonasera professore, oggi con i giornalisti si è parlato di un mio ritorno alle gare. Vorrei fare una cosa mai vista prima a livello di antidoping. E la prima persona che mi viene in mente è lei». A scrivere questo messaggio, nel novembre 2014, è Alex Schwazer, già Oro olimpico nella 50 km di marcia a Pechino 2008 e poi squalificato per doping poco prima di Londra 2012. Il destinatario è Alessandro Donati, uno dei migliori allenatori di atletica al mondo ma, ancor di più, simbolo internazionale (scomodo) della battaglia contro l’uso del doping. Purtroppo non siamo in un mondo ideale, bensì in quello dei Signori del doping e Alex non potrà partecipare a Rio 2016 e, nonostante l’assoluzione della giustizia ordinaria, neppure a Tokyo 2021. Qual è il senso di tutto ciò? Ne parleranno Alessandro Donati (I signori del doping, Rizzoli) e Cristina Clerico.
Ore 18 • Teatro Toselli
È una cena tra amici. È la luce sulla tavola. È una notte lunga d’inverno. È l’Appennino e l’umido del mulino. È un racconto che sai già ma che hai voglia di ascoltare ancora, dai. È la storia che ti porti dentro e che non sai se dirai. È la voce che ti sta accanto da quando eri bambino e che, come un’amica, ti ha fatto compagnia. Lì, nei tuoi viaggi. Là, quando pensavi e la sera pareva troppo lunga. È ieri ed è domani. Francesco Guccini (Tre cene, Giunti) ci racconta una storia di ieri che torna, e poi ritorna ancora, sempre uguale e sempre diversa. La sorpresa è tutta nel desiderio di conoscerla ancora, con divertimento e malinconia. Quando la sera scende, tiriamo sempre a far mattino. Con lui Matteo Corradini.
Ore 18 • Auditorium Foro Boario e in live streaming
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. È un fenomeno che si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip, il luogo che in una favola persiana vede partire tre principi all’esplorazione del mondo. Telmo Pievani (Serendipità. L’inatteso nella scienza, Raffaello Cortina) esplora la scienza e ci racconta le più grandi, spassose e sorprendenti storie di serendipità. Per capire che la natura, là fuori e dentro di noi, è sempre più grande della nostra immaginazione. Con lui Andrea Vico.
Ore 18 • Cinema Monviso e in live streaming
Nel corso di una notte fatale, Adele, abbracciata a sua figlia Frida, torna come in un sogno al paese di provincia dove è nata, marchiata da un soprannome: Senzaniente. In un serrato viaggio tra passato e presente, dove quello che ci è stato tolto rischia di diventare l’unica cosa che chiederemo al mondo, Chiara Gamberale con Il grembo paterno (Feltrinelli) scrive il suo romanzo più ispirato; lo fa scendendo all’origine delle nostre domande sull’amore, in quella terra scoscesa dove abbiamo cominciato a essere la persona che siamo. Dialoga con lei Giorgio Scianna.
Ore 18.30 • Live streaming
“Chi siamo noi?” “Noi siamo, in miliardi di pixel, gli eredi”, coloro che vivono ormai fuori della linearità storica, dove il presente è istantaneo e inafferrabile, stipato dentro a nuvolosi scantinati della Silicon Valley. Per capire il passato, gli eredi devono ricorrere alla carta, agli archivi, ai diari, alle pellicole: a mezzi del Secolo Breve. Giulia Caminito (L’acqua del lago non è mai dolce, Bompiani) e Davide Orecchio (Storia aperta, Bompiani) – due tra le voci più limpide della letteratura italiana contemporanea – lo fanno per noi: attraverso il filtro di un padre e una madre, ci raccontano il cambiamento epocale del nostro modo di vivere e di ricordare. Modera Pier Franco Brandimarte.
Ore 18.30 • Live streaming
Se pensiamo a Francesca Neri, il pensiero va ai ruoli che ha interpretato, alla sua bellezza, ai premi ricevuti, alle collaborazioni prestigiose. Eppure una malattia cronica e invalidante la costringe a fermarsi per alcuni anni e restare chiusa dentro una stanza di casa sua e a svolgere un viaggio attraverso e dentro il suo corpo. Di qui nasce il desiderio, l’esigenza di raccontarsi, partendo dall’infanzia, arrivando alla malattia e, finalmente, alla rinascita dalla quale esce come una donna libera: libera dal bisogno di dimostrare qualcosa, libera dalla necessità di compiacere tutti, libera e disposta a diventare davvero se stessa. Con Francesca Neri (Come carne viva, Rizzoli), Serena Piazza.
Ore 18.30 • Live streaming
Maria Oliverio, detta Ciccilla, nasce a Casole, nella Sila calabrese, da famiglia poverissima. Dalle strade del paese sale presto sulla montagna, a volte oscura a volte generosa come una madre, per combattere al fianco di Pietro, brigante e ribelle, diventando presto la prima e unica donna a guidare una banda contro l’esercito regio. Giuseppe Catozzella (Italiana, Mondadori) ricostruisce le vicende di Maria Oliverio mescolando documenti e leggenda, ed evocando l’epica grandezza di una guerra combattuta tra passione, sangue e speranza, come nella tradizione dei poemi cavallereschi. Dialoga con l’autore Raffaele Riba.