SCRISTIANIZZAZIONE E ASCESA DEL SATANISMO

SCRISTIANIZZAZIONE E ASCESA DEL SATANISMO

La scristianizzazione come allontanamento dalla spiritualità cristiana è molto rilevante nel nostro tempo, ma anche le ere che ci hanno preceduto non la seguivano, perpetuavano, a esempio, la guerra con genocidi e crudeltà di ogni sorta, rinnegando quella spiritualità. Né si lasciavano docere dalla historia , la quale poi andrebbe solo raccontata senza implicazioni, per evitare che gli eventi, rimbalzando, continuino a produrre odio, a rinnovare quindi il dramma. Era questo il sentimento di Salvatore Quasimodo relativamente alla guerra, al secondo conflitto mondiale che aveva visto                                                                                                                                  in opera “la scienza esatta persuasa allo sterminio”, e da ciò l’esortazione del Poeta a “dimenticare i padri”.                                                                                                                     Il problema, però, non si risolve smemorando i padri, la loro violenza, se è il DNA di Caino ad essere eredità. In tanti modi viene ovunque posto in atto, esplicitamente o celato da individui anche insospettabili, con azioni che possono apparire pure in opposizione al male. Sono siffatti individui fuori o dentro le organizzazioni del satanismo (presente sin dal Seicento, con pratiche anche alla corte di Luigi XIV), nella contemporaneità sempre più diffuse nel mondo occidentale.                                                                                 Un altro contributo al suicidio dell’Occidente che, secondo Jacques Ellal, va verso l’autodistruzione intellettuale sentendosi colpevole di misfatti storici. Del resto, di cupio dissolvi dell’Occidente parlava già Oswald Splenger nel 1918, e Augusto del Noce si soffermava sulla “età della secolarizzazione” che vedeva la scomparsa del sacro nell’espansione dell’ateismo mentre sempre più forte diveniva l’offensiva dell’islamismo. Ricordiamo Arnold Toynbee, la sua affermazione: “Le civiltà muoiono per suicidio, non per assassinio”.                                                                                     Al suicidio anche il satanismo, fuori o dentro organizzazioni, dà ovunque il contributo. L’opposizione, presente in ogni Stato, è a Cristo, massima personificazione del Bene, alla Chiesa cattolica, sua massima rappresentazione. Così anche USA e Russia, mentre tentano di riequilibrare i difficili rapporti, vivono da tempo le azioni del satanismo, anzi sono proprio esse ad essere presenti nella politica, a rendere quindi ancor più opaca ogni situazione. Non parliamo soltanto dei tanti clochard scomparsi in Russia (su di essi nessuno è interessato a indagare), vittime dei satanisti cosiddetti “acidi” perché di un credo richiedente sacrifici umani, ma di ben altre più pericolose implicazioni sataniche.                                                                                                                   Nell’epoca cosiddetta “post-etnica” crescono negli Usa (soprattutto in quella parte di colore blu denominata Stati Uniti e Canada nella mappa creata nel 2004, distinta dalla Jesusland, in rosso, che difende i valori morali ed è contraria all’aborto, al matrimonio gay, alla ricerca delle cellule staminali) satanisti teistici e non teistici, bafomattiani e luciferiani, crowleyani e acidi.                                                                       Due le massime rappresentanze: la “Chiesa di Satana” di Anton La Vey e il “Tempio satanico” di Lucien Greaves, bambino prodigio. La prima (ad essa sono legati delitti della setta “The family”, di Charles Manson col “massacro di Beverly Hills”                                                                                                                               del 1969, di cui fu vittima anche la moglie del regista Roman Polanski), fondata nel 1966, ha fatto proseliti negli ambienti borghesi e degli artisti (Rolling Stones e Led Zeppelin, Jaine Mansfield e Sammy Davis Jr, Marilyn Manson…) e, dopo il massacro, fra tantissimi giovani amanti di emozioni forti, proposte, del resto, da tanta filmistica e letteratura, come pure da serie di cartoni animati.                                                                                                                          Il Tempio satanico, costituito nel 2013, cui si riferisce la minoranza Arcobaleno, è volto alla realtà politica presente sui principali media anglofoni (a quel che si legge, The Huffington Post, Bbc, Daily Mail…), ed ha posto, accanto ai Dieci Comandamenti del Campidoglio di Little Rock, capitale dell’Arkansas, in opposizione un Bafometto. Inoltre nel 2019 Usa Today ha invitato “ad aprire le porte a Satana” per il bene “della libertà religiosa nello spazio pubblico, per l’emancipazione del satanismo”, da dichiararsi “religione liberale” a tutti gli effetti.                                                                             Ma quest’anno, nella scorsa festività di Halloween (ancora si discute se considerarla come Ognissanti) il rapper nordamericano Kanye West, insieme al famoso cantante Justin Bieber e con il gruppo gospel Sunday Justin Choir, ha in mondovisione fatto risuonare canti sacri, inni e lodi al Dio cristiano al fine di ridurre gl’influssi negativi di Halloween. E (sorpresa!) come ospite è apparso Marilyn Manson, icona del satanismo nordamericano contemporaneo, insignito anche del titolo di reverendo onorario della Chiesa di Satana. Un modo per ricomparire e annunciare il mutamento dopo la scomparsa per qualche tempo dai riflettori.                                                                                                                               Fatti concreti cui si può o non si può dare fiducia. Una cosa è certa: il pianeta muterebbe aspetto se il male nelle sue molteplici forme perdesse fascino e contagiosità.

Antonietta Benagiano

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