Covid, l’ordine medici Venezia: lockdown no vax? Di questo passo servirà
“Per loro ritorno alle origini, all’epoca di Vo’ Euganeo”
Venezia – Un lockdown per i non vaccinati limiterebbe la diffusione del Covid senza danneggiare eccessivamente l’economia. Ne è convinto il president dell’Ordine dei medici di Venezia, Giovanni Leoni, che parlando alla ‘Dire’ spiega anche che purtroppo qualche iniziativa dovrà essere presa. “Noi adesso viviamo una fase di aumento del contagio, la si vede, i numeri sono crescenti… La pandemia torna a pesare sull’attività ordinaria degli ospedali, che ha ancora milioni di prestazioni arretrate da recuperare”. E in questo contesto, “la stragrande maggioranza dei ricoverati sono I non vaccinati, i vaccinati che hanno bisogno dell’ospedale sono una quantità residuale”. Inoltre, “la diffusione avviene attraverso i no vax”. Al punto in cui siamo, continua Leoni, “sono convinto sia necessaria una stretta”. Potrebbe essere l’obbligo vaccinale, almeno per alcune categorie; la concessione del green pass solo a fronte del vaccino e non più con un semplice tampone; il lockdown per i soli non vaccinati. E quest’ultima “è la soluzione meno traumatica dal punto di vista politico, con una certa efficacia dal punto di vista sanitario”. Anche perché “sarebbe poi uno stimolo concreto ad aumentare il tasso di vaccinazione e ridurrebbe l’impatto a livello economico”.
Va infatti tenuto presente che “noi abbiamo l’obbligo di salvaguardare anche l’economia del Paese, non è possibile adesso che ci sono i vaccini tornare un’altra volta a una stretta pre-natalizia, con tutto quello che comporta”. Il green pass ci ha permesso finora di “vivere in uno stato di quasi totale libertà”, e “sarebbe assurdo tornare indietro”. Ma con la stagione fredda evidentemente non basta e “qualcosa, se la diffusione del virus continua con questa velocità, bisognerà per forza considerare”.
Quindi, “capisco sia pesante da un punto di vista politico e sociale, non voglio acuire scontri, ma penso- avverte Leoni- che tutti gli Italiani che si sono vaccinati e rispettano le regole, che sono la maggioranza, abbiano diritto di vivere la loro vita”.
Il paradosso è che per i non vaccinati “si torna alle origini, a Vo’ Euganeo, ai sistemi originari per limitare la pandemia”, ideati “quando non ce n’erano altri”. Al lockdown, insomma. “Vo’ Euganeo è una testimonianza italiana, la prima, di come l’isolamento sociale limiti la diffusione del virus. È triste dover citare un’altra volta questo tipo di esperienza. Ma siamo tornati a fare una vita sostanzialmente normale… E ora torniamo un’altra volta a chiudere ristoranti, le attività culturali, ricreative? Torniamo un’altra volta a bloccare gli ospedali?”, conclude retorico.
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