Caro e Stimatissimo Direttore, Avv. Salvatore Viglia,

Caro e Stimatissimo Direttore, Avv. Salvatore Viglia,

leggo con interesse il pezzo del 22 corrente e successivo a titolo “Berlusconi al Convegno (22-24 ottobre) della Fondazione Democrazia Cristiana di Rotondi” e, molto sinceramente ed onestamente, Ti devo dire che, se vuoi anche alla luce delle quasi mie 87 primavere, che detto pezzo va letto in chiave sociologica, nello specifico psicanalitica, e non certo politica. Ancor più onestamente dovrei dire, senza offendere nessuno, che alcuni dei partecipanti, in primis Berlusconi ed a ruota Rotondi, tralasciando gli altri che appaiono attaccati ai primi due per effetto similare ad una specie di disturbo informatico che richiede lo spegnimento per un attimo  del…modem per poi riaprirlo, ma con la differenza sostanziale che poi invece  internet funziona  pur tenendo anche conto della… sindacabilità operativa di certi gestori,  dovrei appunto dire che detto convegno non ha seminato finora nulla nell’interesse del popolo italiano, ma ha avuto ed ha, a mio avviso,  come scopo unicamente quello di dare reviviscenza alla persona dei partecipanti. Come dire:  “devo pur far qualcosa per sentirmi vivo…”  E Berlusconi, mio coetaneo ma con potenti mezzi,  è uno di questi !

Sentir parlare di “Laudato sì, di Papa Francesco (che io suono da anni in Chiesa con l’Organo) senza che gli uomini mettano in pratica alcunché, ed ancora  “Verde è popolare”,  “Costruzione di un centro moderato”, “Transizione”,  sono tutti propositi dialettici del passato senza alcun riscontro attuativo, anzi, oserei dire che si tratta di una minestra nella quale, di volta in volta, tanto per cambiare il sapore del cibo, si inserisce un ingrediente sempre uguale cambiandone solo il nome, senza tener conto che, in ultima analisi, le papille gustativo-epiteliari, alias il popolo italiano,  percepiscono poi ovviamente sempre lo stesso gusto: quello che, politicamente, gli Italiani hanno “assaporato” fino ad oggi.

Basterebbe ricordare i salti acrobatici fatti in tutto l’arco costituzionale dei soggetti partecipanti al predetto Convegno ed alla situazione in cui si trova oggi FI, per avere una conferma ineludibile che, in quest’ambito, si cerca ciò che ormai costituisce un obiettivo fallimentare, al quale non si pone rimedio con gli stessi ingredienti umani . Con questo non voglio dire che sia meglio altrove, ossia nella controparte politica, che  – lasciatemelo dire – ha trovato nel…Covid un’ancora per potersi aggrappare da parte di tutti, grazie ai fondi EU.   Aggiungerei con potenziali sorprese prossime…

Questa è la politica italiana per cui, se si vuole la transizione, si incominci dai politici anziché dalla politica e, tutto il resto, con teste nuove, verrà automaticamente da solo come il verde, l’amore per il Creato, la natura, l’ambiente, la pace sociale.

Nel caso contrario, si continuerà  a barcamenarsi dall’ipocrisia dialettico-politica alla miseria umana. Se riflettiamo anche solo minimamente, lo Stato Italiano  si regge infatti sulla miseria per colpa di tre-quattro personaggi.

E ciò, alla faccia dei 60 milioni circa di Italiani !

 

Arnaldo De Porti

Belluno Feltre

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