Napoli: al Vomero nasce la prima “palina segnaletica per le buche”

Napoli: al Vomero nasce la prima “palina segnaletica per le buche”

Realizzata con un tondino di ferro e un sacchetto per i rifiuti

 

            Al Vomero sempre in primo piano resta la situazione disastrosa delle strade con dissesti che mietono tantissime vittime. Ripercussioni incalcolabili per la società civile ma pure per le casse pubbliche, considerando le sentenze che condannano al pagamento non solo dei danni ma anche delle spese legali. Soldi che potrebbero essere più proficuamente investiti per il risanamento delle strade interessate. Al riguardo sul social network  Facebook continua a tenere banco il gruppo fondato dal presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero,  Gennaro Capodanno, che, parafrasando un noto detto napoletano, s’intitola: “ Buche partenopee, vedi Napoli e poi…cadi “, al link https://www.facebook.com/groups/buchepartenopee/ . Un gruppo che conta quasi duemila iscritti, e dove vengono segnalati e descritti le buche e gli avvallamenti presenti in numerose strade e piazze della Città. Un contributo, anche fotografico, messo a disposizione di quanti interessati.

 

            “ Questo gruppo – spiega Capodanno – nasce con il precipuo scopo di segnalare alle autorità competenti, con foto e racconti, i dissesti e le buche presenti sulle carreggiate e sui marciapiedi delle strade napoletane, che, in molti casi, sono presenti da tempo. Numerosi i passanti vittime dei dissesti sui marciapiedi. Altrettanto folta la pattuglia degli automobilisti e, principalmente, dei motociclisti vittime di buche e voragini sulle carreggiate. Quando va bene a risentirne è la colonna vertebrale, per i continui sbalzi determinati dalle precarie condizioni di molte strade  “.

 

            ” L’ultima trovata in materia – sottolinea Capodanno -, per segnalare i numerosi dissesti presenti nel quartiere collinare del Vomero,  in particolare nei tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano, a testimonianza dell’inventiva ma anche di un’ironia tutta partenopea, è la “palina segnaletica per le buche”, realizzata con un tondino di ferro, infisso nella buca, che porta, attaccato all’altra estremità, un sacchetto nero di plastica, di quelli che si utilizzavano per la raccolta dei rifiuti solidi. La prima di queste paline è comparsa in questi giorni proprio in via Luca Giordano, una strada scarsamente illuminata, dal momento che l’illuminazione pubblica è ancora realizzata con vecchi lampioni risalenti al secolo scorso, con maggiori pericoli dunque per i passanti di non vedere, quando calano le tenebre, buche e  dissesti con conseguenze immaginabili “.

 

            Sui problemi evidenziati Capodanno richiama ancora una volta l’attenzione degli uffici competenti, affinché si provveda, in tempi rapidi, ala loro soluzione operativa.

 

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