Ocean Sea Foundation Award

OSF Award 2021, premiati l’avvocato Marco Mariani, il sottosegretario Deborah Bergamini e l’attore Daniel Caltagirone

Nella prestigiosa sede di Ca’ Sagredo a Venezia ha avuto luogo, giovedì 9 settembre, la cerimonia di consegna degli OSF Award”, il premio internazionale assegnato dalla Ocean Sea Foundation alle imprese, agli enti pubblici e alle personalità che abbiano dato un contributo innovativo a processi, sistemi, partenariati, tecnologie e prodotti in un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e responsabilità sociale e che siano allineate al Protocollo di Taormina” N.01/OE. voluto e firmato dalla Ocean Sea Foundation e dalla Fondazione Luigi Einaudi Onlus di Roma.

Tra i premiati di questa edizione, l’Avv. Prof. Marco Mariani (Partner dello Studio Legale Associato Catte Mariani, Presidente della Commissione “Administrative & Regulatory Law” dell’Unione Internazionale degli Avvocati e Membro del Board dell’European Liberal Forum), l’On.le Deborah Bergamini (Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento) e l’attore Daniel Caltagirone (noto soprattutto per i suoi ruoli in “The Beach”, “Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life” e nel film vincitore dell’Oscar “Il pianista”).

Nel suo intervento di saluto, l’Avv. Marco Mariani ha ricordato che l’interesse ambientale in Europa ha la sua origine negli anni ’60-70, periodo in cui cominciano a fiorire le prime associazioni ambientaliste. Queste avevano come primo scopo quello di bilanciare il rapporto tra economia e ambiente, considerando l’importanza della preservazione del patrimonio naturale, nonché l’esauribilità delle risorse utilizzate; tuttavia quando si discute della protezione dell’ambiente si parla molto di sviluppo sostenibile e molto meno della povertà non-sostenibile dovuta alla conservazione della natura.

L’assenza di una visione globale d’insieme è il limite esplicito di ogni azione intrapresa per salvare il pianeta. Per tali ragioni si ritiene indispensabile riformulare il dogmatismo dell’attivismo collettivo ambientale e radicale. Il cambiamento climatico, inquinamento, microplastiche sono problemi reali e rappresentano sia un sintomo che una causa di svariati mali sociali che celano, sotto molti aspetti, argomenti “nascosti” con l’obiettivo di contrastare la globalizzazione e il capitalismo, più che vere e proprie soluzioni atte a limitare le emissioni inquinanti.

 

Nella prestigiosa sede di Ca’ Sagredo a Venezia ha avuto luogo, giovedì 9 settembre, la cerimonia di consegna degli OSF Award”, il premio internazionale assegnato dalla Ocean Sea Foundation alle imprese, agli enti pubblici e alle personalità che abbiano dato un contributo innovativo a processi, sistemi, partenariati, tecnologie e prodotti in un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e responsabilità sociale e che siano allineate al Protocollo di Taormina” N.01/OE. voluto e firmato dalla Ocean Sea Foundation e dalla Fondazione Luigi Einaudi Onlus di Roma.

Tra i premiati di questa edizione, l’Avv. Prof. Marco Mariani (Partner dello Studio Legale Associato Catte Mariani, Presidente della Commissione “Administrative & Regulatory Law” dell’Unione Internazionale degli Avvocati e Membro del Board dell’European Liberal Forum), l’On.le Deborah Bergamini (Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento) e l’attore Daniel Caltagirone (noto soprattutto per i suoi ruoli in “The Beach”, “Lara Croft Tomb Raider: The Cradle of Life” e nel film vincitore dell’Oscar “Il pianista”).

Nel suo intervento di saluto, l’Avv. Marco Mariani ha ricordato che l’interesse ambientale in Europa ha la sua origine negli anni ’60-70, periodo in cui cominciano a fiorire le prime associazioni ambientaliste. Queste avevano come primo scopo quello di bilanciare il rapporto tra economia e ambiente, considerando l’importanza della preservazione del patrimonio naturale, nonché l’esauribilità delle risorse utilizzate; tuttavia quando si discute della protezione dell’ambiente si parla molto di sviluppo sostenibile e molto meno della povertà non-sostenibile dovuta alla conservazione della natura.

L’assenza di una visione globale d’insieme è il limite esplicito di ogni azione intrapresa per salvare il pianeta. Per tali ragioni si ritiene indispensabile riformulare il dogmatismo dell’attivismo collettivo ambientale e radicale. Il cambiamento climatico, inquinamento, microplastiche sono problemi reali e rappresentano sia un sintomo che una causa di svariati mali sociali che celano, sotto molti aspetti, argomenti “nascosti” con l’obiettivo di contrastare la globalizzazione e il capitalismo, più che vere e proprie soluzioni atte a limitare le emissioni inquinanti.

 

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