Lilith: dietro il nome, una storia di un vino bianco unico
Marconi Vini presenta il suo Lilith, vino bianco nato dalla commistione dei due vitigni più celebri delle Marche e dall’intraprendenza di una cantina che ha osato creare qualcosa di diverso
Nella Genesi si legge che Lilith fu creata con Adamo ancora prima di Eva, ma abbandonò il Paradiso Terrestre per non sottomettersi ai tentativi di sopraffazione del suo compagno.; così l’omonimo vino bianco di punta di Marconi non si “piega” alle regole del disciplinare, rinuncia alla DOCG per unire due grandi vitigni marchigiani, il Verdicchio e il Pecorino.
Due storie di coraggio, intraprendenza e, da un certo punto di vista, ribellione, per seguire la propria vera vocazione e dar vita a qualcosa di nuovo e unico.
Quando rinunciare significa conquista :
“Da anni, le Marche enologiche si sono spaccate in due per la disputa del vino/vitigno migliore delle Marche.
Noi siamo convinti che entrambi siano grandi vini bianchi, che abbiano caratteristiche diverse, ma complementari…. Struttura, freschezza, profumi, intensità. Sono due vitigni fantastici, e dopo anni di studi e ricerche abbiamo deciso di unirli in un unico vino”.
È così che la famiglia Marconi, che da tre generazioni produce vino a San Marcello tra le colline dei Castelli di Jesi, ci racconta il percorso che ha portato alla nascita di Lilith.
“Un vino unico – continuano – che nessuno aveva osato fare, perché significa rinunciare alla DOCG”.
Ma la famiglia Marconi non si è fatta scoraggiare e sicura della sua scelta ha continuato a portare avanti la propria idea di vino.
Da lì, la scelta del nome è ricaduta su un personaggio che, come il prodotto stesso, incarna valori di unicità e libertà di desiderio di non rimanere “soffocati” da alcun vincolo tutto a favore della propria voglia di esprimersi.
Lilith è un vino bianco ottenuto per il 50% da uve Verdicchio e per il restante 50% da uve Pecorino. La fermentazione del Pecorino comincia in vasche d’acciaio inox e prosegue prima in barriques e poi in cemento, mentre il Verdicchio resta solo in acciaio; un processo curato nei minimi dettagli, che porta a un vino dalla grande personalità, con note che spaziano da frutta croccante a frutta tropicale.
“Lilith ha la consapevolezza di voler essere se stessa, con l’esaltazione delle migliori caratteristiche di ognuno dei due vitigni – continuano dall’azienda – Ha un suo carattere forte, deciso, ma allo stesso tempo sa essere elegante ed intrigante.
È un vino che, proprio come il personaggio della Genesi, rispetta se stesso, e sa bene quando è ora di lasciare lo stato di confort in cui si trovava e seguire la propria indole”
Un vino bianco che non necessariamente deve essere abbinato al pesce:
“La struttura di questo vino – spiega la famiglia Marconi – gli permette di essere affiancato a piatti ben elaborati, come, ad esempio, il coniglio in porchetta.
Ma dal momento che le Marche sono anche mare, spiagge e coste mozzafiato, non può mancare l’abbinamento con il pesce, magari condito con degli agrumi.
Collina e montagna, carne e pesce, Verdicchio e Pecorino. La regione ha già in sé un dualismo insito, che Lilith cerca di unire nel rispetto della diversità.
“In questo, Lilith è un vino che rispecchia molto LE MARCHE… una regione che nel suo nome, già si descrive come unica…. L’unica regione ad avere un nome al plurale!”
According to the book of Genesis, Lilith was created by Adam even before Eve, but she left the Garden of Eden due to her partner’s abusive behaviour because she would not succumb to this kind of behaviour. In the same way, the wine that was given her name does not bend to the rules of the disciplinary, it gives up the DOCG denomination to blend two great vines from Marche: the Verdicchio and the Pecorino. These two vines represent two different stories of courage, resourcefulness, and, from a certain point of view, also rebellion, to follow its true nature and give birth to a unique and new product.
When giving up means winning:
“In the wine community of the Marche, there has been for years a dispute about the best wine/vine of the region. We are convinced that these two are both great white wines and that they have different but complementary features… Structure, freshness, scent, and intensity. These are two amazing vines, and after years of research we have decided to put them together and create a unique wine”.
So the Marconi family, that for three generations is making wine in San Marcello and among the hills of the Jesi Castles, tells us the journey that brought Lilith to life.
“A unique wine- as they tell us- that no one has ever dared to make, because it means to give up the DOCG denomination.”
But the Marconi family never gave up, and convinced of its choice continues carrying on its definition of wine. From these considerations, the choice of the name fell on a character which, just like the wine itself, embodies the values of unicity and freedom, and the very important idea of not being oppressed by boundaries to express oneself.
Lilith is a white wine, which has a blend of 50% Verdicchio grapes and 50% Pecorino grapes. The fermentation of the Pecorino starts in steel tanks and continues first in barriques and then in concrete. While the Verdicchio only rests in steel; this is a process that is carefully tended, and it creates a wine with a great personality and with notes of crunchy fruits and tropical fruits as well.
“Lilith is self-aware of the fact that she just wants to be herself, with the enhancement of the best features of both vines- they continue from the winery- she has her strong personality but in the end it is a wine that is elegant and intriguing at the same time. It is a wine that, just like the character in the book of Genesis, has a strong respect of itself and knows when it is the time to leave the comfort zone and follow its true self”
A white wine that does not have to be necessarily matched with fish dishes:
As the Marconi family explains: “the structure of this wine, allows to match it to elaborate dishes, such as the rabbit cooked “in porchetta”. But since the region of the Marche has also a beautiful see with amazing shores and coastal landscapes, of course, it can also be matched with fish dishes, possibly seasoned with citrus fruit. Hills and mountains, meat and fish, Verdicchio and Pecorino. This region has an inherent duality, which Lilith tries to merge, while always respecting its diversity.
“In this, Lilith is a wine that reflects well the region of the Marche, a region which is already unique thanks to its name: as a matter of fact this is the only Italian region with a plural name!”
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