Lettere inviate e ricevute Paolo D’Arpini
Ciao Paolo. pare che tutti (compreso Paolo?) amino sorvolare sui pregi (?) del test rapido antigenico considerandolo alla pari (la cosa vale anche per la regolamentazione europea) di quello molecolare. E’ UNA BESTIALITA’.
Ché, in Italia, su 24.200.000 processati col test antigenico solo 160.000, trovato l’ago nel pagliaio, sono stati dichiarati positivi.
Con il molecolare, su 55.300.000 processati, sono stati 4.200.000.
Negli aeroporti internazionali chiedono di vedere il molecolare, non l’antigenico!
Se la cosa non ti stupisce sei in “nutrita” compagnia.
Almeno 9 milioni di italiani – ilari e trulleri – sono convinti di essere immuni (ma non lo sono per nulla, anzi) e pertanto hanno abbandonato ogni forma di precauzione. Ma sono state proprio queste precauzioni che – in tutto il mondo – hanno permesso di contenere il contagio. Non è stata ancora presentata nessuna prova che il vaccino abbia influito. Chi lo afferma mente e non può dimostrarlo.
Ho studiato i numeri dei principali paesi mondiali. I vaccinati festeggiano l’immunità con movida, abbracci e balli. Le conseguenze le vedremo nei primi giorni di ottobre con le ambulanze in coda nei piazzali degli ospedali. L’ottantenne va raramente in vacanza, rimane in casa e oggi esce quasi solo per comprare la michetta. Non abbraccia nessuno! Non contagia nessuno!! Ma – qualcuno obietta – si protegge meno. Sono fatti suoi!
ISRAELE DOCET
Per dodici giorni consecutivi hanno dichiarato – senza mentire (come hanno invece fatto con i numeri da loro forniti Musumeci, Fontana, De Luca et alii) “ZERO DECESSI”. Il miglioramento è intervenuto dopo una modesta distribuzione dei vaccini ma soprattutto dopo grandissime restrizioni. I controlli sono stati rigidi e “veri”, non fasulli come i nostri “embrasson nous!” perché così vuole Salvini.
Ma … dopo l’arrivo della variante DELTA (di cui gli italiani hanno saputo poco per più di un mese, non hanno fatto studio alcuno del genoma, nessun tracciamento e nessun miglioramento degli ospedali) lo scenario è cambiato. Oggi gli over 60 israeliani hanno già assunto (quasi 1 milione e loro sono solo 10 milioni) la terza dose. Servirà? Alla Pfizer di certo!
Come è ben spiegato nel bel pezzo del medico romano che tu hai pubblicato, stanno diffondendo varianti sempre più potenti. La EPSILON già circola ma noi non la cerchiamo. Inseguiamo i dodicenni da sacrificare perché Pfizer il dovuto accertamento per le fasce d’età non l’ha mai fatto. Loro incassano in anticipo senza fornire garanzie. Ad essere assassini sono quelli che acquistano i loro OGM.
Anche gli israeliani pare che ultimamente abbiano perso la testa. Vogliono rendere obbligatorio un “LASCIAPASSARE SANITARIO” per i bambini di tre anni. Sono dei perfetti idioti. I “ZERO DECESSI” hanno fatto diminuire di parecchio (conosco i dati giornalieri) il numero di coloro che si vaccinano e il 38% degli abitanti non è ancora stato vaccinato con due dosi. In compenso 800 mila over 60 sono stati vaccinati con tre dosi.
Pfizer se la ride, accumula dollari a miliardi, provoca malati per sempre (tanti) e morti (per ora pochi).
DECESSI ISRAELE (ultimi 11 giorni):
10 (2 agosto), 8, 8, 7, 19, 7, 12, 12, 16 e 17 (12 agosto).
I loro contagi giornalieri sono saliti dai 37 del 20 giugno 2021 ai 7668 dell’11 agosto.
Vaccinati totalmente: 57,0% il 20 giugno, 59,7% l’11 agosto.
RAPIDO SGUARDO SUGLI USA (quasi nello stesso periodo):
CASI: da 3993 (3 luglio) a 155.576 (11 agosto).
DECESSI del 12 agosto 2021: 1.022.
Il loro record è del 12 gennaio 2021: 4.406.
Vaccinati totalmente (11 ag.): 51%.
Visti questi numeri non posso fare a meno di chiedere:”Non è che una buona dose di vaccinati – complici le varianti – i contagi li faccia aumentare e non diminuire come affermano tutti i pseudo scienziati strapagati (con i nostri soldi) dai straricchi capoccioni di PIG – PHARMA”?
SGUARDO SULLA RUSSIA:
il loro vaccino lo vendono all’estero e ne inoculano poco ai loro cittadini. 27,4% prima dose, 20,1% vaccinazione con due dosi.
Il loro record di decessi giornalieri è recentissimo: da 787 del 24 luglio al 788 del
12 agosto. Sono su un altopiano.
REGNO UNITO:
ha avuto dieci giorni di inaspettata discesa dei contagi, ma questi stanno ora risalendo. Ha il merito di aver scoperto la variante DELTA.
I QUATTRO BIG EUROPEI A CONFRONTO (dal 26 luglio all’11 agosto):
CASI MEDIA GIORN. DECESSI MEDIA GIORN.
ITALIA 92.600 5.450 333 20
GERMANIA 50.750 3.080 376 22
FRANCIA 376.000 22.150 862 51
SPAGNA 385.000 22.650 1.100 65
TRA I QUATTRO SIAMO IN TESTA PER I DECESSI TOTALI (128.334).
Luigi Caroli – Venerdì 13 agosto 2021
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Mia rispostina:
Caro Luigi, ti ringrazio per l’esaustiva lettera che presenta molti aspetti “sconosciuti” (di cui non menzioni la fonte) e credo comunque di doverti una risposta il più possibile esaustiva.
Per quanto riguarda il sistema sanitario e la ricerca di contagiati attraverso tamponi (antigenici e molecolari) e le misure di contenimento sociale prese dal governo, solitamente cerco di restare in una via di mezzo per evitare separazioni e odi indesiderati… Forse tali misure, comprendendovi anche i vaccini, limitano la gravità del contagio ma non risolvono il “male”, non aiutano una risposta immunitaria “naturale” e non impediscono la formazione di varianti, questo sembra assodato.
Questa duplice possibilità di contagio tra i vaccinati e non vaccinati (riguardo allo sviluppo delle varianti) non credo che sia stata accertata. Mentre è certo che i vaccinati siano soggetti ad effetti collaterali, ed inoltre non si sa a lungo termine quali conseguenze possono subentrare in seguito all’inoculazione di varie sostanze componenti il vaccino. In Israele ed in Islanda c’è una grande maggioranza di vaccinati ma le varianti non risparmiano nessuno, vaccinati e non vaccinati. Io personalmente ho preferito non vaccinarmi, accettando a malincuore anche le conseguenze relative alla mia impossibilità di dimostrare una sana e robusta costituzione e quindi ottenere un green pass, tra l’altro non accetto nemmeno di sottopormi al “tampone”, che trovo invasivo ed insicuro…
In famiglia abbiamo pareri diversi, la mia compagna si è vaccinata ed ha ottenuto il green pass ed anche mia sorella ha fatto altrettanto però fra di noi non litighiamo e non dichiariamo in alcun modo che la ragione stia da una parte o dall’altra. Accettiamo le differenze… non avendo certezze assolute su una posizione o l’altra. Questa mia posizione “moderata”, comprende la libertà di vaccinazione senza coercizione ed allo stesso tempo la continuazione della ricerca di cure alternative al vaccino, che sicuramente esistono ma non vengono prese in debita considerazione.
Questo mio atteggiamento mi ha procurato critiche da una parte e dall’altra… Forse avrai letto questa lettera ricevuta ieri:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2021/08/12/lettera-al-giornaletto-di-saul-su-obbligatorieta-vaccinale-e-green-pass/, alla quale oggi mi è giunto questo commento da parte di un amico più “schierato”: “Ma ancora mettiamo la lente d’ingrandimento sulla presunta emergenza sanitaria? Ma non è ancora chiaro che l’emergenza é solo politica? Un’influenza curabilissima con farmaci conosciuti da decenni a bassissimo costo che viene spacciata come la peste del secolo alla quale può rispondere solo ed esclusivamente una terapia genica sperimentale, i cui effetti devastanti se non letali, sono sotto gli occhi di tutti. Ma un coprifuoco notturno è sensato da un punto di vista igienico sanitario? Un green pass è sensato da un punto di vista igienico sanitario? Ma quando apriremo gli occhi su l’instaurazione di una dittatura a livello globale? Che cosa altro devono fare per farcelo capire? E il bello è che ce lo avevano pure detto quello che avrebbero fatto nei decenni precedenti. Trovo fuorviante e ingenuo parlare ancora di emergenza sanitaria. Io non ho la verità in tasca, ma quello che mi stupisce è la miopia verso verità oggettive e fatti incontrovertibili verso i quali quotidianamente sbattiamo il naso….”
Perciò -concludo- viste le radicali differenze di vedute, non rimproverarmi anche tu dall’altra parte della barricata ed accetta -se puoi- la mia posizione mediana, Paolo D’Arpini