Romeo Scapin, fuori il nuovo Ep ‘The deep breath of time’: ”Il tempo ci plasma e ci trasforma negli anni”

Un rock classicheggiante ed emozionale che alterna venature pop ad incursioni country, sulla scia dei grandi cantautori inglesi e americani, da Cat Stevens a James Taylor, da Bob Dylan a John Denver. Queste le coordinate musicali di The deep breath of time, il nuovo Ep del cantautore Romeo Scapin pubblicato su etichetta DS Music e disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali.

Il disco, che arriva a sette anni di distanza dal precedente lavoro The Universe behind my eyes, racchiude quattro tracce che sono la fotografia precisa dell’evoluzione stilistica e autorale di Scapin.
Ad aprire l’Ep è l’emozionante When certain morning comes ispirata al periodo della pandemia, mentre il singolo It’s getting better – scelto come singolo per il suo ritmo incalzante e il messaggio di speranza racchiuso nel testo – chiude il disco. Entrambe le tracce caratterizzano (in un’originale versione medley) il videoclip firmato dal regista Gianni Canton che accompagna la pubblicazione dell’Ep. Completano il lavoro i brani Words never said e Inside the silence.

 

Perchè hai scelto ‘ Il respiro profondo del tempo’ come titolo del tuo nuovo progetto?

La scelta del titolo “Il profondo respiro del tempo” nasce da una mia convinzione che il tempo ci plasma e ci trasforma negli anni. Il suo “scorrere” (A volte lento quando accompagna momenti purtroppo negativi, a volte veloce nei periodi piu’ felici) penetra nel nostre esistenze in maniera viscerale, e come un  vitale respiro, anche in maniera estremamente profonda nel nostro essere.

Quali sono i cantautori che hanno accompagnato il tuo percorso artistico?

Sono i cantautori di estrazione Anglossassone che mi hanno sempre accampagnato nel mio percorso di autore. Bob Dylan in primis. Uno dei suoi primi lavori “ The Freewheelin’ “ costiuisce l’Album manifesto per chiunque negli ultimi decenni abbia intrapreso la scrittura di autore musicale. Brani come “A hard rain’s gonna fall (ispirata dalla poesia Howl di Allen Ginsberg) e “Master of War” sono pezzi immortali. Poi Cat Stevens, James Taylor, e per il genere Country: John Denver (Fantastica la sua Living in a Jet Plane – anche cantata in duetto con Mama Cass).

In considerazione che ho scritto dei pezzi anche in lingua italiana, ovviamente un punto di riferimento è stato anche De Andrè (nel panorama del cantautorato Italiano). Il suo Album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” (orientato verso un grande della letteratura americana: Edgar Lee Master, di cui riprende ed adatta i versi dell’Antologia di Spoon River” mi ha profondamente toccato dal punto di vista autorale.

Cos’è per te il tempo?

Il tempo per me ha molteplici sfaccettature. Riesce nel contempo a riacutizzare certe ferite con il ricordo, come a lenire certe altre con il suo trascorrere.

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