Fin da piccolo mi sono reso conto che la condizione era diversa da quella femminile. Da una parte ammiravo le donne, la loro sensibilità e praticità. Gli uomini mi sembravano più sempliciotti e complicati.
Ma quel che mi impressionava ero lo stato di soggezione delle donne nei confronti degli uomini.
Da una parte i maschi prigionieri di impulsi sessuali fuori controllo che li facevano sbavare verso le donne e dall’altra la tensione delle donne a sentirsi addosso gli sguardi maschili.
Il corpo delle donne alla presenza dei maschi si irrigidiva e questa mancanza di rilassamento le indeboliva.
Ogni maschio dovrebbe mettersi almeno una volta nei panni di una donna per capire veramente la condizione femminile.
Maschio e femmina sono due realtà che possono dare il meglio di se stesse quando seguono l’esempio di alberi e animali. Alberi e animali ascoltano i bisogni del proprio corpo. Seguono spontaneamente il proprio istinto. Uomini e donne invece di seguire il proprio istinto lo reprimono. E perchè accade questo?
Qualcuno fin da piccoli ci addestra a reprimerci: genitori, scuola,
chiesa. E la repressione avviene attraverso l’induzione della paura e dal senso di colpa che sviluppiamo se non obbediamo.
(Paolo Mario Buttiglieri)