Riordinare e semplificare le norme sul comparto agrituristico e spingere verso una sempre maggiore diversificazione delle attività delle imprese agricole, in direzione della multifunzionalità. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato dal gruppo di Attiva Sicilia all’Ars a firma di Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi.
Attualmente in Sicilia gli operatori del settore sono costretti a muoversi all’interno di una normativa ormai farraginosa e obsoleta. Per questo, tra i punti fondamentali del disegno di legge c’è quello della riduzione dei tempi burocratici per l’avvio dell’attività. Così, chi vuole esercitare l’attività potrà procedere scegliendo due modalità: attraverso il deposito della Scia successivamente al nulla osta che verrà rilasciato dall’Ispettorato dell’agricoltura al massimo entro 45 giorni (a fronte dei 90 giorni attuali), oppure depositando la Scia corredata di relazione di un tecnico abilitato che asseveri il possesso dei requisiti costituenti il nulla osta agrituristico.
“Nell’ambito delle politiche comunitarie di sviluppo rurale – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – un ruolo centrale è riconosciuto al concetto di multifunzionalità dell’impresa agricola cioè a tutte quelle attività complementari ed alternative alla tradizionale offerta di prodotti agricoli, tra i quali rientra l’attività agrituristica. In Sicilia l’offerta agrituristica insieme alle risorse naturali rappresentano un grande potenziale in grado di costituire una delle leve di crescita dell’economia della nostra terra, rispondendo alle iniziative di valorizzazione turistica del territorio e di valorizzazione del paesaggio rurale e della tipicità dei prodotti del luogo. Con questa legge – conclude Foti – puntiamo a rendere più semplice realizzare queste attività in modo che ci sia un concreto aiuto al settore che può veramente dare uno slancio alla ripresa economica della Sicilia”.