Si sono schiusi i primi graziosi fiorellini del rovo in via Urbano Cioccetti, nel quartiere Colli Aniene, a Roma. Uno dei marciapiedi di questa strada è delimitato, dalla parte opposta alla carreggiata, da un’aiuola con un filare di ligustri. Quest’aiuola è diventata una sorta di discarica per gli automobilisti che lavano la propria macchina nell’autolavaggio presente nella strada. Vi si trova di tutto: guanti, pneumatici, borse vecchie, parasoli vecchi, bottiglie, tutte cosine delle quali gli automobilisti con scarso senso civico, si disfano dopo aver lavato e lucidato con cura la macchina. L’ordine e la pulizia dell’auto sono inversamente proporzionali all’ordine e alla pulizia della strada, segnatamente del marciapiede e dell’aiuola. A mascherare un po’ l’immondizia nell’aiuola ci sono le erbe selvatiche che, rigogliosissime in questo periodo, in alcuni tratti hanno invaso quasi completamente il marciapiede. Oltre al rovo e ai cardi si può ammirare persino un cocomero asinino, uno sputaveleno. Immagino che un giorno, in vista delle elezioni e magari dopo la pubblicazione di queste righe, in via Urbano Cioccetti arriveranno operatori ecologici e giardinieri. Ecco, io a questi ultimi vorrei consigliare di tagliare le piante spontanee, anche se mi spiace un po’ per i cardi dal bel colore rosa, ma di non toccare il rovo che si adagia sul marciapiede, giacché un rovo in città, una bella siepe di more in città, è un po’ una rarità. Potrebbe diventare persino un’attrazione turistica. E poi nei pressi incontro sempre una coppia di merli che d’inverno si nutrono delle bacche di ligustro. Sarebbe un peccato privarli delle more che matureranno a fine estate.
Renato Pierri