Le qualità di De Laurentiis sono come le castagne del prete: poche, crude e fradice.

La questione oramai Presidente-Gattuso ha del grottesco. Già il grande Totò ne aveva parlato. La storia degli uomini e dei caporali. Chest’è. Gattuso oltre che essere un allenatore di calcio è un uomo. Forse è uomo prima che essere allenatore. Anche la tifoseria si divide in seguaci sordi e ciechi del presidente e quelli che, sedendosi ad un tavolo, vedono lucidamente le cose e ne disquisiscono sereni. Insomma, la questione è: andrà via o no Gattuso da Napoli?

Non è dato sapere. Il silenzio stampa imposto dal presidente De Laurentiis è ridicolo ma offende nel contempo addetti, calciatori e tifoseria. Ma già quando mai dall’Aurelio nazionale ci aspetteremmo un afflato passionale? Egli, vivendo da anni in America, ad un certo punto, adoperando una sintesi tra America ed Italia, ha elaborato un surrogato dell’una e dell’altra vita senza essere né americano e neanche italiano.

Per Aurelio De Laurentiis i napoletani tifosi stavano nella merda quando rilevò in Tribunale il calcio Napoli. E lì resteranno per lui. Sempre non fa altro che rinnovare il gentil pensiero in ogni momento utile. Però non dice che vi si troverebbe anch’egli a sguazzare nel momento in cui lasciasse il Napoli.

Cà nisciun è fess presidè.

Ma ritorniamo a Gattuso. Ringhio ha preso in mano una squadra sconquassata dal re delle coppe Ancelotti che aveva costruito, distruggendo, la strada della serie B. Gattuso l’ha salvata e per rimetterla in piedi ce n’è voluto. Ha vinto una coppa Italia e oggi, con la squadra al completo, ha fatto vedere se sapeva o non sapeva metterla in campo come si doveva.

Dicevamo che Gattuso è un uomo con gli attributi. È un meridionale che non vive solo di pane, contratti e clausole. Ha dimostrato sul campo che è adorato da tutti i calciatori della sua squadra e viaggia a media scudetto contro tutte le avversità che ha dovuto affrontare tra covid ed infortuni.

Ora che fa il grande Presidente? Manda via Gattuso? Bene! Cioè male. Se ne assumerà tutte le conseguenze anche perché quando si cambia il conduttore si cambiano i rapporti e quindi un anno o due di stenti c’è da aspettarselo. È fisiologico.

Se De Laurentiis fosse un uomo intelligente ritornerebbe sui suoi passi ed invece dei soliti twitter penosi privi di sentimento ma carichi di circostanza chiederebbe scusa per le sue isterie e ne farebbe uno, uno solo, tale da passare la patata bollente dalle sue mani a quelle di Ringhio. “Grazie Ringhio, resta a Napoli e scusa”’. In questo modo riconcilierebbe anche la tifoseria ricompattandola in un colpo solo.

Ma questo twitter è frutto di un uomo di ‘’Conseguenza’’ non è e non sarà mai nelle sue corde.

Provate ad immaginarlo più giovane che dice ’ti amo’ alla morosa. Se qualcuno ci riesce allora è bravo ma dovrebbe farci capire da cosa e come lo ha dedotto.

Può darsi che lo faccia? Bene, aspetteremo la fine del campionato ma già da ora, da subito, sappia che si sta assumendo una responsabilità enorme a congedare Gattuso e sappia anche che  le conseguenze saranno tutte contro di lui se la decisione dovesse rivelarsi infausta. Speriamo che non sia troppo tardi.(s.v.)

Foto: s.v.

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