Ambiente, Rotta “La transizione ecologica sia un processo equo e sostenibile. Condivido le linee del ministro Cingolani”

Roma, 16 marzo 2021 – “Trovare la via giusta per una transizione ecologica nel quadro di uno sviluppo equo ed inclusivo del Paese. Questo l’ambizioso obiettivo del Ministro Cingolani descritto in maniera puntuale e articolata nel corso dell’audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite ambiente e attività produttive. Compito complesso perché se il punto di arrivo è uguale per tutti, quello di partenza non lo è. Il nostro Paese non parte indietro ma è assolutamente necessario accelerare tutti i processi ed i procedimenti che saranno approvati con il piano del Recovery Fund.”

E’ quanto dichiarato da Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera al termine dell’audizione odierna del ministro Cingolani.

Ritengo fondamentale aver riaffermato con forza la centralità di un governo della transizione che, tuttavia, dovrà operare per evitare che il costo delle trasformazioni vada a gravare sui più deboli. Concordo – inoltre – sull’obiettivo di adottare un approccio che tenga conto della matrice trasversale della transizione ecologica che, in queste ore, sta delineando l’Italia del futuro.”

“Per questo – prosegue Rotta – diventa fondamentale la coerenza tra le misure che andremo ad adottare e gli obiettivi che intendiamo raggiungere, dalla decarbonizzazione del settore energetico alla transizione burocratica,dalla rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi alla tutela della biodiversità, fino alle misure di sostegno all’ economia circolare, in cui riveste un punto di particolare interesse il fine vita dei rifiuti, in cosiddetto End of waste, e un sistema impiantistico per il recupero della materia adeguato alle sfide che ci attendono.”

“Il Parlamento e la Commissione Ambiente sono pronti a dare il proprio contributo in una dialettica costante che consenta di individuare i correttivi necessari per agevolare la realizzazione dei progetti per la transizione ecologica. La governance del PNRR rappresenta senz’altro un fattore critico in cui ritengo necessario incentivare sempre di più la collaborazione pubblico-privato per la rapida implementazione dei progetti verdi in cui devono essere garantiti il rispetto dei tempi di realizzazione insieme alla trasparenza e alla legalità dei progetti.” Conclude Rotta  

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