Napoli disastroso perde l’ennesima partita di campionato in trasferta. Basta con la scusante delle assenze. Questa squadra dimostra una volontà confusionaria in campo e niente altro. Dopo la vittoria di cuore contro la Juventus al Maradona, il Napoli ha perso a Granada contro una squadraccia rabberciata e mancante di 9 giocatori ed oggi a Bergamo. Siamo alla ottava sconfitta in campionato con una squadra oramai in coma che non dà segni di vitalità. Questo Napoli è oramai piatto, giocatori in confusione e non ingannino i due goal perché così non va. Le strade sono due da perseguire, o si dà forza al mister oppure lo si esonera e il silenzio stampa ordinato dalla società dopo la sconfitta non aiuta. La cosa che inquieta è che i giocatori fanno sempre i soliti errori e i goal subiti sembrano in fotocopia. Il caro Presidente ora esca allo scoperto e ci metta la faccia oltre a fare il protagonista nei ritiri estivi con le sue infinite conferenze stampa nelle quali da anni si bea con gli occhiali da sole sugli occhi al cospetto di giornalisti adoranti, e cerchi di rimettere la barca in rotta durante una tempesta del genere. In questo modo non si può più andare avanti e bisogna reagire. Gattuso è un bravo allenatore e una persona perbene. Al Napoli sta durando tanto proprio per questo ma un appunto stasera lo si deve fare in quanto anche nelle scuole calcio si insegna che due cambi di calciatori prima di un calcio d’angolo non si fanno mai. Infatti il Napoli ha beccato goal. Per quanto riguarda la partita c’è poco da dire con una Atalanta che ha dato sempre l’impressione di poterla vincere, con un Napoli entrato in campo timoroso e difensivo. Al 18’ Pessina viene accerchiato in area dai difensori azzurri e cade per un contatto con Mario Rui ma l’arbitro fa continuare. Al 32’ tiro di Gosens dopo una azione manovrata ma non inquadra la porta. Al 42’ occasione enorme per Zapata che, servito sul dischetto da Pessina, da solo sbaglia un facile controllo. Termina il tempo con un Napoli che ha fatto il solletico agli orobici. Inizia il secondo e l’Atalanta al 51’ passa in vantaggio grazie a Zapata che salta in testa a Mario Rui insaccando un cross dalla sinistra confezionato da Muriel dopo una stupenda azione personale. Al 52’ entra Insigne al posto di un Elmas trasparente. Entra un uomo invisibile per un altro. Al 57’ il Napoli pareggia grazie a Zielinski che realizza al volo di destro un assist di Politano a 5 metri dalla porta orobica. Ma c’era anche Zielinski in campo? Nessuno lo aveva notato. E’ solo un fuoco di paglia. Al 74’ l’Atalanta passa di nuovo con Gosens che sfrutta un assist di Zapata dall’esterno destro e, solo soletto, realizza con la difesa azzurra in ferie. Al 69’ filtrante di Ruiz per Insigne che in area tira ma viene murato. Al 71’ pallone perso rovinosamente da Bakayoko che fino ad allora aveva giocato una buona partita, se ne impossessa Muriel che sulla sinistra demolisce Rrahmani e fulmina Meret con un sinistro all’incrocio. Al 75’ goal del Napoli con autorete di Gosens che devia nella propria porta di ginocchio un cross di Politano. Al 77’ Gattuso prima di un calcio d’angolo per l’Atalanta fa entrare Koulibaly e Ghoulam e Romero realizza di testa fissando il punteggio sul 4 a 2. Il Napoli esce sconfitto da Gewiss Stadium di Bergamo ma sfortunatamente per i tifosi azzurri non è una novità, il Napoli oramai gioca e perde ogni tre giorni.