Ministero della “Transizione Ecologica”, avamposto della tecnocrazia ambientale e digitale…

Fonti di corridoio M5S: il nome di Roberto Cingolani suggerito da Beppe Grillo, è l’avamposto della tecnocrazia ambientale e digitale. Anche militare, perché no? Adesso è ancora più chiaro, malgrado i troppi silenzi di “ambientalisti” e “pacifisti”…

Cingolani, nuovo ministro del neonato ministero alla transizione ecologica lavorava a Leonardo Spa, speriamo che il futuro che costruirà per noi l’amico di Matteo Renzi nel ministero inventato dal geniale Grillo sia diverso da quello che vediamo in questo spot promozionale di Leonardo:    

La tecnologia della follia.

E del resto questo surreale ministro della transizione ecologica, è titolare di 100 brevetti. Cingolani, già a Leonardo “Aerospazio e difesa”, è grande esperto di brevetti e nanotecnologie e robotica… e inoltre ha dichiarato che il solare costa troppo:   https://mobile.twitter.com/francesco_panie/status/1360335261771661322

“Peccato per il #nucleare, con tutti quei veti… Ma il #gas è l’alternativa più sostenibile nel medio e lungo termine”. Parole di #RobertoCingolani, neoministro della transizione ecologica, intervistato da… #ENI. | http://bit.ly/3tTw0Jh – E se pensate che l’alternativa era la capa di Novamont…

Un futuro tutto militare, si direbbe! Parlare di predisposizione dell’uomo all’eccesso nel consumo di energia come problema principale e di educazione dei singoli al risparmio come base del discorso, fa ridere per non arrabbiarsi. Come se fosse dipeso da una decisione dei singoli incentivare la mobilità privata rispetto a quella pubblica, trasporto merci su gomma invece di rotaia e si può continuare ad libitum. Cambiare i modelli di produzione e uso dell’energia comporta decisioni politiche che devono essere accettate dalla collettività, certo, ma perchè ciò avvenga, devono essere credibili!

I commenti sul nuovo governo Draghi sui social sono totalmente opposti ai commenti dei media ufficiali, commenti anche di sostenitori del Pd e Leu. Di Battista ha scritto un post di 4 parole. Ne valeva la pena? Il dissenso rimarrà sul web? Possibile che questo schifo non trovi una opposizione che si mobilita?

Tra l’altro il ministero della Transizione Ecologica è stato usato come escamotage dal m5s per il “si” a Draghi sulla piattaforma Rousseau:     – Il testo: “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”. Questo il testo del quesito che  è stato votato dagli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau per decidere l’appoggio al governo Draghi. Una formulazione secca – sì o no, senza previsione di astensione – che, al netto della punteggiatura poco chiara, ha  scatenato il dibattito interno ai 5 Stelle.
Ovvero: “…come mascherare il consumismo e la distruzione delle risorse residue del pianeta usando una semplice parolina “transizione ecologica”…

(P.D’A.)

Rete Bioregionale Italiana e Rete No War Roma


Il neo ministro della “Transizione Ecologica”

……………

Commento di Gloria Germani: “La transizione ecologica non può essere una questione tecnologica. Perché è la tecnologia che ci ha portato al collasso. Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale, una visione Sistemica…”

Fonte: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2021/02/ministero-della-transizione-ecologica.html

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