Martyres Christi (Lettera ai vescovi e sacerdoti)

“Ma avrete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni (martyres)” (At 1,8).

Onorevoli vescovi e sacerdoti della Chiesa cattolica,

siamo all’inizio del periodo apocalittico. Nell’ottobre 2019, l’idolo dell’iniquità (cfr. Mt 24,15) ha profanato il tempio principale della Chiesa cattolica. Il Papa invalido è intervenuto a favore delle leggi sul matrimonio omosessuale e il Vaticano, ha emesso documenti che promuovono una chippizzata “vaccinazione per tutti”. Il processo di apostasia è progredito in segreto per un periodo di mezzo secolo ed ha raggiunto il suo apice nella persona di Jorge M. Bergoglio (Francesco).

L’oscurità spirituale della maledizione è sospesa come una nuvola scura sulla Chiesa cattolica, ed essa agisce oggi su tutta la cristianità e sull’umanità intera. In tutte le apparizioni, la Madre di Gesù ha ripetuto più volte ciò che era più necessario per la nostra salvezza: “Pentitevi, pentitevi, pentitevi!”. Purtroppo, la sua voce non è stata ascoltata. Il cristianesimo apostata provoca una punizione a se stesso e all’umanità intera.

Essa è iniziata con una pandemia insensata e poi seguirà vaccinazione, chipizzazione, riduzione della popolazione e stagno di fuoco! Con i suoi documenti e le sue attività, il Vaticano sostiene pienamente questo processo di autodistruzione. Mentre medici coraggiosi, esperti in virologia, epidemiologia, batteriologia… hanno difeso la verità e si sono opposti alla menzogna, la perfida gerarchia ecclesiastica, abusando dell’obbedienza e del terrore, costringe vescovi e sacerdoti di retta fede a compiere passi verso l’autodistruzione. Le forze delle tenebre e della menzogna hanno paralizzato le verità della fede e i comandamenti di Dio.

Il Venerdì Santo del 2009, il presidente della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo Zöllitsch, dichiarò pubblicamente la più grande eresia secondo cui Cristo non sarebbe morto per i nostri peccati, ma solo per la solidarietà con i sofferenti. Nessuna punizione gli giunse dal Vaticano.

Nel periodo 2008-2011, noi Vescovi di retta fede e con l’autorità di Dio, abbiamo fatto appello ai vescovi di tutto il mondo perché professassero la Fede e rinunciassero alle eresie contemporanee. A tutti questi vescovi è stato ben sottolineato il fatto che se qualcuno di loro non professa la fede anche dopo il terzo appello e non rinuncia all’eresia, con questa sua passività dimostrerebbe di professare le eresie e di essere incorso nell’anatema di Dio. E noi, in seguito, abbiamo solamente reso pubblica questa realtà spirituale.

Se i vescovi avessero professato la fede, Dio avrebbe dato la luce e la forza per il risveglio spirituale. Purtroppo, sino ad oggi, molti vescovi rimangono sotto l’anatema e, quindi, sono nell’oscurità spirituale.

Onorevoli vescovi, è giunto il momento dello spezzare il pane, una prova decisiva. Alcuni di voi saranno martiri di sangue o incruenti, e altri solo dei Giuda. Sarete salvi o dannati per l’eternità!

Il Vaticano è il primo a promuovere la vaccinazione chipizzata per tutti. Se obbedirete all’apostata, allora, tradirete Cristo e le vostre anime. Inoltre, col vostro esempio malvagio, sarete responsabili delle anime che vi sono state affidate. Se, oggi, voi rimarrete in silenzio, mentre dovrebbe essere vostro dovere il parlare e l’avvertire, voi sarete la causa della dannazione eterna di molti. Non avete, forse, alcun timore del giudizio di Dio?

Voi siete obbligati a rifiutare il piano di sterminio dell’umanità! E questo richiede eroismo. Ma voi, vescovi e sacerdoti, sembra proprio che non abbiate la Fede e il Coraggio per fare il vostro dovere! E perché questa vigliaccheria? Perché siete sotto la maledizione!

Cosa si può fare, in quest’epoca apocalittica, per diventare testimoni, eroi della fede e martiri che, se necessario, possono anche offrire la loro vita? Avete bisogno dello Spirito Santo!

E la condizione per ricevere lo Spirito Santo è il pentimento. “Pentitevi … dopo riceverete il dono dello Spirito Santo!” (At 2, 38). Dio vi sta dando una nuova possibilità: tramite il pentimento di vescovi, sacerdoti e credenti: “Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti popoli…” (cfr. Is 25,7).

Da dove dovete iniziare per pentirvi, oggi?

Confessando la fede salvifica e rinunciando alle eresie. Che ogni vescovo e ogni sacerdote lo faccia pubblicamente nella sua chiesa, o privatamente, davanti a due testimoni.

 

Confessione di fede e rinuncia alle eresie:

 

Rinuncio allo spirito del neomodernismo storico-critico!
Rinuncio allo spirito di sincretismo, lo spirito di “Nostra aetate”, cioè lo spirito di rispetto dei culti pagani e dei loro demoni e alla loro attuazione nel dialogo interreligioso (Assisi…)!
Rinuncio allo spirito dell’ideologia di genere che promuove il matrimonio tra le persone dello stesso sesso e la deviazione LGBTQ.
Rinuncio allo spirito che legalizza il furto di bambini da parte della giustizia minorile e causa a loro la conseguente tirannia mentale, sessuale e fisica!
Rinuncio a satana e ai demoni, specialmente quelli che operano oggi attraverso le varie forme nascoste di magia, divinazione e spiritismo (omeopatia, agopuntura, ipnosi, divinazione col pendolo) e allo spirito del New Age!
Rinuncio allo spirito della massoneria e del Nuovo Ordine Mondiale (NWO) che programma oggi l’autogenocidio morale, spirituale e fisico dell’umanità intera, principalmente sotto una forma di vaccinazione chipizzata, promossa anche dal Vaticano!
Rinuncio a tutti i demoni ecclesiastici e specialmente allo spirito del fariseismo, sadduceismo e liberalismo ecclesiastico, così come al demone Pachamama, che è stato intronizzato in Vaticano.
Credo e confesso che per me e per i miei peccati, il Signore Gesù Cristo è morto sulla croce ed è risorto dai morti il terzo giorno sia realmente che storicamente!

Accolgo il Signore Gesù come mio Salvatore e Gli consegno la mia vita!

Accolgo il testamento dalla croce espresso nelle parole di Cristo al discepolo: “Ecco tua madre!”.

Accolgo la pienezza dello Spirito Santo, per essere il martire di Cristo come lo furono gli apostoli!

 

Firma del vescovo, sacerdote ……………………………..

Il giorno …………………..

 

Onorevoli vescovi e sacerdoti, benedite l’istituzione delle “Guardie di preghiera” (vedi http://vkpatriarhat.org/it/?p=7091) e pure voi stessi scegliete un’ora di preghiera.

La crisi della famiglia e della Chiesa sarà fermata dalla comune preghiera dei genitori insieme ai figli. Il tempo più adatto per questa preghiera, sperimentato da anni, è dalle ore 20:00 alle 21:00. Alle 21:00 alcuni vescovi e sacerdoti impartiscono la benedizione.

Questa cosiddetta Ora santa, dalle 20:00 alle 21:00, è la base comune di tutte le “Guardie di preghiera”. Le successive 23 ore della giornata saranno occupate da 23 membri del gruppo di preghiera; ognuno con la sua ora di preghiera. Ci sono quattro gruppi di preghiera che si alternano dopo una settimana per assicurare una preghiera ininterrotta (cfr. Lc 18,1n). La “Guardia di preghiera” dura una settimana e altri tre gruppi di preghiera si alternano per le tre settimane successive.

Onorevoli vescovi e sacerdoti, in questo momento, Dio dà a voi e alle anime a voi affidate tre mezzi di salvataggio:

 

rinunciare alle eresie attuali;
professare l’ortodossia di fede;
accettare e diffondere l’impegno della preghiera.
Dove ci saranno le “Guardie di preghiera”, Dio salverà i suoi fedeli dallo stagno di fuoco.

 

+ Elia

Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio, OSBMr                + Timoteo, OSBMr

Vescovi segretari

 

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Patriarcato Cattolico Bizantino (PCB): Tre lettere sulla purezza del cuore

La prima lettera: Alle persone consacrate a Dio

 

La prima lettera: Alle persone consacrate a Dio

La seconda lettera: Alle coppie sposate

La terza lettera: Ai giovani sulla purezza

La prima lettera

Onorevoli vescovi, sacerdoti e religiosi,

in un commento in sette parti, il Patriarcato Cattolico Bizantino ha reagito alla promozione della sodomia da parte del gesuita J. Martin. Qual era l’atteggiamento del saggio pagano Diogene nei confronti dell’immoralità rispetto a Martino? Si racconta di Diogene che, un giorno a mezzogiorno, andò a passeggiare nella piazza di Atene con una candella, come se qualcosa cercasse. E alla domanda: “Che cosa stai cercando?”, diceva a tutti: “Sto cercando un uomo”. Gli rispondevano:“Non vedi quante persone ci sono sulla piazza?”. “Questi”, diceva, “non vivono come gli uomini, ma come le bestie, poiché sono governate e guidate dai loro istinti bestiali e dalle passioni”. Inoltre, l’immoralità trasforma gli uomini in animali rapaci e pericolosi – le bestie – se non in demoni incarnati. Il Vangelo di Cristo, al contrario, conferisce all’uomo la vera dignità.

Che cosa direbbe l’apostolo Paolo del gesuita Martino? “Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti” (Ef 5, 3-4). “Poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso persino parlare” (Ef 5, 12).

“Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente” (Ef 5, 11). Le opere delle tenebre oggi includono: anti-educazione sessuale, il gender con i programmi di cambiamento di sesso… Tutto questo è un segno di demonizzazione e satanizzazione del cristianesimo apostata.

“Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? […] Fuggite la fornicazione! […] O non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi?…” (1 Cor 6, 15-19).

La Chiesa ha sempre insegnato sulla castità prima del matrimonio, la fedeltà coniugale e la castità delle persone consacrate a Dio.

Onorevoli persone della vita consacrata,

non è possibile parlare sulla questione della purezza morale senza essere radicati in una fede viva che quarda alla vita da una prospettiva dell’eternità, e in questa lotta spera nell’aiuto di Dio. Se qualcuno davvero si converta da una via del peccato a Dio e trova una relazione viva con Gesù, tutti i problemi quindi sono gradualmente risolti. La condizione di questo, però, è seguire la via nuova, che è Gesù (cfr. Gv 14).

Negli ultimi tempi attraverso le eresie del neomodernismo e del sincretismo la fede è stata strappata dal rapporto vivo con Gesù e, quindi, anche dalla vita. In molti casi, il cristianesimo si è trasformato in una semplice ideologia senza l’anima. La morale ha perso così sia i suoi fondamenti che la sua fondatezza. Questo si manifesta in maniera più sensibile riguardo al sesto e al nono comandamento. L’unica via per uscire da questo circolo vizioso è non affrontare la questione della moralità in modo staccato, senza collegarla all’essenza, cioè al rapporto vivo con Gesù. La soluzione è di predicare il Cristo vivente e il pieno Vangelo, facendo così la vera rivangelizzazione! Allora, saremo anche in grado di comprendere le esigenze morali date nel Discorso della Montagna: “Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te” (Mt 5, 29). Che cosa significa questo? Abbiamo due tipi di vista: una fisica e altra psichica. Quella psichica è la nostra immaginazione che ha la capacità di far rivivere qualcosa di specifico dalla memoria, che di conseguenza suscita il nostro desiderio sensuale. Pertanto, appena emerge in me un’immagine o un ricordo impuro, devo cavare il mio occhio interiore dalla connessione con questa immagine e gettarlo via da me, separarmene. Questa è praticamente un’abnegazione interiore, un atto di rottura con uno sguardo impuro interiore o esteriore. Questo cavare un occhio non è un atto unico, ma piuttosto il programma di vita, è un percorso di fede e di lotta per la nostra salvezza. “Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale” (Rm 12, 1ss).

Voi, cari vescovi e sacerdoti, state davanti ad una tappa storica, la quale è la riforma interiore della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha aperto la porta a una falsa riforma della Chiesa: ha aperto la porta alle eresie, al sincretismo e all’anti-moralità. Oggi stiamo raccogliendo i frutti sia nella Chiesa sia nel mondo. Iniziate la riforma da voi stessi. Gesù ammonisce i vescovi della Chiesa primitiva di pentirsi e la Sua parola è attuale pure per ciascuno di voi: “All’angelo (vescovo) della Chiesa di Sardi scrivi:[…] Conosco le tue opere; ti si crede di essere vivo e invece sei morto. […] Svegliati e rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire! […] ravvediti” (Ap 3, 1-3).

I santi iniziarono il pentimento da loro stessi! E questo è una via anche per Te. Successivamente, è necessario iniziare una riforma dei seminari e dei sacerdoti. Agli studenti di teologia occorre portare alla luce le eresie nascoste dietro il mendace sistema della teologia storico-critica (neomodernismo), come lo fece san Pio X. Occorre anche condannare apertamente il falso rispetto per i culti pagani, di fatto per i loro demoni! I seminaristi devono essere guidati alla conversione personale e alla sequela di Gesù Cristo attraverso la preghiera interiore e la Parola di Dio (cfr. At 6, 4). Questo risolverà anche tutte le questioni di morale. Se la vita di Gesù diventa la nostra vita, quindi, predicheremo e daremo testimonianza di Cristo e del Suo Vangelo nella potenza di Dio. E se ci manca questo potere spirituale, quindi ci trasformiamo in sale che ha perso il sapore, e viene gettato via e sarà calpestato dagli uomini (cfr. Mt 5, 13). In questo momento storico, voi, come successori degli Apostoli, siete pienamente responsabili in primo luogo di realizzare la cosa più essenziale, cioè il risveglio della Chiesa. Darete resoconto per questo davanti al giudizio di Dio.

Voi, cari sacerdoti e religiosi, avete il dovere d’essere un modello di santità e castità, come l’apostolo Paolo. Egli non solo non aveva la moglie, ma era veramente libero dalle preoccupazioni del mondo. Ciò di cui si preoccupava era – in primo luogo – la sua relazione vivente con Gesù e, poi, anche di salvezza delle anime. E di che cosa siete preoccupati voi? Dovete imitare san Paolo per poter dire come lui: “Fatevi  miei imitatori, come io lo sono di Cristo” (1 Cor 11, 1).

Quando si parla di sessualità, bisogna avere una posizione chiara. La sessualità si realizza in modo umano solo in matrimonio. La sessualità è parte integrale dell’amore nella convivenza coniugale, che, tuttavia, connessa con il sacrificio per tutta la vita, fino alla morte. L’amore ha un livello fisico, che è l’eros, poi un livello psichico – la philia – che è l’amore alla famiglia o alla nazione, e infine c’è l’agape, cioè l’amore puro, che è radicato in Dio e si manifesta con un sacrificio disinteressato riguardo al prossimo.

Dio ha messo l’amore soprattutto nel cuore di una madre – l’amore per suo bambino. L’essenza di quest’amore è espressa in un’antica leggenda: c’era un figlio malvagio, a cui il diavolo promise offrire un sacco di soldi a condizione che lui uccide sua madre e porta di notte il suo cuore in una foresta oscura. Il figlio fece come gli era stato detto, ma inciampò in un ceppo nella foresta oscura e il cuore sanguinante di sua madre cadde a terra. In quel momento, sentì un lieve gemito: “Ti sei fatto male, figlio mio?” Questa è solo una pallida immagine dell’amore di Gesù, che non smette di amarci, nonostante sia costantemente gettato via, ferito e ucciso da parte nostra.

All’inizio del XX secolo (1902), una ragazzina di 12 anni, Maria Goretti, fu uccisa a Nettuno in Italia. Ella preferiva morire da martire piuttosto che perdere la corona della castità. La Chiesa l’ha canonizzata. In passato c’erano anche altre vergini come lei: sant’Agneta, santa Lucia, sant’Agata e molti altri…

Nella catechesi, i sacerdoti devono sottolineare l’insegnamento della Chiesa che i sposi devono mantenere la castità in astinenza.

PURO AMORE – AGAPE

Dio spesso porta l’uomo al celibato in determinate circostanze.

Busch (1897-1966), come evangelista e missionario in Germania, ebbe il coraggio di dire alle giovani donne dopo la guerra: «Durante la seconda guerra mondiale 5 milioni di uomini giovani solo in Germania hanno perso la vita sul campo di battaglia. Questo significa che 5 milioni di ragazze nel nostro paese sono costrette a rimanere sole. Dobbiamo provare solo a rendere conto, che cosa significa per il nostro popolo questo dolore silenzioso di questi cinque milioni di ragazze. Gli uomini sono sepolti nei campi di battaglia. Vorrei dire a queste ragazze: “Non cercate di rubare in modo peccaminoso ciò di cui siete private. Non penetratevi nelle famiglie sposate di altrui”. E loro mi stanno chiedendo: “Ma che cosa dovremmo fare?” E io dico a loro: “Voi, giovani ragazze non sposate, riempite la vostra vita di puro amore – agape – di una relazione con Gesù, e conoscerete la vera felicità che riempirà il vostro cuore e, che nessun uomo può darvelo. Quest’agape, che riempie il cuore, si manifesta attraverso un servizio disinteressato e pieno di abnegazione ai malati, ai sofferenti e ai solitarii. Il mondo brama di quest’amore disinteressato e sacrificante!”».
Senza una fede viva, non è possibile – né dopo la guerra né oggi – sacrificare la propria vita e trovare il vero amore e la vera felicità, che è Gesù. Questa fede, tuttavia, viene sistematicamente avvelenata e distrutta da varie mezze verità, frasi, filosofie o nuove teologie!

Nella natura esiste la legge di gravitazione: qualunque cosa che è più pesante dell’aria cade a terra. L’uomo è vincolato da questa legge. Per poter volare ha utilizzato un pallone gonfiato con un gas più leggero dell’aria. E così ha superato la legge di gravitazione. Allo stesso modo, agisce la legge del peccato (cfr. Rm 7, 1) che ci trascina verso il basso. Ma poi c’è la legge dello Spirito che ci ha resi liberi dalla legge del peccato e della morte. Questa legge si applica solo a coloro che sono in Cristo Gesù (cfr. Rm 8, 1-2).

Poniamo una domanda: la psicologia di C.G. Jung e la psicoanalisi di S. Freud sono un contributo morale all’umanità contemporanea? Possiamo dire che non lo è. Le loro pratiche non portano a Cristo, al perdono dei peccati, alla liberazione dalla dipendenza peccaminosa, ma al contrario, conducono a false vie e legalizzano il peccato. Purtroppo, non solo i pazienti negli ospedali psichiatrici, ma anche molte suore sostituiscono la vita spirituale con queste pratiche. A chi Freud ha dato la forza per combattere la cosiddetta libido, la lussuria peccaminosa? Ha liberato qualcuno dal peccato? Con la forza naturale non vinceremo la cosiddetta libido e non potremmo eseguire le esigenze del Vangelo. Ma se abbiamo una relazione viva con Gesù, Egli ci dà la forza (cfr. Fil 4, 13).

L’apostolo Giovanni scrive: “Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno” (1 Gv 2, 14). L’apostolo sa che i giovani devono sopratutto combattere le tentazioni contro la castità, e sa anche che il maligno (cioè un demone impuro) abusa in quest’area. Come hanno vinto? Dimorando nella parola di Dio! “Se rimanete fedeli nella mia parola […] conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8, 31-32). Questa promessa si applica pienamente anche oggi, non solo ai giovani, ma a tutti quelli che hanno accolto il Cristo. La condizione per vincere il maligno è dimorare in Cristo e nella Sua parola.

DEMONI IMMONDI

Hanno agito non solo al tempo di Cristo, ma operano ancora oggi (omicidi sessuali, perversioni, disforia di genere, sodomia…). Dire che i demoni immondi sono andati oggi in vacanza o sono senza lavoro è un segno di cecità spirituale. Nel Vangelo vediamo che uno spirito immondo è spesso legato a certe malattie e, dopo che sono scacciati, le persone vengono guarite. «Allora Gesù, vedendo accorrere la folla minacciò lo spirito immondo, dicendo: “Spirito muto e sordo, io te l’ordino, esci da lui e non vi rientrare più!”». (Mc 9, 25). “Anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi venivano guariti” (Lc 6, 18). Il modo in cui uno spirito immondo influisce sul sistema psicosomatico è un mistero. Gesù diede agli apostoli il potere di scacciare i demoni (cfr. Mt 10, 1). E che cosa dire di noi? Questo comando è indirizzato anche a noi. Pure noi siamo chiamati a cacciarli con il dito di Dio, come gli apostoli e i santi, che hanno ricevuto questo potere di Dio ed hanno collaborato con esso.

Quanto alle tragedie sacerdotali esse riguardano anche dei pastori protestanti sposati.

Il pastore Merlin Carothers racconta questa storia: Un certo pastore pentecostale ha organizzato una comunità prospera. Aveva buona moglie e figli esemplari. Teneva un ministero benedetto per quasi trent’anni. Un giorno, una certa signora della sua comunità l’ha cercato per chiedere il consiglio spirituale. Gli ha confessato che spesso pensa a lui ed ha delle immaginazioni impure. Il pastore non si aspettava di una simile conversazione e non ne era preparato. Invece di interromperla a questo punto, cambiando radicalmente l’argomento della conversazione e terminandola il prima possibile, l’ha ascoltata con simpatia a causa della propria stoltezza. Esteriormente, sembrava, non è successo nulla. Il pastore ha deciso che se lei vorrebbe parlare con lui di nuovo, si sarebbe assicurato, sua moglie potrebbe essere presente in questo colloquio. Tuttavia, la persona interessata è venuta in chiesa senza appuntamento, ha cominciato una conversazione, mentre di ciò ha cominciato a piangere. In un falso tentativo di confortarla, le ha messo una mano sulla spalla. Lei ha approfittato dell’occasione e l’ha abbracciato. Il risultato era che la donna è rimasta incinta e dopo decisamente richiedeva che egli divorziasse da sua moglie e la sposasse. Quando quel pastore ha chiesto consiglio al pastore Merlino, gli ha detto qualcosa del genere: “Sei caduto in una trappola, ma la radice è più profonda. Come guardavi alle donne nella tua vita?”. Ha risposto: “In modo normale, come qualsiasi altro uomo”. Merlin gli ha detto: “Eccolo. E questa è la radice della tua catastrofe. Che cosa significa “in modo normale”? Significa che non hai resistito radicalmente a pensieri e immaginazioni impuri. Anche se non hai lasciato entrare nella tua mente il pensiero dell’adulterio fisico, hai commesso adulterio spirituale attraverso l’occhio della tua anima (immaginazione). Questi semi d’immoralità che giacevano dentro di te stavano aspettando un’opportunità per sbocciare, e quando si è presentata l’opportunità, sono venuti fuori. Questa è la radice del problema”. Il pastore poi ha confessato pubblicamente il suo peccato davanti alla comunità ed è diventato un semplice operaio. A causa del suo peccato ha provato un profondo dolore e umiliazione per se stesso, per la sua famiglia e, anche le persone della sua comunità ecclesiale erano profondamente ferite. La radice di tutta la tragedia stava nel fatto che egli non lottava per la purezza dei pensieri, non ha cavato l’occhio interiore dell’immaginazione e non l’ha gettato via da sé (cfr. Mt 5, 29).

Spesso vediamo comportamenti assolutamente stolti o scandalosi dei giovani sacerdoti nei confronti delle donne. Dio non li proteggerà dalla caduta se loro ignorano la protezione sia naturale che quella spirituale. È solo una questione di tempo quando avviene la catastrofe. Le statistiche mostrano un triste aumento del numero di sacerdoti che hanno abbandonato il sacerdozio.

Un modello impauroso dell’amoralità è oggi il cosiddetto percorso sinodale dei vescovi tedeschi, i quali, persino stanno cercando il modo di legalizzare matrimoni per i sodomiti nelle chiese.

Come può la teologia tedesca difendere Gesù se praticamente lo nega?! Come può difendere la vita spirituale se non ne ha nessuna?! Come può parlare di morale se non ne riconosce?! Il diavolo – satana – è il teologo più intelligente. I suoi discepoli sono teologi con lo spirito del mondo. Sono satanisti anonimi.

Tra i peccati contrari alla castità possiamo menzionare questi: la masturbazione, la fornicazione, la pornografia e la sodomia.

Cari successori degli Apostoli, siete stati incaricati di rappresentare la Chiesa e di parlare a suo nome.

La questione di morale è molto dolorosa. Molti cosiddetti teologi, invece di formare una fede viva e principi morali, fanno esattamente al contrario. Il vescovo è obbligato non solo a punire gli eretici, ma è anche obbligato a garantire sani insegnamenti e mezzi di salvezza. Rendetevi conto che avete una grande responsabilità dinanzi a Dio, davanti alla Chiesa, ma anche davanti a tutti quelli che stanno cercando la verità. Non potete avere l’unità con la rete omosessuale e con invalido papa Bergoglio, il quale favorisce la sodomia!

Cari vescovi, sacerdoti e religiosi, la situazione nella Chiesa è critica! Tuttavia, voi dovete predicare la dottrina ortodossa della Chiesa, così come i comandamenti e le leggi di Dio. Siete responsabili della salvezza delle anime di coloro che vi sono stati affidati. Oggigiorno, quando il papa invalido e il mondo stanno predicando un anti-vangelo legalizzando la demoralizzazione di gender, l’idolatria di Pachamama e il vaccino chipizzato in unità con Gates e le élite – dovete essere pronti di subire la persecuzione e, persino, essere pronti di accogliere la morte, la minaccia di cui porta con sé quarantena mondiale, connessa alla vaccinazione e alla depopolazione. State sotto la bandiera di Cristo oppure sotto la bandiera dell’anticristo. Non potrete servire a due padroni. La salvezza di coloro che vi obbediscono e seguono le vostre indicazioni dipende dalla vostra fedeltà. Siate eroi, e se sarà necessario, contrapporretevi a controcorrente per amore di Cristo e delle anime.

 

+ Elia

Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr                 + Timoteo OSBMr

Vescovi segretari

 

 

 

Il Patriarcato Cattolico Bizantino (PCB) è una comunità di monaci, sacerdoti e vescovi che vivono in monasteri. Il Patriarcato è guidato dal patriarca Elia con due vescovi segretari, + Timoteo e + Metodio. Il PCB nacque dalla necessità di difendere le verità cristiane fondamentali contro le eresie e l’apostasia. Non riconosce lo pseudo papa Bergoglio e non gli è subordinato.

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