Appello immediato per salvare i prigionieri nel braccio della morte e visitare le carceri iraniane
La dittatura religiosa al potere in Iran ha giustiziato, in un atto criminale terza settimana di dicembre, nella almeno 12 prigionieri nelle prigioni di Zahedan, Qom, Boroujerd, Saqhez, Gohar-dasht Karaj, Sepidar, Ahvaz ed Esfarayen. Uno dei giustiziati era una prigioniera impiccata nella prigione di Sepidar di Ahvaz.
Behnam e Shoaib Righi sono stati impiccati, nella prigione di Zahedan il 19 dicembre, Shahab Javid nella prigione centrale di Qom il 17 dicembre, Rasoul Ferdows nella prigione di Boroujerd e Mohammad Moradi nella prigione centrale di Saqez il 17 dicembre, 3 prigionieri nella prigione di Rajai Shahr a Karaj il 16 dicembre e due prigionieri il 12 dicembre a Esfarayen.
Queste sono solo alcune delle condanne a morte, molti prigionieri vengono giustiziati di nascosto e le notizie non vengono pubblicate. Inoltre, un gran numero di prigionieri è in attesa di esecuzione.
Il 16 dicembre, la dittatura di Velayat-e Faqhih è stata condannata per la 67° volta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per violazioni brutali e sistematiche dei Diritti Umani in Iran, comprese esecuzioni extragiudiziali e sparizioni forzate.
La Resistenza Iraniana chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite, all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e ai Relatori competenti delle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali per la difesa dei Diritti Umani di agire immediatamente per fermare la tortura e le esecuzioni in Iran e di deferire il caso di gravi e sistematiche violazioni dei Diritti Umani in Iran al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ancora una volta la insiste sulla formazione di una commissione d’inchiesta internazionale per visitare le carceri iraniane e incontrare i prigionieri.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
22 dicembre 2020