Affermare di essere particolarmente allegri e felici in tempo Covid non si inserisce certo nella realtà quotidiana che, almeno per quanto mi riguarda, si alterna fra lo stare lontano da chi non conosco, possibilmente parlando a debita distanza, fare le spese in …apnea per non correre il rischio di ospitare via aerea qualche virus malgrado la protezione della mascherina, strumento questo che, per chi porta gli occhiali come lo scrivente, deve spesso adoperarsi onde evitare appannamenti sbagliando l’acquisto come, per esempio, mettere sul carrello il sale al posto dello zucchero e così via…, affermare tutto ciò significherebbe pertanto essere…ipovedenti o, caso contemplato in psichiatria, dei masochisti.
Ad evitare tutto questo ho scoperto modalità di rilassamento eccezionali: visitare qualche bella e buona cantina, magari ricordando uno stralcio della poesia del famoso Carducci che recitano: … ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini Va l’aspro odor de i vini L’anime a rallegrar…
Oggi infatti, preso da un po’ di sconforto inibitorio delle mie variegate attività che mi servono per vivere, al di là ovviamente dei profitti che, grazie a Dio non devo rincorrere, ho preso macchina con qualche damigiana capiente e, impostato il navigatore, ho puntato dritto verso una cantina che non avevo mai visitato prima d’ora.
All’arrivo, sono stato accolto dal capo-cantina, una ragazza splendida che, seppur “mascherinata” , lasciava intravvedere tanta bella femminilità al punto da presentare un’ottima carta di identità per la cantina stessa e, siccome da esperienza vissuta, ho avuto modo di constatare che spesso le cose belle e “bone” stanno insieme, in cuor mio ho deciso che anche il vino non poteva deludere.
E non mi sono tradito affatto in quanto, in un ambiente accogliente al massimo nella sua specificità: assaggi di ogni genere, in primis salumi e formaggi, ma anche dolcetti rigorosamente in linea con i preziosi…liquidi, bottiglie di tutte le qualità, il tutto accompagnato da musica rilassante ed invitante all’assunzione dei vari Cabernet, Merlot, Raboso, Refosco ed altri bianchi, mi hanno riportato, per qualche ora, ad una purtroppo solo effimera piacevole realtà di cui, molto verosimilmente, ciascuno di noi avrebbe bisogno per sentirsi un altro, come si suol dire.
Un’oretta abbondante è passata come un flash, ma la tranquillità della cantina, mi ha trasportato anche verso considerazioni che, fra il serio ed il faceto, vorrei raccontare.
Anzitutto, mi è sembrato di “chiudere” all’esterno questo mondo che sta cercando affannosamente ciò che non trova e forse non troverà mai se continuerà a non capire che la vita è altra cosa: la felicità infatti non si raggiunge accumulando ricchezze, ma cercando le cose semplici, di cui una cantina potrebbe costituire uno dei tanti esempi , ma anche una Chiesetta abbandonata potrebbe fungere da supporto psicologico per affinare lo spirito che, in ultima analisi, costituisce il sale per costruire detta felicità.
Oltre a questo, il mio pensiero, se vuoi anche piuttosto surreale di questi tempi, ma sicuramente valido, si è posato sui tanti problemi che il mondo non sa e non può risolvere a causa della complessità di un progresso che marcia in direzione opposta alla gioia di vivere e che fa rischiare grosso all’umanità se non si capisce che ormai abbiamo scalfito persino i parametri della natura, la quale, sta reagendo nel modo che stiamo vedendo. Per questo, ma sono costretto a dirlo solo per alleggerire il peso della mia considerazione, mi piacerebbe che il mondo tornasse un po’ indietro allo scopo di riaccostare l’uomo alla sua vera natura, senza bisogno, come ho detto ironicamente a titolo, che abbiano ad intervenire le Agenzie Europee per i Medicinali (nel caso di specie l’EMA), per validare un veleno (Covid) da annientare da altro veleno (vaccino) tanto da farci vivere nell’equilibrio dei veleni fino a quando detto equilibrio reggerà…perché questa è la sostanza.
Un neo occorsomi durante il commiato dalla cantina: se, come ho detto dianzi, la mascherina mi appannava fastidiosamente gli occhiali, anche i diversi preziosi “liquidi” fattimi assaggiare, hanno prodotto effetti analoghi, sia pur di altra natura ma non …fastidiosi al palato.
Insomma, tutto meglio delle mascherine…
Arnaldo De Porti