“Il Mercato del Lavoro deve essere profondamente rinnovato”, lo dichiara Emilio Manaò, Portavoce di Sicilia Vince – Socialisti di Sicilia, che nei giorni scorsi ha dialogato via web, con alcuni imprenditori Catanesi, Nisseni, Palermitani ed Agrigentini ;
“emerge” di fatti, dichiara Manaò, “la necessità di rigenerare il mercato del lavoro, le categorie economiche e le imprese, con tutta una serie di misure che siano capaci di realizzare nuovi flussi economici a beneficio delle imprese ed a tutela dei lavoratori, a cui deve essere garantito l’impatto tra costo delle vita e realtà;
Si è affrontato il dialogo in modo ampio, soprattutto su due misure di cui si parla sempre poco e niente, ovvero :
l’aggiornamento professionale, la cui capacità deve essere garantita a tempo indeterminato all’interno delle aziende unitamente alle misure di sicurezza, alchè si vedrebbero ipotesi e garanzie di tutela per evitare la perdita di lavoro;
la formazione, (intesa come apprendistato) la cui capacità deve essere quella di facilitare l’inserimento lavorativo e cioè generando l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, unitamente allo studio di fattibilità al lavoro, che deve essere cercato per singola persona e famiglia attraverso navigator che devono essere individuati attraverso la Regione Siciliana, togliendone la potestà al Governo Italiano ed alle sue misure asfittiche che per nulla garantiscono aria di lavoro, mentre determinano ed annullano a piacimento, secondo convenienza, ammortizzatori sociali che mai sono sufficienti alla reale vita quotidiano, senza le garanzie effettive di ricerca ed individuazione dell’agognato lavoro.
In tutte e due le ipotesi, sia per quanto riguarda la Formazione, che per quanto riguarda l’aggiornamento, (nella gran parte della situazione odierna) ad oggi le spese ricadono sugli imprenditori e sulle categorie economiche, andando ad impattare fortemente sulle spese, che invece potrebbero essere ridestinate/ricapitolate per le assunzioni, se solo le coperture finanziarie regionali fossero garantite da Stato e/o Regione per Formazione ed Aggiornamento Professionale, che in poche parole, così facendo, sconsiglierebbe i licenziamenti ed incentiverebbe in automatico le assunzioni .
Il Ministero del Lavoro e la Previdenza Sociale Italiana, lascia tutto al caso, i navigator italiani nella maggiore delle ipotesi sembrano in cassa integrazione e lo stato anche attraverso le regioni ha dimenticato le fasce di povertà dei lavoratori su cui bisogna intervenire con efficacia ed a cui il Reddito di Cittadinanza basta poco, pochissimo, se si contano le spese delle bollette, gli affitti e la mancanza delle coperture economiche per garantirsi gli alimenti.
La previdenza sociale ed il ministero del lavoro dovrebbero accollarsi la responsabilità di garantire lavoro e dovrebbero quanto meno demandare e lasciare alle regioni la competenza di garantire la tutela della propria classe lavoratrice; quella classe lavoratrice che viene sempre più emarginata per le poche competenze di intervento ed il poco spazio di dialogo, nonostante certe regioni come la Regione Siciliana, avrebbe la potenzialità di fare da sola .
Facciamo appello su queste proposte al Presidente Musumeci ed all’Assessore al Lavoro, invitando il Deputato Regionale Pullara della Provincia Agrigento a garantire la fattibilità e l’efficacia di questa proposta, facendosi garante attraverso una proposta presso il Consiglio Regionale e la Commissione di Riferimento.
Va difeso e garantito il diritto alla dignità lavorativa, per questo riteniamo utile che proprio sulle garanzie lavorative, vada anche rimodulato l’intero apparato costituzionale, pensando più al riconoscimento delle Regioni come una Federazione di Stati Autonomi” ;
Licata, addì 8.11.2020
P/Sicilia Vince – Socialisti di Sicilia
il Portavoce Emilio Manaò