Mentre la propaganda azera metteva in scena l’ennesima fake news del “bombardamento di Barda” (tre auto in fiamme in una piazza, corrispondente tv trafelata, tre sacchi neri a simboleggiare corpi di civili uccisi ma stranamente nessun cratere a terra e vetri integri alle finestre delle costruzioni vicine…) caccia F 16 dell’aviazione turca bombardavano pesantemente Stepanakert, capitale dell’Artsakh, e il vicino centro di Shushi.
In particolare nella giornata di ieri, deliberatamente l’aviazione turca colpiva l’ospedale della maternità a Stepanakert, un presidio sanitario e una scuola a Shushi.
Questa notte e questa mattina ancora bombe su Stepanakert, Martakert, Martuni e altri insediamenti.
Queste azioni che colpiscono deliberatamente civili abitazioni, ospedali, luoghi di culto sono atti di criminalità in spregio a tutte le convenzioni internazionali; il regime del dittatore Aliyev ancora una volta punta a colpire la popolazione civile nel suo tentativo di pulizia etnica della regione.
Chiediamo ai media e alle istituzioni italiane di condannare con fermezza tali atti criminali nonché l’ingerenza turca nel conflitto!
Siamo certi che, comunque andrà a finire la guerra, nei prossimi anni molti ufficiali azeri affolleranno le aule della Corte penale internazionale dell’Aja per rispondere dei crimini commessi.
Per la cronaca rappresentiamo che il Comando difesa armeno ha invitato la popolazione dell’Azerbaigian che risiede in prossimità di obiettivi militari a lasciare le proprie abitazioni onde evitare inutile spargimento di sangue fra la popolazione civile
Consiglio per la comunità armena di Roma