E’ la prima volta che sento parlare in questi termini da un esponente della scienza sanitaria, il prof. Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta, al punto da dover dare un certo affidamento alle sue affermazioni in merito alle ricerche sul vaccino anti-Covid di cui tanto se ne parla, ma con scarse convinzioni.
Anzitutto mi fa specie il fatto che per parlarne in Italia, si debba “pescare” in Atlanta per quanto attiene detto professore e in Florida per quanto riguarda la prof. Ilaria Capua, ex…veterinaria passata alla politica, poi trasferitasi presso un Centro di eccellenza dell’Università della Florida, di cui ho parlato oggi su altro articolo.
Detto questo, se vuoi corredandolo da necessaria curiosità anche giornalistica, oggi ho avuto la sensazione che il prof. Silvestri si sia speso quasi al cento per cento per dire che siamo in una fase molto avanzata in relazione alla messa a punto del vaccino, realtà di cui in Italia se ne parla poco o per nulla. Non ha parlato di anni, ma di mesi, senza poter dare una ipotetica data di applicazione, ma, mutuando il pensiero di alcuni personaggi storici della politica come Roosevelt, Churchill, Stalin ed Hitler, il prof. Silvestri ha detto che nel 1945 detti politici sapevano che la fine del conflitto mondiale era sì imminente senza però poter fornire una data precisa. E così sarà per il vaccino.
Se così fosse, ma questo lo aggiungo io da modesto giornalista, dovremo tutti responsabilmente proteggerci sulla base delle ordinanze dei questo nostro governo che, al di là delle critiche a volte molto pesanti e pretestuose, sta lavorando bene facendo esperienza giorno dopo giorno in funzione di un evento patologico storico che, sicuramente, in Italia non avrebbe trovato persona meglio di lui.
Ora, dopo gli ultimi Dpcm che, se osservati alla lettera, dovrebbero produrre dei risultati nell’arco massimo di tre settimane, è necessario stringere i denti ed aspettare. E questo dovrebbe essere fatto anche dagli altri paesi europei con lo stesso rigore.
Questa è l’ultima prova, fallita la quale, sarà una catastrofe per tutti. Anche per coloro, senza fare nomi, che fino ad oggi hanno creduto di risolvere tutto con i soldi.
Arnaldo De Porti
Belluno-Feltre
