ROMA, 23.10.20 – Oggi il Parlamento europeo ha approvato la proposta legislativa per la Politica agricola comune dell’Ue (PAC), in continuità con un accordo siglato all’inizio di questa settimana tra i tre maggiori gruppi parlamentari (PPE, S&D, Renew), e senza migliorie per la protezione di ambiente o clima. I deputati hanno ignorato la crescente pressione arrivata da associazioni e giovani attivisti per il clima (Fridays For Future) affinché votassero contro questo accordo, già descritto da Greenpeace come una condanna a morte per le piccole aziende agricole e l’ambiente.
«Così com’è la proposta della PAC tutela solo gli interessi dei maggiori produttori industriali e dei proprietari terrieri più ricchi. Agricoltori, natura e ambiente sono stati messi da parte da una manciata di potenti deputati del Parlamento europeo, e gli obiettivi climatici dell’Ue sono ora a rischio» dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia. «Miliardi di euro di denaro pubblico spingeranno ulteriormente l’agricoltura verso la catastrofe climatica, a meno che la Commissione europea non cestini questa proposta e ricominci da zero».
Secondo Greenpeace il piano approvato dal Parlamento europeo non è in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, né con la strategia “Farm to Fork” e neppure con la strategia per la biodiversità pubblicati all’inizio di quest’anno. Il Commissario europeo per l’agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha affermato che alcuni degli emendamenti concordati “non condividono la nostra ambizione per una PAC più verde ed equa”.
La proposta votata oggi non va a limitare la spesa per il sistema degli allevamenti intensivi e proibirebbe ai governi nazionali di introdurre standard ambientali più elevati da rispettare per ottenere sussidi pubblici. La proposta introdurrebbe anche limiti massimi di spesa nazionale per alcuni programmi ambientali. Greenpeace chiede alla Commissione europea di ritirare la proposta per la nuova PAC, e di ripartire da zero col processo legislativo.