Recarsi in vacanza all’estero, in paesi dove si corre maggiormente il rischio d’essere contagiati dal coronavirus, oppure recarsi in locali affollati per divertimento, è un comportamento immorale, giacché non si mette in pericolo soltanto la propria salute, ma anche quella degli altri, familiari compresi, persone anziane soprattutto. Alcuni lo sanno perfettamente e non se ne preoccupano, altri non lo sanno e quindi è bene che lo sappiano. Gravemente immorale è anche il comportamento di coloro, politici in particolare, che inducono la gente a non osservare le norme necessarie per evitare di contagiarsi e di contagiare gli altri. Sarebbe opportuno che anche la Chiesa, sempre pronta ad intervenire quando si parla di aborto o eutanasia, dicesse ai fedeli che fare il possibile per evitare il contagio è un dovere morale.
Renato Pierri