Mimmo D’Alessio, delegato onorario della delegazione di Chieti e consigliere nazionale, è stato nominato vice presidente vicario dell’Accademia Italiana della Cucina

La scelta del Consiglio di Presidenza, l’organo che governa l’attività accademica nel mondo, è stata fatta ieri nella seduta straordinaria tenutasi a Milano: è la prima volta per un abruzzese.

Mimmo D’Alessio, commendatore al merito della Repubblica Italiana, che ha di recente festeggiato i suoi 35 anni da accademico della cucina, protagonista della nascita della delegazione di Chieti del sodalizio fondato nel 1953 da Orio Vergani, delegato per 28 anni della stessa e oggi delegato onorario, è stato nominato vicepresidente vicario dell’Accademia Italiana della Cucina, che conta ben 7.500 accademici in tutto il mondo, organizzati in 230 tra delegazioni in Italia e 90 tra delegazioni e legazioni in quasi tutti i Paesi del mondo: la scelta è stata fatta dal Consiglio di Presidenza, di cui D’Alessio è membro da cinque anni, presieduto dal presidente Paolo Petroni che ha espresso tutta la sua stima e la sua gioia per la scelta di uno degli esponenti più apprezzati e più attivi del sodalizio.

Per l’Abruzzo è un riconoscimento storico, perché mai nessun esponente regionale dell’Accademia Italiana della Cucina, che pure conta una tradizione lunghissima, che rimonta a pochi anni dopo la sua fondazione, ed accademici di primo livello, era mai giunto ad un livello tale di responsabilità all’interno di una istituzione culturale che la Repubblica Italiana riconosce tra le poche dotate di un tale titolo.

«La nomina di Mimmo D’Alessio a vicepresidente vicario – spiega Nicola D’Auria, delegato di Chieti dell’Accademia Italiana della Cucina – costituisce per la nostra delegazione un onore grandissimo, che sentiamo di meritare, in primo luogo per la oggettiva competenza e la riconosciuta attività accademica del nostro caro delegato onorario, poi perché essa conferma la qualità e il rigore del lavoro fatto all’interno della nostra delegazione, che non a caso vanta numerosi premi e riconoscimenti accumulati negli anni, segno che essa viene ritenuta universalmente una delle delegazioni migliori al mondo, come ebbe a dire anni fa il presidente emerito Giovanni Ballarini».

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