Leggo fiumi di parole sulla statua di Indro Montanelli, molte parole a difesa della statua e del giornalista, molte contro la statua e contro il giornalista. Non è la prima volta che vengono compiuti atti di vandalismo ai danni di quella statua. Nel febbraio 2012 fu imbrattata con vernice rossa e vicino ad essa fu rinvenuta una finta bomba. Nell’aprile 2018 furono apposte scritte inerenti al rapporto di madamato che Montanelli ebbe in Etiopia nel 1936 con una bambina eritrea di 12 anni. L’8 marzo 2019 il monumento fu imbrattato con vernice rosa durante lo svolgimento del corteo femminista per la Giornata internazionale della donna.
Male, a mio parere, vandalizzare una statua, bene, a mio parere, chiederne la rimozione se il signore immortalato la statua non la meritava. E da ciò che leggo in certi articoli non mi pare la meritasse. Detto questo, io capisco che nel nostro tempo si eriga una statua ad un grande scienziato, ad un grande pittore, ad un grande scrittore, ad un grande musicista, ma non capisco, con tutto il rispetto per i giornalisti, che nel nostro tempo si dedichi una statua ad un grande giornalista, tanto meno se era anche un po’ razzista.
Renato Pierri