I libri di casa come deterrente al Coronavirus

Il periodo di quarantena ha consentito a molti di riprendere testi per tornare indietro nel tempo e per nuovi studi.

La biblioteca di casa è stata il luogo sicuro per letture ed approfondimenti. Finalmente in molti hanno apprezzato il valore immenso, dal punto di vista culturale, dato dal libro.

Anch’io in questo mese son tornato indietro nel tempo per approfondire le mie conoscenze sul Teatro o sulla rivisitazione dei grandi autori, del teatro napoletano. Naturalmente, alcune volte, è stato un dolce ritorno al passato per riscoprire, tramite le opere momenti di vita vissuta.

Eduardo De Filippo a 120 anni dalla nascita con lo studio dei testi: “Eduardo” di Fiorenza Di Franco; “Un secolo di teatro” di Giampaolo Infusino e “Le poesie” di Eduardo. E’ stata questa su Eduardo una rivisitazione. Raffaele Viviani: “Dalla vita alle scene e Poesie”.

“Storia del Teatro napoletano” di Vittorio Viviani. Libero Bovio: “Poesie e Canzoni” – “Teatro e Scritti vari”.

Salvatore Di Giacomo: “Poesie e prose”.

“Masaniello” di Bartolomeo Capasso che ricalca l’Edizione di G. Giannini del 1919. “La danza degli ardenti” un bellissimo libro romanzo-storico della cronaca trasgressiva della Napoli del 1600 di Jean-Noel Schifano. Il 7 Luglio del 1647 il pescivendolo Masaniello diventa capopopolo riconosciuto e vendicatore per tutte le malefatte subite. Dopo 9 giorni durante la festa della Beata Vergine del Carmelo Masaniello viene barbaramente ucciso. Un testo consigliato per gli amanti della storia. E’ importante la lettura di “Cunto de li Cunti” ovvero il “Pentamerone” di Giambattista Basile il più antico, ricco, artistico e bello fra tutti i libri di fiabe popolari. Da ricordare dal Pentamerone “La gatta Cenerentola” una delle più belle opere teatrali della seconda metà del secolo scorso. “Sono molto legato a questi tre volumi del Pentamerone poiché mi furono regalati dall’amico Armando Marra in una delle serate in cui registravamo testi poetici di autori napoletani”.

La lettura della Storia di Napoli dal 1860 al 1915, giorno per giorno, dà la possibilità di conoscere meglio il nostro passato.

“Pelle Nera”, di Donatella Ziliotto (1964)   è un testo fondamentale per iniziare ad avere nozioni necessarie per la conoscenza dei vari avvenimenti storici e culturali che hanno portato i “negri d’America” ad una maggiore presenza nel mondo.

La conoscenza dei poeti africani e della loro cultura è di particolare importanza per l’integrazione tra i popoli: “Poeti Anti-Aparthei” è stato scelto per questo.

Dopo lo studio “I protagonisti della Letteratura russa”, dei mesi scorsi, ora è la volta della conoscenza de “I poeti Ispanoamericani”. Tra questi una ricerca più ampia è dedicata a Estravagario del 1958 di Pablo Neruda, tradotto da Giuseppe Bellini con il titolo di “Stravagario”, raccolta con varietà di temi trattati. Questa opera ha dato l’avvio alla pubblicazione, in Italia, di tutti gli scritti del poeta cileno. Il significato di questa raccolta consiste nella varietà dei temi presentati.

Sono inseriti nello studio di Maggio 4 volumi della rivista “La Basilicata nel mondo” degli anni 1924-25-26-27. Il primo numero “La Basilicata nel mondo”, fondata e diretta da Giovanni Riviello ebbe vita a Luglio del 1924 proprio nei mesi in cui il regime sembrò vacillare, dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti. Il mensile ha avuto il sostegno degli emigrati lucani e di pubblicità all’estero. Come racconta  Riviello solo negli Stati Uniti la rivista contava 10.000 abbonati.

Studio approfondito dei poeti e scrittori lucani curato da Mario Santoro.

A 120 anni dalla nascita di di Ignazio Silone un suo libro “Vino e pane” è da consigliare per ricordare lo scrittore della Marsica..

Per restare nel presente e per l’amore per le tradizioni del nostro territorio un bel libro scritto da Mimmo Calabretti, nato a Ferrandina da genitori stattesi: “RiVivere Statte” (Recupero della pietra a secco nella geografia rurale della Murgia jonica e rilettura di una passata vita sociale). Il testo è molto ricco di fotografie. Sul comodino un piccolo saggio di Pinuccio Stea su “Taranto, Il risanamento della città vecchia. Una storia lunga 150 anni”.

Questo è un consiglio per una lettura storica nel Maggio del Libro.

Michele Santoro

.Presidente dell’Associazione Presenza Lucana

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