#STATUTODEILAVORATORI, CIMOP: “MEZZO SECOLO DI CONQUISTE CHE OGGI LA SANITÀ PRIVATA VEDE IN PERICOLO”

“Statuto dei lavoratori, mezzo secolo di conquiste che oggi la sanità privata vede purtroppo in pericolo”.

Così il Segretario Nazionale della CIMOP (Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata), dott.ssa Carmela De Rango, celebra il 50mo anniversario de “Lo Statuto dei diritti del lavoratori”, che cade in un momento delicatissimo sia per l’emergenza pandemica che per quella economico-finanziaria strettamente connessa.

“Il 14 maggio 1970 la Camera approvò definitivamente lo Statuto dei lavoratori, scritto da Gino Giugni e Giacomo Brodolini. Il 1969, l’anno dell’autunno caldo per la scadenza dei contratti, era ancora gravido di tumulti e sconvolgimenti quando giunse la pietra miliare del lavoro – osserva la dott.ssa De Rango – . Un lavoro che oggi al tempo del Covid19, nonostante gli elogi tessuti su alcune specifiche categorie come i professionisti della sanità, vede svilire i propri principi basilari. Inutile nascondersi dietro ad un dito: la mancata equiparazione tra medici che svolgono le medesime mansioni ma in ambiti diversi come pubblico e privato, sono la longa manus di una strategia precisa delle parti datoriali. Con una mano ci danno una carota per incensare i medici-eroi chiamati al fronte del Covid, ma con l’altra brandiscono un bastone magari tenendolo nascosto dietro la schiena negando un contratto scaduto tra tre lustri. Una contingenza che Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni non possono ignorare ancora”.

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